Capitolo 36

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Appena esco dall'ufficio mi passa affianco Luke, convocato anche lui dal preside.

Vado verso l'aula di letteratura pronta ad addormentarmi sul banco. La mia professoressa è una vecchia che talmente non ha voce che deve usare un microfono per farsi sentire da tutti. Non riesco comunque a seguirla, per questo la sua ora equivale ad un'ora di sonno.

Quando sto per girare l'angolo sento Olivia al telefono. "Puoi venire vicino il bar?"

Mi nascondo dietro il muro per non farmi vedere e poter sentire la sua chiamata.

"No Zayn, non mi importa niente che non puoi e che ora avresti lezione. Tu entri dal prof e le dici che hai una cosa importante da fare." Prende una pausa e la sento sbuffare. "In qualche modo liberati, ti do due minuti, poi voglio vederti qua."

Credo abbia attaccato dato che non sento più la sua vocina. Non ho voglia di incrociarla quindi decido di tornare indietro e percorrere un altro corridoio per arrivare poi alla classe 2L, e poi anche perchè adesso non ho proprio voglia di vedere Zayn.

Le avrei voluto ritirare i capelli per il modo in cui gli ha parlato a telefono, ma non sarei voluta tornare in presidenza due volte in dieci minuti, me ne è bastata già una volta.

Appena svolto l'angolo mi imbatto in un ragazzo che sta correndo e gli urlo, "stai più attento." Abbassandomi per raccogliere la borsa che mi è caduta dalla spalla.

Dimmi se è normale che corrono per i corridoi durante le ore di lezione.

"Scusa bambolina, andavo di fretta." Mi sorride come solo lui sa fare, penso che non amerò mai altri sorrisi che non saranno i suoi. Rimango a guardarlo nei suoi jeans e maglietta nera mentre continua a raccogliere tutte le cose che erano uscite dalla borsa per poi ridarmela e alzarci entrambi.

"Si tranquillo, anzi, scusami tu non stavo guardando ma dovevo sbrigarmi a tornare in classe dato che ho perso già un'ora, e poi stavo facendo una strada più lunga dato che non voglio passare per quel corridoio, e cavolo se non mi sbrigo farò tardi." Inizio a parlare a vanvera non volendomi fermare a parlare con lui, sapendo anche che se Olivia ci vedesse insieme darebbe inizio alla terza guerra mondiale.

"Dana rilassati, sei tutta agitata. Mi vuoi dire che succede?"

"Niente, davvero."

"Non fingere con me, ormai ci conosciamo da molto e riesco a capire quando qualcosa ti turba." Mi dice e io non posso evitare di pensare al fatto che se dice di capire tutto di me, per quale motivo non capisce cosa provo io per lui?

"E ti pareva, guarda guarda con chi ti dovevo trovare." Dice Olivia mentre batte le mani a mo' di applauso ironico. "Io ti avevo chiamato per un'urgenza e tu ti fermi a parlare con questa troia." Ormai non faccio più caso a come mi chiama, semplicemente me ne frego.

"Olivia smettila di chiamarla così." Mi difende Zayn. Ma è possibile che io non possa avere una mattina tranquilla?

"Non permetterti di difenderla, tu dovresti stare dalla mia parte. Se io la insulto tu devi dire che ho ragione."

"Abbiamo già fatto questo discorso, è la mia migliore amica e non permetto che qualcuno la chiami in questo modo." 

Migliore amica. Migliore amica. Migliore amica. Io per lui sono solo questo.

"Ah davvero? Quindi continueresti a difenderla dopo quello che mi ha fatto stamattina?" Continua Olivia. Addio anche seconda ora, mi toccherà subirmi questa tipa e riprendere questo discorso.

"Olivia basta, non rimettere in mezzo questa cosa stupida." Cerco di liquidare l'argomento.

"Ti piacerebbe mia cara Dana, così il tuo amato Zayn continuerà a non sapere la verità su tutto."  Se dice anche solo una singola cosa riguardo quello che provo per lui potrei non poter rispondere delle mie azioni, e dopo non mi interesserà quanto sarà grave la punizione che mi toccherà subire.

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