Lili
"Si Barb, sta passando. Tu stai tranquilla e divertiti con Jason, io me la caverò. Non è la prima volta che mi succede" dico cercando di mantenere un tono di voce calmo per rilassare Barbara.Oggi ho avuto un attacco di panico e me la sono dovuta cavare da sola perché lei era a lavoro, si sta preoccupando per nulla. Non c'è un motivo esatto per i miei attacchi di panico, il più piccolo pensiero che mi fa male mi riduce così. È orribile.
Senti il respiro andarsene, lo vedi uscire dai tuoi polmoni come quando strizzi una spugna.
La tua mente non ha più il controllo sul tuo corpo.
E se dovessi rappresentare la mia anima in un momento del genere, mi spaventerei.Un urlo.
Che a volte risulta l'ultimo grido prima del buio.Scuoto la testa per cacciare via tutti questi pensieri. Devo pensare di meno.
"Dolcetto, promettimi che ora andrai a dormire e penserai solo a cose belle, va bene?" mi chiede con la voce che le trema, non sopporto il fatto che si preoccupi così per me. Mi vuole tanto bene come io ne voglio a lei, ma questo la sta distruggendo.
"Certo, mi farò storie mentali con te e Jason" scherzo tirando fuori la pizza dal microonde, lei ridacchia e io sorrido. Mi piace quando la faccio ridere.
"Puoi fartene quante vuoi, ma non ti avvicinerai mai alla realtà con quella mente che ti ritrovi" afferma e io scoppio a ridere, non so perché pensa che io sia così santa.
Il fatto che eviti i ragazzi per problemi miei non significa che io non sappia cosa sia il sesso o tutto quello che c'entra con quest'ultimo."Ora devo andare, buona notte cucciolina" sussurra mandandomi tanti baci attraverso il telefono, sorrido.
"Buon divertimento, ti voglio bene" dopo esserci salutate chiudo la chiamata e appoggio sul tavolo della cucina il mio cellulare mentre prendo un coltello e inizio a tagliare la pizza.
È così brutto essere soli.
Anche se ripeto sempre di voler essere da sola per il resto della mia vita non lo penso davvero.
Non avere nessuno con cui parlare, scherzare, ridere.
Ma è ovvio che quando non sei nessuno non avrai mai nessuno.Però per il momento non posso negare di essere felice da morire. Sono stata accettata in un film meraviglioso.
Forse non sarà la cosa più giusta e adatta per me, ma è l'unica che mi permette ancora di sognare.
Mi è sempre piaciuto sognare, immaginarmi agli Oscar o alle varie cerimonie.Da piccola mi immaginavo con un bellissimo ragazzo, me lo ero inventata io, ed ero accompagnata da lui agli Oscar. Facevo sempre la stessa storia prima di dormire, io che aspetto che dicano chi vince l'oscar come migliore attrice, il mio nome viene detto e mi metto a piangere dall'emozione.
Poi arriva lui, che prende il mio viso in mano e mi bacia fiero e felice per me.
Ma purtroppo era tutto un sogno.
Nella realtà i maschi mi dicevano che io non meritavo di esistere, che la mia esistenza era inutile, che ero brutta. Avevo sette anni quando hanno cominciato e non hanno più smesso, almeno, non nella mia mente.
Mi ha fatto male sentirmi dire tutte quelle parole che infondo erano vere, forse è per questo che mi fanno ancora male.
A cosa servo in questo mondo?
Sono così brutta, brutta, brutta. Sono bruttissima, tutte le donne sono molto più belle e rispettabili di me.Io non sono nessuno.
Strizzo gli occhi e lancio la pizza sul tavolo.
No...
Non di nuovo...

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GUARDAMI
RomanceLili Reinhart ha sempre avuto il sogno di entrare nel mondo del cinema, di essere conosciuta, di essere amata. Infatti decide, con la sua migliore amica Barbara che è una modella, di trasferirsi a Los Angels e vedere se la fortuna cade dalla sua par...