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TAEHYUNG'S POV

La confessione di jungkook non posso dire che non mi abbia sconvolto, ma era come se dentro di me già sapessi che il ragazzo di cui è innamorato ero io. Da adesso in poi le cose cambieranno anche se nessuno dei due lo vuole, ma è inevitabile, quando si oltrepassa il filo immaginario dell'amicizia, purtroppo non succedono mai cos'è positive se uno dei due non ricambia, e questo, è la cosa che più mi spaventa perché io non vorrei mai perderlo, mai, tengo troppo a lui e mi sono sentito in colpa ad averlo lasciato in lacrime in quel letto da solo. Sono un codardo. Un fottuto codardo che non riesce a risolvere le più piccole cose, come per esempio una futile discussione con Jennie, figuriamoci se riesco a risolvere un peso come questo. Peso, che poi peso non è, perché quando lui mi esponeva i suoi sentimenti, mi sono sentito colpito nel profondo, ho sentito il petto alleggerirsi; non so il perché, ma tutto questo non posso dire che non mi abbia almeno un po' destabilizzato.

I giorni passano e io e Jungkook ci parliamo a malapena, mi sento così male, vorrei tanto abbracciarlo e non lasciarlo più solo contro i suoi demoni interiori, ma ripeto, sono un codardo. Io non ho mai pensato alla possibilità di essere gay, non ci ho mai riflettuto, non che essere etero sia poi così diverso perché per me l'amore non ha sesso, razza, lingua o età, l'amore è semplicemente quel sentimento che unisce due persone, due individui non per forza un uomo e una donna. Ma cos'è veramente l'amore? Ecco, io adesso penso di non saper dare più una risposta. Allora, in questi giorni mi sono sottoposto ad un esame di coscienza e mi sono chiesto : io sono innamorato di Jennie? Lo sono mai stato? È amore quello che provo per lei? Fino a pochissimi giorni fa avrei risposto di sì, perché tengo a lei ovviamente, ma tenere ad una persona e amare veramente sono cose completamente differenti. Devo pensare con il mio cuore, chi mi fa provare emozioni che non riesco a dare un nome? Chi mi smuove lo stomaco quando mi parla o mi guarda? Riuscirò mai ad essere forte per una volta?

Mi sveglio, è domenica mattina quindi per fortuna non si lavora, ormai manca poco meno di tre settimane alle ferie e non vedo l'ora, ho bisogno di un po' di riposo, ma non sono più sicuro che partire con Jennie e gli altri sia la cosa giusta. Sbuffo e scendo dal letto lentamente, mi infilo i primi vestiti che sono già riposti sulla sedia in camera mia e scendo per andare a fare colazione in cucina. Appena entro vedo jungkook che sta mangiando i biscotti con il latte, ha il viso molto pallido, le occhiaie fanno da cornice ai suoi occhi da cerbiatto che però adesso sono spenti e mi stanno guardando senza emozioni. Mi fa male il cuore a vederlo così, sapendo poi che il suo malessere è colpa mia. Lo saluto con un cenno del capo sorridendo leggermente, prendo una tazza e metto il latte dentro, ripongo il cartone nel frigo e mi siedo vicino a lui iniziando a mangiare nel silenzio più assoluto. Ogni tanto il mio sguardo cade inevitabilmente su di lui; è fermo con lo sguardo abbassato, non riesco a guardare i suoi occhi perché un ciuffo ribelle li copre. Finisco di mangiare e mentre sto per alzarmi e ripulire la tazza, noto una piccola lacrima cadere sulla sua mano, lui si affretta ad asciugarsi gli occhi per non farsi vedere, si alza e posa velocemente la tazza nel lavandino per poi correre su per le scale e rifugiarsi in camera sua.
Con ancora la tazza nelle mani e il braccio a mezz'aria rimango fermo, bloccato e scioccato per un attimo. Poi come se qualcuno mi avesse dato una spinta, poso tutto sul tavolo senza curarmene troppo e corro su per le scale, apro la porta della sua camera e lo trovo immerso nelle lenzuola con la faccia schiacciata sul cuscino. -" kook" mi avvicino piano sentendo i miei occhi pizzicare -" no va via!!" Lo urla anche se il suono viene ovattato dal cuscino -"parliamo ti prego i-io non r-resisto più così" si alza e mi guarda come scioccato senza preoccuparsi di asciugarsi le mille e mille lacrime che gli rigano il viso -" tu non resisti più? Tu??" Sorride nervoso scuotendo la testa -" va via ho detto voglio stare solo" mi avvicino e mi siedo sul suo letto ignorando il suo volere -"n-non ti lascio" cerco la sua mano ma lui la ritrae subito -" non v-voglio vederti, non v-voglio vederti mai più" sussurra mentre porta le sue mani a coprirsi il viso, cerco di spostargliele per guardarlo negli occhi ma lui non molla la presa e inizia a singhiozzare. Una lacrima riga anche il mio di viso. Una e poi una ancora e ancora, la testa inizia a girarmi e il cuore si spezza; senza pensare oltre lo abbraccio forte, lo sento irrigidirsi e insieme continuiamo a piangere. Voi che leggete starete pensando " che bambini che siete non riuscite neanche a parlare" ed è qui che vi sbagliate perché anche con le lacrime si espongono i sentimenti, quelli più nascosti che sono difficili da spiegare a parole; -" m-mi dispiace" tiro su con il naso staccandomi dall'abbraccio, gli alzo il mento per guardarlo, per parlare con la sua anima che è imprigionata in quei grandi occhi castani adesso così lucidi -" T-Tae" metto un dito sulle sue labbra -"n-non dire niente ok?" Prendo un respiro passando poi la lingua sul mio labbro inferiore -" mi dispiace vederti così per colpa mia tu non dovresti piangere per nessuno e io mi sento così male veramente" scaccio le lacrime che escono ancora copiose -" io sono arrivato alla conclusione in questi giorni che non so cosa sia l'amore non lo so perché non ho mai provato il dolore che stai provando tu " gli accarezzo una guancia bagnata -" per amare bisogna prima soffrire no? Ecco io non ho mai sofferto, ho sofferto solo per la morte di mia madre ma non ho mai pianto per una ragazza mai" scuoto la testa per rendere ancora più il concetto -" quindi jungkook" gli prendo le mani continuando a tenere il mio sguardo nel suo -" insegnami ad amare veramente fallo ti prego " mi guarda confuso, vorrebbe parlare ma rimane in silenzio a fissarmi per alcuni istanti -"c-cosa-" le mie mani prendono il suo viso e lo chiudono a coppa senza però far pressione -"baciami, baciami veramente, non da ubriachi ma da consenzienti, bacia le mie labbra con tutto l'amore che provi per me fallo, fallo adesso so che è sbagliato perché ti ho rifiutato quando ti sei aperto con me, so che è sbagliato perché sono impegnato e tu esci con quel Bambam, ma fallo, fammi capire kook perché adesso io sono così confuso" rimane a fissarmi con gli occhi spalancati, passa poi, il suo sguardo dalle mie irridi alle mie labbra come un tic così mi avvicino fino a far sfiorare le nostre labbra sussurrando un -"baciami" e azzera le distanze. Dolcemente, lentamente la nostra bocca si cerca, si muove producendo schiocchi sublimi, schiude le labbra e io anche, fa scontrare la sua lingua con la mia sempre così lentamente e straziante addirittura, prende ad accarezzarmi prima le mani ancora sul suo viso, poi le braccia fino ad aggrapparsi alle mie spalle larghe, continuando quella danza di labbra e muscoli cosi passionale che mi provoca un vuoto allo stomaco. Preso un po' dalla frenesia lo faccio stendere mettendomi poi sopra di lui ma sempre in modo dolce e mai volgare, continuiamo ad assaporarci la bocca ma anche il collo, la mascella e il lobo per poi tornare sulle labbra mordendolo e succhiando la lingua mentre le mani vagano per tutto il corpo cercando più calore possibile. Mi stacco per riprendere fiato e lo guardo; Dio quanto è bello penso mentre apre gli occhi e mi fissa, mi fissa con amore ma anche paura, passa il suo sguardo scrutando ogni il mio viso, analizzandolo per bene. -"grazie" sussurro per poi far combaciare di nuovo le nostre labbra.


Inserire i possibili scleri qui *

Something has changedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora