I Lied To You

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Mi sveglio lentamente, abituando i miei occhi alle prime luci del mattino. Un leggero vento mi scompiglia i capelli, mentre noto sola ora una coperta distesa sulle mie gambe; ma non mi ricordo di averla portata con me ieri sera. Mi guardo intorno pensando che sia stato James, ma oltre a me, in terrazzo non c'è nessuno. Mi alzo dallo sdraio sentendo i muscoli leggermente idolenziti e cerco il telefono per controllare l'ora. Notando che sono solo le sette di mattina e oggi non devo andare a scuola; decido di andare in spiaggia, nonostante sia ancora presto. Scendo al piano di sotto ed entro nella mia stanza, cercando di fare il minimo rumore, per non svegliare gli altri e mi vesto, indossando un costume a due pezzi di colore bianco, dei jeans corti e un semplice top nero. Prendo le cuffiette insieme agli occhiali da sole e vado nel soggiorno dove vedo Jonathan, intento a mettersi la sua giacca di pelle nera. Lui sentendosi il mio sguardo si volta, incantandomi ancora una volta con i suoi occhi, che non riesco mai a smettere di guardare.

~ ehi già sveglio? ~

~ lo sei anche tu ~

~ sei ancora arrabbiato per ieri? ~

~ se fossi arrabbiato, significherebbe preoccuparmi per te, che mi importi di te; ma se non sei te la prima a dare importanza a te stessa, allora perché dovrei farlo io? ~

~ so di aver sbagliato ma... ~

Jonathan non mi da il tempo di finire, che le sue parole mi lasciano senza fiato.

~ ma niente Arya, mia madre è morta sperando ogni giorno di averne uno in più, mentre tu hai deciso di porre fine alla tua vita perché le cose non andavano come volevi tu ~

Dice rimanendo sorpreso delle sue stesse parole. I suoi occhi non trasmettono nessun sentimento, la sua voce è ferma e decisa, mentre le sue mani si stringono in pugni. Provo ad avvicinarmi a lui, ma le sue parole mi costringono a fermarmi.

~ non ho bisogno di compassione, soprattutto da te ~

Dice uscendo di casa. Lasciandomi da sola incapace di dire qualcosa, se non abbassare gli occhi e uscire di casa per andare sulla spiaggia. Mi siedo sulla sabbia, portando le ginocchia al petto e  ripenso alle parole di Jonathan; sapevo che ci fosse qualcosa, ma non pensavo questo. In mente ho così tante domande, che neanche la musica riesce a distrarmi. Mi spoglio dei vestiti e decido di entrare in acqua nonostante sia un po' fredda. La mia pelle si riempie di brividi al contatto con essa, finché non mi immergo completamente, cominciando a nuotare sott'acqua. Mi fermo per riprendere fiato e mi guardo intorno, non c'è nessuno vicino a me, se non un gruppo di ragazzi, ma sono molto lontani. Guardo verso la villa e ripenso a quanto cose sono cambiate in questi anni. Mai avrei pensato di lasciare Londra, mai avrei pensato, che perdere qualcuno mi avrebbe stravolto così tanto la vita, mai avrei pensato che Ethan potesse voltarmi le spalle, mai sarei salita su quel palco, se avessi saputo che cosa sarebbe successo dopo. C'era un periodo della mia vita, in cui il senso di colpa mi divorava, passavo giornate senza mangiare, senza uscire, senza parlare con qualcuno, al solo pensiero ora mi vengono i brividi; non che ora non stia più male, certe cose semplicemente non possono essere curate. Il senso di colpa rimarrà dentro di me per sempre e nessuno potrà guarirlo; quella sera avevo due opzioni, ma ho scelto quella sbagliata, quella che ha salvato una vita a costo di perderne un'altra e io non mi perdonerò mai per questo sbaglio. Esco dall'acqua cominciando a sentire un po' di freddo e mi siedo sulla sabbia, che lentamente comincia a riscaldarsi, e avvolgo poi il mio corpo con un asciugamano. Mi sdraio sul telo che avevo sistemano prima e mettendo un po' di musica penso a Chris e a come abbia sofferto per la perdita di sua madre, è così piccolo, ma posso immagnare il dolore che lui ha provato e che continua a provare a causa dell'assenza di una delle persone più importanti al mondo, per un bambino di soli otto anni. Quando noto che sono quasi le nove, torno a casa dove con mia sorpresa trovo mio padre girato di spalle, intento a prepararsi qualcosa in cucina; e mio fratello insieme a James e Jonathan seduti intorno al tavolo che discutono di qualcosa. Non capisco perché Jonathan sia di nuovo qui, se è uscito  di casa poco fa, finché non vedo il piccolo Chris venirmi incontro, portando così l'attenzione di tutti su di me.

You are my alwaysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora