22

1.1K 75 39
                                    

Lili
"Quindi Justin? Quanto ancora dobbiamo aspettare perché tu ci dica queste notizie" si lamenta Moisés uscendo dal suo camerino dopo essersi cambiato per il suo ruolo.

Justin ci ha detto che solo una volta cambiati e pronti per le riprese ci dirà cosa gli è stato riferito.

Vedo Cole venire verso di noi e sorrido all'immagine di lui che ha difficoltà a mettere a posto i tubi per l'ossigeno.

"Quindi?" domanda quest'ultimo rivolto a Justin che sta sorridendo da tutta la mattina. Io, come sempre, non ho spiccato parola aspettando che lui dica ciò che deve dire.

"Allora, siamo stati invitati per dare diverse interviste a New York riguardo il film" dice emozionato, socchiudo le labbra spalancando gli occhi. Non può essere vero! Questo è il mio sogno più grande, il sogno a cui stavo per smettere di credere e farlo diventare parte di quelli impossibili.

Moisés si mette ad urlare "Diventerò famoso! Oh mio Dio, quando? Quando?!" continua a strillare come una cantante lirica. Justin ridacchia divertito.

"Beh ci hanno solo dato gli inviti, ma non ci sono ancora le date, suppongo quando avremmo finito le riprese per raccontare cos'è successo e come abbiamo fatto" si spiega con un sorriso che gli arriva da un orecchio all'altro contagiando anche tutti noi.

Vorrei tanto urlare dalla felicità, ma mi contengo e volto lo sguardo verso di Cole trovando già i suoi occhi addosso, mi fissa incantato e sorride dolcemente. Sento le guance bruciare e abbasso automaticamente lo sguardo.

Poi sento una notifica sul mio telefono, controllo cos'è e sento il battito del mio cuore aumentare quando leggo il messaggio.

Cole:
Mi piace vederti così felice...posso avere il piacere di portarti in un posto dopo le riprese?

Alzo lo sguardo verso quello di Cole e gli sorrido timidamente pensando a quanto mi sta rendendo felice guardarlo.

Annuisco leggermente riferendomi alla domanda che mi aveva fatto e vedo il suo viso illuminarsi ancora di più.

"Ok, cominciamo con le riprese di oggi" la voce di Justin mi distrae dal nostro discorso fatto di sguardi.

-

Ormai è sera e siamo stati impegnati tutto il giorno con le riprese, per quanto possa essere stancante fare questo lavoro per me è come sognare. Non mi stanco di recitare, di interpretare un'altra persona, di essere qualcun altro a parte me stessa.

È quello che la recitazione è per me, un cambiamento. Avere un passato diverso, un futuro diverso e sopratutto, un presente diverso. La recitazione mi fa vivere.

"Milady, mi concedete l'onore di uscire insieme a vostra maestà?" sento la voce di Cole invadermi le orecchie, mentre mette un braccio intorno alle mie spalle. Sorrido girando la testa verso di lui.

"Ma non vedete che sta piovendo, cavaliere?" dico divertita, facendogli notare il brutto tempo mentre usciamo insieme dall'edificio.

"Beh milady, mi dispiace informarvi, ma dovrete sporcare il vostro abito. A meno che non volete che vi porti sulle spalle..." afferma scherzando, ma io lo interrompo prima che possa continuare.

"Vi ringrazio, ma preferisco comportarmi da donna di alta borghesia" scoppia a ridere insieme a me, però poi toglie il braccio dalle mie spalle spingendomi con forza contro un muretto.

Spalanco gli occhi confusa, ma prima che possa aprire bocca vedo un'auto passarci davanti alla velocità della luce.

Volta lo sguardo, che poco prima era poggiato sulla strada, verso il mio e scoppia a ridere nuovamente contagiandomi.

"Dobbiamo ricordarci di essere a Los Angeles e non a York, non pensate milady?" sussurra tenendomi ancora appoggiata al muro, non voglio che si tolga, mi fa sentire così al sicuro e protetta. Alzo le spalle sorridendo.

"Possiamo trasformare Los Angeles nella nostra York, non pensate cavaliere?" gli chiedo guardandolo negli occhi mentre lui mi scruta attentamente il viso.

"Certo, ma lasciamola Los Angeles per questa notte" sussurra prendendo la mia mano nella sua delicatamente, facendomi così, sentire un'intero zoo nello stomaco, altro che farfalle, ma corrugo le sopracciglia alle sue parole.

"Cosa intendi dire?"

"Vieni con me"

-

È da mezz'ora che siamo nella sua macchina, ma non riesco a capire dove sta andando e per di più, non risponde a quasi nessuna delle mie domande.

"Cole per favore dimmi dove stiamo andando, mi stai facendo preoccupare" gli dico quasi in un lamento, mentre sto attenta ad ogni cartello stradale. Di certo non mi fido di lui al cento per cento, da quanto lo conosco? Due mesi?

Non sembra uno che potrebbe farmi del male, ma preferisco stare attenta. Non fidarsi delle persone è la cosa migliore, questo è ciò che mi ha insegnato la vita.

"Stai tranquilla Lili, voglio farti vedere una cosa" il suo tono di voce è calmo, mentre il mio cuore sta impazzendo.
Per rilassare l'atmosfera, accende la radio della sua auto e parte la canzone Unsteady degli x ambassadors, ho sempre amato questa canzone.

Volta lo sguardo verso di me, che lo fisso sempre impaziente, e mi indica un cartello stradale che stiamo raggiungendo.

Hollywood

Questa è la scritta sul cartello, rimango paralizzata. Spalanco gli occhi coprendomi la bocca per non urlare, non sono mai stata a Hollywood e mai credevo di poterci andare.

"Oh mio Dio" riesco solo a sussurrare fissando sbalordita le strade di questo magico quartiere.

Le case sono così diverse, tutti i bar e ristoranti sono aperti, le luci sono accese e forti che sembra giorno. Le strade sono affollate di persone, ma la maggior parte sono quel tipo di donne...le prostitute.

Mia madre mi ha sempre ripetuto che secondo lei non aveva senso venire qui a Los Angeles per provare ed essere attrice. Secondo lei l'unico modo per diventare qualcuno nell'industria cinematografica è fare sesso con i registi, se no sarei diventata prostituta.

Guardare tutte queste ragazze mi fa riflettere molto, anche loro sono venute qui con un sogno, che però, si è trasformato nel loro incubo.

"Visto? Non sono un maniaco" dice questo ridacchiando, sospiro abbozzando un sorriso, mentre lui parcheggia la macchina in un parcheggio da cui si può vedere il monte Lee.

"Vieni e smetti di pensare per almeno un secondo" afferma scendendo dall'auto e corre ad aprirmi la portiera prima che io lo possa fare da sola, gli sorrido. Come fa a capire a cosa penso? Che tipo di super potere ha questo ragazzo?

"Guardami" sussurra prendendo la mia mano, fisso i miei occhi nei suoi rimanendo senza fiato come ogni volta che incontro quello sguardo.

Quegli occhi, quei gesti, quei silenzi, sono questo quello che mi fa bruciare.
Si avvicina a me incastrandomi praticamente tra lui e l'auto.

"Ora guarda dietro di me" mi sussurra all'orecchio togliendosi dalla mia vista per mostrarmi ciò che ho sempre visto nei film. Ciò che mi ha sempre incantato e fatto sognare.

La Hollywood Sign.

Sono una stella e sto bruciando attraverso di te.






***Spazio Autrice***
Alright, sto per mettermi a piangere, la loro è una storia davvero tanto profonda e spero di riuscire a farvelo capire♥️

Il prossimo capitolo è anche peggio, dovrete ascoltare la canzone "Love Song" di Lana Del Rey, con questo ho detto tutto.

I love you so much❤️
Bye byee

GUARDAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora