There's No Turning Back

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La vita non sempre è fatta di momenti belli, non sempre ti regala sorrisi, non sempre è in grado di capirti.
Così come le persone, non sempre ti sorrideranno, ti ameranno, ti aiuteranno o ti resteranno accanto.
Perché come esistono persone vere né esistono anche false. C'è chi ama davvero e chi pretende di amare, c'è chi aiuta davvero e chi finge di aiutare e poi ci sono io.
Ci sono io che fingo di stare bene, fingo che vada tutto bene quando dentro sto male.
Ma oggi con Jonathan non mentivo, per la prima volta dopo mesi non ho finto, non ho finto nessun sorriso.
Dopo mesi qualcuno è riuscito a distrarmi dal dolore che mi circonda, dal dolore che ha lasciato che creassi ancora una volta un muro di freddezza e ignoranza nei confronti degli altri, così che nessuno possa più farmi del male, così che io non possa più cadere per delle persone che non hanno avuto scrupoli ad abbandonarmi.
Quando sono tornata, papà era già a casa e si stava preparando la cena, così dopo essermi cambiata sono scesa a dargli una mano.

~sicura di non voler mangiare tesoro?~

Mi chiede sedendosi sul tavolo.

~ si papà, ho già mangiato ~

rispondo, sorridendo al ricordo della giornata trascorsa,

~ sembri felice ~

dice guardandomi con quei occhi castani, uguali a quelli di mio fratello.

~ ho passato una bella giornata niente di che~

~ ah, quindi non devi dirmi niente riguardo a te e Jonathan? ~

~ non siamo nemmeno amici papà, se oggi siamo stati insieme è stato solo per suo fratello, tiene molto a lui ~

dico osservando la foto di me e di Ethan da piccoli appesa sul muro del soggiorno.
Una foto che racchiude uno dei momenti migliori che ho avuto con lui. Anche papà segue il mio sguardo, ma non dice niente.

~ e poi mi odia ~

Dico tornando al discorso di prima e ripensando a come Jonathan abbia cambiato umore prima di lasciarmi a casa.

~ odio e amore sono la stessa cosa~

~papà! Vuoi seriamente fare questi discorsi? ~

~ certo! Con chi li vorresti fare, se non con me. Quando mi farai conoscere un ragazzo a cui dovrò fare il famoso il discorso "se farai soffrire mia figlia te là vedrai con me" è ora che cominci a mettere la testa apposto, non posso credere che sto dicendo queste cose a te e non a Ethan. ~

~ come se lui fosse un santo, come se tu lo eri alla mia età e poi non è colpa mia se nessuno è alla mia altezza~

~ma non fare la preziosa! Non sarò stato un ragazzo perfetto da giovane, ma le cose sono cambiate quando ho incontrato tua madre, io sono cambiato. Te ne accorgerai un giorno e credimi se ti dico che sarà una cosa bellissima ~

dice non rendendosi conto di aver detto qualcosa di troppo, finché i suoi occhi non si posano sui miei, così simili agli occhi che lui ha amato.

~ scusami ~

dice alzandosi dal tavolo

~ Ethan non torna stasera, rimane dagli Anderson. Io vado su in ufficio, se ti serve qualcosa chiamami ~

dice lasciandomi un bacio sulla testa.

~ ok ~

dico andando anch'io in camera.
Mi siedo nello spazio apposito sotto la grande finestra e mentre osservo il mare illuminato dalla luce della luna, ripenso alla mia infanzia. Ripenso a quei giorni trascorsi al buio da sola, a quelle volte che chiedevo aiuto, ma nessuno mi sentiva, a tutte le volte in cui mi sono rialzata da sola e a tutte le volte in cui aspettavo di essere amata, un amore materno che non ho mai avuto.

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