"Ho bisogno di te." Dice Zayn.Quelle parole mi feriscono più di quanto immaginassi. Torno indietro senza rispondergli accelerando il passo per andare via da qui, voglio allontanarmi da lui il più possibile.
"Dana, per favore, fermati!" Mi prende il gomito facendomi girare e trovandomi a pochi centimetri dal suo viso.
"Perchè ti stai comportando così?"
"Così come?" Chiedo facendo finta di non capire.
"Continui ad evitarmi, pensi che non me ne sia accorto? Pensi che ci stia bene? So perfettamente che non ci parliamo da tre mesi, e sappi che io ci sto male. Quindi vuoi dirmi che stai facendo?"
"Non sto facendo niente, sto vivendo la mia vita come facevo prima che ti incontrassi. Ti ricordo che io non sono niente per te, quindi, perchè adesso sei qui? Dimmi il motivo, cosa ti ha spinto a rivolgermi la parola dopo tre mesi, Zayn." Dico e sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, devo resistere. Mancano poche settime e poi andrò via.
"Io- io stavo facendo una passeggiata e mi sono trovato sotto casa tua, ho suonato ma tua madre mi ha liquidato alla grande, così ho deciso di aspettarti." Dice guardandosi attorno e non avendo un contatto con i miei occhi. Da quando lo conosco a questa parte ho capito che quando non guarda negli occhi una persona mentre parla, vuol dire che sta mentendo.
"E' solo questo?" Dico speranzosa che ci sia un altro motivo.
"Cazzo Dana, mi manchi okay? In questi mesi ho sentito tanto la tua mancanza, non sai quante volte ho provato a chiamarti ma non l'ho fatto. Avevo una paura fottuta. Ma non ce la facevo più, mi mancavano e mi mancano ancora le tue risate, i momenti passati insieme, ricordo perfettamente ogni nostra uscita, ogni nostra lezione e ogni cosa mangiata insieme. Mi manchi Dana, non so più come dirtelo. Ero arrabbiato, non so per quale motivo, ero arrabbiato e ho detto cose a caso. Ti giuro che per me sei importantissima. Non la riesco più a vedere una vita senza te Dì. Stammi vicina, non allontanarti, è l'unica cosa che posso chiederti." Dice guardandomi dritto negli occhi. Lo amo ancora, non posso negarlo ma sto male, sto male e devo allontanarlo da me.
"Sei uno stronzo, lo sai vero?" Mantengo lo sguardo sul suo per incontrare il solito color caramello dei suoi occhi.
"Sei spuntata dal nulla e sei diventata subito importante, non voglio perdere la tua amicizia perchè sarebbe una perdita troppo grande, Dana, te lo giuro. Devi credermi." Ribatte lui.
Non posso. Sapevo di averlo perdonato già dal secondo in cui lo avevo intravisto sotto il mio porticato. Il mio amore per lui è qualcosa di troppo grande per essere nascosto o dimenticato, sono quasi tentata di dirglielo ma no, non posso e non devo.
"Mi sei mancato." Dico e lo abbraccio con tutta la forza che ho.
E' come un fondersi l'uno nell'altro, cercando di diventare un'unica cosa. Lo stringo ancora di più a me perchè aspettavo questo momento da tanto tempo. Lo stringo forte a me perchè l'unico contatto che posso avere con lui. Per sentirlo anche un po' mio.
Mi scappa un sorriso quando ricambia l'abbraccio stringendomi a lui.
"Ti è mai capitato di abbracciare qualcuno e di sentirti protetto?" Gli sussurro ancora accoccolata a lui. Senza rispondermi mi stringe ancora di più a se che quasi mi soffoca, ma poco importa. La persona che mi ha rubato il cuore mi sta abbracciando, è tutto quello che ho sempre desiderato.
"Dana, io devo andare perchè devo trovare qualcuno che mi ospiti per la notte." Dice sciogliendo l'abbraccio e grattandosi il retro del collo, chiaramente a disagio.
"Perchè? Che hai combinato?" Chiedo ridacchiando.
"Doniya mi ha cacciato di casa e a me non va di tornarci, sinceramente." Ammette e solo adesso mi accorgo che vicino alle scale c'è un borsone nero.