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Cole
"Amore di mamma, svegliati tesoro mio" quella voce non riuscirei a confonderla, mio fratello.

Apro con tutto il fastidio e tutta la controvoglia che posso trovare gli occhi e sbadiglio guardandolo male.
Potrei ucciderlo ora per ora.
Odio quando qualcuno mi sveglia e non sopporto quel qualcuno per il resto della giornata.

Chissà perché è sempre mio fratello.

Mi sono addormentato nella casa di Jack. Ieri sera ho messaggiato con occhi di ghiaccio ma lei come sempre ha voluto evitarmi il più possibile, in più ho litigato con Clara perché me ne ero andato quando lei voleva fare sesso.

Continuo a dire che io le donne non le capirò mai.

"Che cazzo vuoi" la mia voce assomiglia a quella di un ubriaco. Voglio solo dormire e basta, chiedo molto?

"Muovi il culo teso, c'è il king che ti aspetta fuori con Jack" dice scuotendomi, ha sempre chiamato Prime "king".

Quando sento parlare di Prime tutti i miei sensi si attivano.

Mi siedo di scatto e mi diventa tutto nero davanti agli occhi, ma poco importa.

"Perché? Cosa gli è successo?" gli chiedo preoccupato e nervoso. Mi alzo dal divano e mi passo le mani sugli occhi.

"Ma tranquillo, state per fare una nuova gara, Jack voleva parlarti di questa cosa" quando ascolto le sue parole gli faccio automaticamente il dito medio. Lui sa benissimo quanto tengo a Prime e ama farmi prendere tutti questi infarti, solo perché è un coglione di prima classe.

E poi perché Dylan è qui?

Esco fuori di corsa e trovo Jack che sta andando a galoppo con Prime, per quanto io voglia bene a Jack, il mio campione non si tocca.

Faccio il mio solito fischio per attirare l'attenzione di Prime che si avvicina velocemente a me, sorrido soddisfatto e Jack mi ricambia scendendo dal mio campione.

"Buongiorno" dico sfregandomi le mani e aspirando l'aria fresca dell'alba.
Mi sorride.

"Smeraldo te l'ho mai raccontata la mia storia con Mary?" mi chiede divertito mentre fa una carezza sul collo di Prime. Alzo le spalle.

"Chi? La donna o il cavallo?" scoppia a ridere e aggiusta le redini del mio campione.

"Questa volta la donna, magari un altro giorno ti racconto quella con il cavallo Rosie" sorrido, solo Dio sa quanta esperienza ha fatto questo uomo.

"Comunque non me l'hai mai raccontata"

"Oh bene, avevo più o meno la tua età..." incomincia già con il sorriso. So che Jack ha avuto molte donne, ma non mi ha mai raccontato l'amore che lo ha colpito di più.

"E un giorno sono andato in un bar con dei miei amici, poi la vidi...I capelli ricci e rossi sparsi sulle sue spalle, l'espressione facciale stanca dal lavoro, il grembiule sporco e aveva una penna dietro l'orecchio. Era una cameriera, molto bella" afferma e il suo sguardo sembra perso nel ricordare quei momenti, lo guardo curiosamente mentre camminiamo con Prime al mio fianco.

"Sai come sono fatto, non potevo resistere e perciò andai da lei e insistetti per uscire insieme, dopo poco cedette e accettò. Devo dire che era una davvero semplice, non dovetti impegnarmi più di tanto per conquistarla" scoppio a ridere ma poi smetto per farlo continuare.

"E poi cos'è successo?" chiedo voltandomi verso di lui e fermandomi, fa la stessa cosa.

"Ho scoperto che andava a letto con tutta Los Angeles" sorride come se non fosse nulla, io invece faccio uno sguardo dispiaciuto.

GUARDAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora