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Cole
"Non ti sembra molto un senzatetto?" una voce ovattata uguale alla mia interrompe il mio sonno.

"Più che altro sembra un bradipo" un'altra voce mi fa fare una smorfia mentre mi giro di lato non volendo aprire gli occhi.

"Ragazzi per favore, è la personificazione di un cerbiatto, in tutto e per tutto" riesco finalmente a riprendere i sensi, dato che questi coglioni non hanno intenzione di smettere. Prendo un cuscino e lo tiro da qualche parte a caso, tenendo gli occhi chiusi.

"Ohh reagisce!" ridono tutti e tre all'unisono.

"Giuro che mi vendicherò" affermo infuriato aprendo finalmente gli occhi, oh ma che sorpresa, mi trovo davanti Dylan, Kj e Charles.

"Buongiorno principessa" interviene Dylan inchinandosi, alzo gli occhi al cielo.

"Cosa volete imbecilli?" mi alzo a sedere sul mio letto alternando il mio sguardo tra i tre.

"Gira voce che qui qualcuno si sia rincoglionito" Charles interviene esasperato, mettendo le mani sui fianchi come una madre che rimprovera suo figlio.

Alzo un sopracciglio guardandolo stranito.

"Tra un po' si mette a fare shopping per comprarle le scarpette dell'ultima moda" stringo i pugni quando comprendono a chi si stanno riferendo.

"O ti ritiri indietro le parole o fuori da camera mia" spunto acidamente alzandomi dal letto. Sono stanco delle loro stronzate, si comportano come bambini indecenti.

Charles alza le mani in aria in segno di resa e sorride "Dai, stavo solo scherzando"

"Già, ragazzi non pensate di esagerare?" Kj fa notare al biondo e al moro il loro comportamento da coglioni.

"Charles li abbiamo persi!" Dylan fa finta di aver perso le speranza.

"Lascia stare, è inutile insistere, sono un caso perso. Te lo dice uno che lo sopporta ventiquattro ore su ventiquattro" dico riferito a Dylan che fa il labbruccio buttandosi sul mio letto.

"Ora se permettete, devo andare a lavoro" mi avvicino all'armadio prendendo vestiti a caso, tanto dopo mi cambierò. Ormai abbiamo iniziato a fare le prime riprese.

"Dai Cole, è da quasi un mese che non ci dici nulla riguardo questa misteriosa ragazza" Charles si accomoda sulla sedia della mia scrivania come se si trovasse a casa sua.

"Fai con comodo" ironizzo scuotendo la testa.

"Mi casa es tu casa, no?" Dylan ridacchia alla battuta insensata di Charles mentre Kj sospira stancamente.

"Ora vado a lavoro, voi cercate di non autorincoglionirvi più del dovuto, anche se non credo sia possibile" dico mentre mi cambio velocemente e corro verso il bagno per lavarmi i denti e la faccia.

"Visto ragazzi? È perso come non mai, non so più cosa fare, sembra una quindicenne ribelle con il ciclo" la voce di Dylan ormai mi da sui nervi.

"Perché non guardi il tuo di ciclo Dyl, Jess non ti aveva lasciato per un tedesco?" dico da dentro il bagno, mentre sorrido sadicamente. Scusa fratello, ma te la cerchi.

Ridacchia come se non fosse nulla, ma qualche giorno fa piangeva come se fosse la fine del mondo.

"Già, ho scoperto avesse un debole per i nazisti" i tre si mettono a ridere nuovamente, mentre io, finalmente pronto, esco dal bagno.

"No ma seriamente, questo sabato usciamo, per festeggiare tutto. Tu che stai con questa figlia di Sherlock Holmes, Dylan che ritorna libero, la gara di ostacoli che si sta avvicinando, a proposito, ci sono già le date?" il moro mi fa finalmente una domanda sensata.

GUARDAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora