Stay With Me (pt. 2)

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Un abbraccio, è bastato un abbraccio per farmi abbassare la guardia e dimenticare tutto. È bastata una stretta per regalarmi un senso di protezione, ma è bastato un attimo, per riportare in me, la paura, che tanto nascondevo; la paura di essere abbandonata ancora. Osservo Jonathan intento a guidare e ripenso al calore delle sue braccia, intorno al mio corpo e mi chiedo se lui l'ha notato il terrore nei miei occhi. Se sia questa la ragione per cui la sua mano non si é spostata dalla mia gamba, se non per cambiare marcia. Mi chiedo chi si nasconda dietro a quei occhi chiari e dietro a quella arroganza, perché il dolore che nasconde; non è dovuto solo alla perdita della persona più importante della sua vita, ma c'è qualcos'altro che lo tormenta; qualcosa di più profondo. Per tutto il viaggio di ritorno ero così presa dai miei pensieri, da non essermi accorta di esser passata dalle strade e dalle spiagge di Santa Monica a un quartiere più tranquillo, finché  Jonathan non ha parcheggiato l'auto, difronte a una villa a dir poco bellissima. Dove a dominare il paesaggio intorno, non è più il blu del mare, ma il verde degli alberi. Mi volto per guardare Jonathan e lo trovo a fissare un punto indefinito della casa davanti a sé con una malinconia tale negli occhi, da poter percepire il suo stesso dolore. Prendo la sua mano, stringendola nella mia, perché in alcuni momenti, sono i piccoli gesti a fare la differenza. E senza emettere alcun suono gli dico che io sono con lui, che stasera non è solo a dover affrontare le sue insicurezze.

P. O. V. Jonathan

Sono passati quasi due anni, dall'ultima volta che mi sono avvicinato a questa casa. Ricordo perfettamente quel giorno. Come dimenticarlo, ero stato così codardo da non riuscire nemmeno ad entrare. Ricordo ancora i sguardi delusi di tutti i presenti, ma nessuno ha mai notato il mio. Adesso sono qui, ora che è troppo tardi, con un senso di colpa  tale da voler scappare ancora, ma c'è qualcosa che mi ferma. Sento la mano di Arya, stringersi alla mia e mi perdo in quel contatto, che mi ricorda che non sono solo, che mi promette che non mi lascerà, non ora almeno. Mi volto a guardarla, trovandola già con i suoi occhi scuri piantati nei miei verdi e mi concentro sulla sua voce per poter calmare tutte le emozioni che vorrebbero dare sfogo alla loro battaglia.

~ non farlo se non sei pronto Jonathan, non farti del male da solo ~

Afferma poggiando la sua fronte alla mia e sfiorando il suo naso con il mio. Facendomi così sentire il metallo freddo del piccolo cerchietto, che porta al lato sinistro.
Sento il suo respiro battere sulle mie labbra e le sue mani poggiarsi dietro il mio collo.
La sollevo dai fianchi, facendola sedere sopra di me. Le scosto i capelli, che sono ricaduti davanti al suo viso a causa del mio movimento, e li porto dietro l'orecchio, incastrando poi la mia mano tra il collo e la guancia dove traccio dei cerci immaginari con  il pollice.

~ se ora me ne vado, non so se riuscirò mai a tornare Arya ~

Rispondo tenendo gli occhi chiusi, a un soffio dalle sue labbra che oggi sono molto più scure a causa del rossetto.

~ non aspetta a me dirti cosa fare, ma sarò qui qualunque cosa tu scelga ~

Dice, riuscendo a strapparmi un piccolo sorriso.

~ che cosa mi stai facendo, piccolo uragano ~

Affermo, sfiorando le sue labbra.

~ uragano? ~

Domanda disegnando l'arco del mio labbro con il pollice.

~ si, perché in poco tempo hai stravolto le mie giornate ~

Rispondo, facendo scorrere le mie mani lungo la sua schiena nuda, attirandola di più verso di me. Sbatte le sue ciglia lunghe, mordendosi il labbro inferiore mentre pensa a cosa dire, ma non le do il tempo di formulare una risposta, che mi prendo le sue labbra. La sua bocca si muove in perfetta sintonia con la mia, le nostre lingue si cercano, si sfiorano, e si vogliono sempre di più. Prendo il suo labbro inferiore con i denti e lo tiro verso di me, strappandole un piccolo gemito e lo succhio subito dopo per lenire il dolore. Ci allontaniamo entrambi a corto di fiato e ci guardiamo nei occhi, e per la prima volta, noto le sue guance assumere un colore rosa, dovuto al bacio.

You are my alwaysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora