Maybe I Was Wrong

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P. O. V. Jonathan

A volte ci si dimentica di quanto possano ferire le parole, di quando possano significare per una persona e di quando possano essere in grado di cambiare una persona.
Non ci rendiamo conto di averle ferite, finché non le guardiamo nei occhi, ma non a tutti piace mostrare i propri sentimenti.
Arya è una di loro; si tiene tutto dentro e chissà da quanto. I suoi occhi nascondono qualcosa, qualcosa che l'ha segnata profondamente, portandola a non esprimere più sentimenti.
Nell'esatto momento in cui ho pronunciato quelle parole ho visto il suo sguardo perdersi, i suoi denti afferrare il labbro con forza e le sue mani chiudersi in pugni per contenere la rabbia.
Il suo sguardo non incrociava mai il mio, seguiva solo i movimenti della mia mano che mostravano i suoi difetti.
È rimasta ferma ad ascoltare per tutto il tempo, senza mai provare a dire qualcosa, finché non l'ho lasciata lì sola, per andarmene da quella festa ormai finita, almeno per me.
Sono a casa di mio padre da ormai un'ora; non avevo voglia di guidare fino al mio appartamento, così dopo aver controllato che mio fratello dormisse, sono salito su in terrazzo a osservare il cielo pieno di stelle, cercando di reprime il ricordo di quegli occhi scuri persi nel buio.
Non mi pento di ciò che ho detto, non ha bisogno di tutto quel trucco o di quei vestiti per essere notata.
È bella e molto, ma quando l'ho vista insieme a James a scuola, ho rivisto uno dei momenti più brutti della mia vita e non ho potuto non odiarla.
Non ho potuto fare a meno di ricordare quelle sere fredde passate a odiare mio padre, quelle sere che tornavo a casa ubriaco, quelle sere in cui sentivo mio fratello piangere e quelle sere in cui vedevo sparire il sorriso sul volto della persona che più ho amato. Sono stati giorni difficili, non che ora siano migliori, ma si sostiene che con il passare del tempo anche le ferite più profonde possano guarire.
Riporto un ultima volta lo sguardo sulle stelle che stasera non brillano, esattamente come quella sera fredda di dicembre e, ritorno nella mia camera, nella speranza di riuscire a dormire.
~Mamma! Mamma!dai vieni a spingermi sull'altalena ~
~arrivo tesoro ~
~ Mamma? ~
~ dimmi amore ~
~ quando nascerà, il mio fratellino mi dimenticherai? ~
~ no tesoro, vi vorrò bene entrambi, sarete le due cose più preziose della mia vita Jonathan. Ma se io un giorno dovessi andare via tu, promettimi che non lascerai tuo fratello, promettimi che resterai insieme a lui, che vi farete forza a vicenda. ~
~ lo prometto mamma, ma tu non andartene mai ~
~ ti voglio bene Jonathan, non scordartelo ~ dice lasciandomi un bacio sulla fronte per poi scomparire
~ Mamma! Dove sei? ~
~ Mamma, ho paura di stare da solo! ~
~ non andartene! Ti prego torna! ~ dico continuando a gridare, finché non mi risveglio da questo maledetto incubo.
~ ti prego non andare ~ dico in un sussurro, con il respiro affannato. Tolgo in malomodo la coperta, gettandola a terra per il caldo improvviso e mi alzo dal letto più nervoso del solito. Prendo il telefono e noto che sono solo le otto, Chris sarà già uscito per scuola insieme a mio padre così decido di farmi una veloce doccia e scendere in cucina dove attaccato al frigorifero trovo un messaggio di mio padre:
Ieri sera ti ho sentito rientrare tardi, Chris non è voluto andare a scuola, lo trovi dai Collins. Per qualunque cosa chiamami.
Prendo il foglietto in mano per gettarlo nel secchio, e decido di andare da Chris, sperando di non vedere Arya, magari starà ancora dormendo. Suono più volte il campanello, ma nessuno apre. Così sentendo il suono della musica provenire da dentro, apro la porta con la chiave che Ethan mi ha dato e vado in cucina dove rimango stupito della scena che trovo.
La cucina e ricoperta di farina, mentre Arya e Chris cantano le canzoni degli imagine dragons e preparano quello che penso che sia un impasto per pancake, non si sono ancora accorti della mia presenza, continuano a ridere e a scherzare e cavolo rivedere quel sorriso di mio fratello è la cosa più bella. Per non parlare di Arya, sono poche le volte che l'ho vista sorridere, ma dobrevve farlo spesso, è veramente bella.
~ Jonathan! ~ dice mio fratello, abbracciandomi
~ ehi, vedo che ti stai divertendo ~ dico
Spostando lo sguardo su Arya che ha abbassato il volume della musica,
~ già stavamo preparando dei pancakes, rimani anche tu? Perfavore.
Arya per te va bene? ~ chiede Chris guardandola
~ certo, dai ora vai a ripulirti sei tutto pieno di farina, qui ci penso io ~
Chris si allontana, lasciandoci da soli.
~ che hai fatto alle mani? ~ chiedo notando solo ora le fasce
~ non sono affari tuoi ~ dice intenta a lavorare.
~ senti ieri sera ~ non ho tempo di finire la frase che mi interrompe
~ ieri sera hai detto ciò che pensavi di me, ma sappi che le tue parole non mi cambieranno, io sono fatta così, non posso farci niente. Non cambieró né per te né per qualcun'altro. Almeno per oggi se vuoi bene a tuo fratello accettami così come sono, non rovinargli la giornata ~ dice guardandomi negli occhi, che non sono più scuri come la sera precedente, ma di un grigio scuro.
~ okay, non dirò niente ~ dico cominciando ad aiutarla. Non appena finiamo di mangiare io e Chris aspettiamo che Arya si prepari così da poter uscire.
~ vi ho sentiti sai?~ dice mio fratello spegnendo la tv.
~ di che parli ~
~ che lei non ti piace, che stai qui solo per rendermi felice ~
~ non l'ho faccio come un compito, sei mio fratello e voglio vederti felice e se lei è in grado di farti sorridere a me sta bene ~
~ ha qualcosa di speciale Jonathan ~ dice guardandomi nei occhi.
~ si, forse è davvero speciale ~ dico a me stesso vedendola scendere le scale. Indossa dei pantaloncini di jeans, una maglietta bianca altrettanto corta che lascia scoperta la sua pancia, mostrando il piercing all'ombelico, al quale non ci avevo mai fatto caso fino ad ora. I suoi capelli mossi ricadono lungo la schiena, e mentre si sistema gli occhiali da sole sopra la testa e applica sulle labbra un rossetto chiaro; noto che ha tolto le bende dalle mani. Le nocche sono abbastanza arrossate e ricoperte di piccoli tagli che sembrano graffi, ma decido comunque di non chiedere niente.
~ sono pronta, dai andiamo. ~
Arya cammina poco più avanti di me, e non riesco a non smettere di guardarla, magari mi sono sbagliato su di lei ieri sera. Raggiugiamo la villa di papà in pochi minuti e questa volta decido di prendere la sua jeep nera e non la mia auto, Arya prova a salire sui sedili posteriori ma Chris glielo impedisce dicendo che a lui piace stare dietro. So che sta mentendo solo per farmi andare d'accordo con lei e, per non deluderlo decido di accontentarlo.
~ allora qualche idea su dove andare? ~ chiedo mettendo in moto
~ per me è uguale, basta che sto lontano da scuola~ risponde Chris
~ non dovresti fare tutte queste assenze, non che io sia d'esempio ma va bene qualche volta ci sta un po' di svago. Comunque non so, io ancora non ho visto la walk of fame né la scritta Hollywood se andiamo lì? ~ chiede Arya guardandomi
~ dici sul serio? Beh oggi avrai le due guide turistiche più brave al mondo ~ dico incrociando i nostri sguardi.
Per tutto il tragitto Arya e mio fratello hanno cantato ogni canzone che passava alla radio, costringendo così anche me.
I suoi capelli si muovevano in tutte le direzione a causa dei finestrini abbassati, i suoi occhi catturavano ogni immagine del paesaggio e le sue labbra non smettevano mai di cantare, avrei voluto fermare il tempo per poterla guardare ancora. Era diversa, era libera, era lei e non c'è lei più bella di quando è se stessa. Per prima cosa la porto a vedere la famosa scritta Hollywood, dove passiamo molto tempo tra foto, chiacchiere e risate. Ho sempre avuto la passione per la fotografia, scattavo moltissime foto prima che arrivasse il periodo buio della mia vita. È la prima volta dopo mesi che riprendo in mano una fotocamera, non ricordavo nemmeno di averla messa in macchina. Arya non se ne accorge ma le scatto moltissime foto, una di esse è veramente bella: c'è solo lei con il suo sorriso che fa invidia anche al paesaggio. Il bello di questa foto è che è spontanea, il suo sorriso è qualcosa di vero e non è stato imposto da qualcuno. Prima di andare da un'altra parte ci fermiamo però a prendere qualcosa da bere visto che fa abbastanza caldo. Mentre camminiamo Arya mi racconta molte cose di lei: alcune possono sembrare cose banali, ma anche sapere una piccola cosa da una persona come lei è molto. Mi ha confessato di aver partecipato a corse clandestine, alle gare di ballo come quelle che abbiamo visto la settimana scorsa, di come è stata espulsa, e cosa odia mangiare in assoluto, ovvero il cocco e l'ananas. Passiamo per la Walk of fame che ovviamente lei ha adorato e poi dopo le sue continue suppliche, l'abbiamo accontentata portandola in qualche negozio. Chris ha preferito non entrare e aspettarci fuori mentre Arya provava alcuni vestiti. Io approfittando della sua assenza comprai una semplice collana, con un incisione sopra. Avendo camminato per tutta la mattina decidiamo di prendere la macchina e andare in una delle spiagge qui vicino per rilassarci un po'. Il tragitto in macchina è abbastanza breve, Chris si allontana per giocare a Beach volley con alcuni ragazzi e devo dire che rimango sorpreso dal suo gesto, erano mesi che non si comportava così. Io e Arya ci sediamo sulla spiaggia osservando l'acqua e la spiaggia gremita di persone. Mi giro a guardarla è noto che ha preso una delle sue sigarette cominciando a fumare, ma almeno ha tolto gli occhiali lasciandomi così vedere i suoi occhi che sono un uragano di emozioni. Lei sentendosi osservata si gira:
~ che c'è ~ chiede
~ stavo pensando che io ho ancora a disposizione due domande da farti ~ dico prendendo la sigaretta dalle sue mani e spegnendola
~ non ci credo, ma che problema hai ~
~ io nessuno ma tu ne avrai molti dopo~
~ sei insopportabile quando fai così, è la mia vita e faccio quello che voglio ~
~ lo so, ma non ti rovinerai sotto ai miei occhi. Quando stai da sola puoi fare quello che ti pare ma non con me ~
~ ai suoi ordini, dai fammi questa domanda cosa vuoi sapere? ~ dice alzando gli occhi al cielo
~ tu e James state insieme o siete mai stati fidanzati ?~ questa domanda non fa altro che tormentarmi.
~ non siamo mai stati insieme, tra noi è solo sesso niente di più ~ dice riportando lo sguardo verso il mare. Pensavo che non avrebbe detto più niente, ma rimango stupido dalle parole che poi dice.
~ in realtà non ho mai avuto un ragazzo sai? A nessuno è mai interessato qualcosa di me. Nessuno mi ha mai chiesto di uscire per un appuntamento, volevano tutti una cosa sola e io non volevo legarmi a nessuno, così il sesso occasionale è stata la via più semplice ~ dice senza esprimere alcun sentimento.
~ non sei mai stata innamorata ? ~ chiedo non riuscendo a smettere di guardarla
~ non so nemmeno che cosa sia, figuriamoci provarlo ~ risponde abbozzando un sorriso
~ tu ? Sei mai stato innamorato? ~
~ si ~ dico solo, Arya non chiede altro, capendo che è qualcosa di cui non voglio parlare. Tra di noi cala il silenzio, ma non un silenzio imbarazzante. Non parliamo né ci guardiamo, finché lei non appoggia la testa sulla mia spalla e io mi incanto a guardare il suo viso. Non appena torna Chris, Arya si sposta dal mio tocco e si abbraccia le gambe parlando con lui.
~ allora avete vinto? ~ chiede
~ si! Dovevate vedermi ho fatto molti punti ~
~ bravo campione ~ dice lei sorridengogli.
~ non avevo dubbi che avresti vinto ~ dico abbracciandolo. Per concludere la giornata decidiamo di andare a mangiare qualcosa e poi vedere un film ovvero avengers endgame che Chris adora. Il film è durato ben tre ore nelle quali io e Arya ci siamo ingozzati di popcorn e bibite gassate a più non posso. Il ritorno in macchina è stato più tranquillo visto che Chris si è addormentato dopo cinque minuti, così ho deciso di non andare subito a casa ma di vedere il tramonto dalla scritta Hollywood. Ci siamo nuovamente appoggiati al cofano della macchina per guardo il sole sparire lentamente macchiando il cielo con diversi colori: dall'arancione al blu notte. Penso che sia stato il momento più bello e tranquillo della giornata, nessun rumore se non quello dei nostri respiri. Mentre tornavamo a casa ho notato lo sguardo di Arya più volte su di me, non posso credere che nessuno abbia mai voluto conoscere una ragazza come lei. E mi sento uno schifo se penso a ciò che gli ho detto ieri sera. Quando arriviamo davanti a casa di mio padre insiste più volte di scendere qui, ma il problema è che io non voglio che se ne vada. Fermo la macchina davanti al l'immensa villa Collins e spengo la macchina.
~ grazie Jonathan, sono stata davvero bene con te, si vede che vuoi molto bene a tuo fratello, nessuno mi avrebbe sopportata così a lungo.~ dice guardandomi, aspettando che io dica qualcosa ma rimango fermo limitandomi a un semplice:
~ si, gli voglio molto bene, ci vediamo domani ~ rispondo distoglieldo lo sguardo non riuscendo più a guardarla. Arya scende dalla macchina, senza dire più niente ed entra in casa senza più girarsi.
Faccio inversione di marcia e parcheggio là macchina nel vialetto per poi guardarmi allo specchietto,
~ sono un idiota ~ dico guardandomi
~ un granssimo idiota ~ dice mio fratello.
~ da quanto sei sveglio ~ chiedo
~ abbastanza da poter dire che sei un idiota~
~ lo so okay? Ora smettila dai andiamo~
~ perché gli hai comprato una collana? ~
~magari non è per lei~ dico aprendo la porta
~ si come no ~
~ ho detto delle cose che non dovevo ecco perché~
~ capisco, vado a farmi una doccia ~
~ va bene~ dico salendo in camera, mi siedo sul letto e tiro fuori la collana che ho comprato. Si ho decisamente sbagliato con lei, in fondo non è tanto male. Metto la collana in un cassetto e prendo la macchina fotografica cominciando a lavorare sulle foto di oggi.

Spazio Hope

Ciao ragazze❤️ che né pensate del capitolo??
Se avete domande chiedete pure, risponderò a tutte le domande fatte nei commenti di questo capitolo. Grazie e un bacio a tutte.

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