TAEHYUNG'S POV
Sono rimasto fuori dalla sua stanza per tutta la notte, lo sentivo singhiozzare e di conseguenza anch'io ho continuato a piangere ed a disperarmi senza riuscire neanche a respirare talmente avevo male al cuore. Gli ho detto per la prima volta cosa provavo per lui, ho detto di amarlo, glie l'ho urlato ma Jungkook non si è mosso, non si è rifugiato tra le mie braccia, non mi ha consolato, non mi ha detto " va tutto bene risolveremo" no, mi ha mandato via dicendomi di cambiare addirittura casa. Lo so, l'ho capisco, so che per lui tutto questo sia difficile da mandare giù, anche per me lo è, ma lui che finalmente aveva trovato la sua felicità con me, ha visto il suo castello distruggersi con un solo soffio. Deve essere distrutto, abbattuto e triste, mi sento talmente in colpa, avrei dovuto fare più attenzione, ma ancora adesso mi chiedo come sia stato possibile.
Alla fine verso le 7 di mattina sono andato in bagno a lavarmi e mi sono poi disteso sul mio letto, lo sguardo è fisso nel vuoto e la testa ha iniziato a farmi male, così, sono sceso in cucina per prendere qualche medicinale ma la cosa che mi si è parata davanti mi ha fatto bloccare sul posto. Jungkook, le chiavi di casa sul tavolo con un bigliettino scritto in corsivo che recitava " ho deciso di darti del tempo per trovare casa, mi trasferisco in Giappone da jimin per un po', ho chiamato il datore di lavoro e mi sono messo in aspettativa. Quando trovi un'altra casa lascia le chiavi a mia sorella o a Jin. A mai più taehyung ". Ecco... questo sì che ha fatto male, questo mi ha fatto accasciare sul pavimento iniziando a dimenarmi dal dolore per poi spalancare gli occhi e correre su per le scale aprendo di colpo la sua stanza; la sua stanza che adesso è spoglia, vuota, sono rimaste solo le nostre foto, ha deciso di non portarsele e questa consapevolezza mi ha distrutto ancora di più. Ho iniziato a girare per la sua stanza, aprendo l'armadio, i cassetti, guardando addirittura sotto al letto ma niente, non ha lasciato niente se no una maglia nera con sopra una tigre. Mi ricordo che all'università mi diceva sempre che avevo un carattere forte e coraggioso come un piccolo tigrotto. Non ha voluto portarsi dietro niente di me, ha deciso di buttarmi fuori dalla sua vita così velocemente che ancora la mia mente non riesce a rendersene conto.
Chiudo la sua stanza con la maglia in mano e mi butto sul divano dopo aver preso finalmente qualche pasticca per il mal di testa. Un pensiero mi fa strabuzzare gli occhi; mi avrà visto disteso sul pavimento fuori la sua camera mentre se ne andava? Mi avrà guardato per qualche secondo? Avrà pianto per me? Scuoto la testa come per mandare via quel pensiero ma inevitabilmente delle lacrime iniziano ad impossessarsi del mio viso, scendendo una dopo l'altra. Mi asciugo gli occhi e sbocco il telefono sentendolo vibrare; è un messaggio di jennie che dice di vederci per le 12 davanti ad un piccolo ristorante; rispondo con un "ok" e poi forse perché sono masochista, forse per curiosità scendo la rubrica fino al suo contatto e lo premo portandomi poi il telefono all'orecchio sentendo quasi di più il mio cuore battere invece che lo squillare. Squillo dopo squillo inizio a mangiarmi le unghie sempre più nervoso, non mi risponde, lo lascia squillare e quando la chiamata si chiude, il mio dito schiaccia nuovamente quel nome, ma purtroppo per mia sfortuna, questa volta non squilla, questa volta una voce metallica mi informa che il numero da me chiamato è inesistente... mi ha bloccato. Jungkook non mi vuole più.
Passo la giornata a piangermi addosso finché verso le 11 inizio a prepararmi velocemente per poi uscire di casa e iniziando a guidare verso quel ristorante. Sono nervoso si, ma non perché vedrò lei, ma per la situazione che ancora non riesco a mandare giù, cosa dovrei fare adesso? Non sono un bastardo senza cuore, non lascerei mai tutta la responsabilità su di lei, va contro il mio essere ma comunque non vorrei mai tornare insieme a Jennie non in quel senso almeno. Invaso dai miei pensieri, parcheggio e scendo dall'auto per poi incamminarmi all'interno, dove vedo Jennie già seduta che alza la mano per farsi vedere. Titubante mi avvicino e mi siedo proprio di fronte a lei -" ciao Tae ne è passato di tempo" la guardo e noto anche nei suoi occhi della paura -" già" riesco solamente a dire; prima che potesse iniziare il discorso il cameriere passa a lasciarci il menù avvertendoci che tra qualche minuto tornerà per le ordinazioni, lo ringrazio, e forse un po' per imbarazzo inizio a sfogliarlo senza prestare attenzione alla ragazza di fronte a me -" Tae senti so che te l'ho detto in un modo improvviso ma capiscimi" fa un sospiro e io mi mordo il labbro inferiore -" sono sola. L'unica persona oltre a Lisa eri tu e poi questo bambino è tuo e lo sai bene" chiudo il menù e alzo finalmente, i miei occhi guardandola -"non è questo è che mi fa strano Jennie io sono sempre stato attento e-" mi passo una mano tra i capelli frustato -"e?" Mi incita a continuare, così dopo aver riempito i miei polmoni di ossigeno mi decido a continuare -" e mi sono innamorato, questa cosa ha portato fine alla mia" faccio le virgolette -"relazione, e ne sono distrutto capisci?" Lei rimane immobile e noto che è scioccata ma non mi sembra arrabbiata anzi -" sei innamorato quindi" annuisco mentre sento una lacrima che scaccio via appena noto il cameriere venire da noi, mi schiarisco la gola e ordiniamo semplicemente del secondo e un po' di contorni.
-" chi è se posso chiederti" quando abbiamo iniziato a mangiare, il discorso si era chiuso momentaneamente ma adesso che siamo fuori dopo aver pagato mi sembra giusto dirle la verità -" forse ti scioccherà ma non è una ragazza" faccio un sorrisetto amaro mentre guardo l'asfalto sotto ai mie piedi -" sai che non ti giudicherei mai " annuisco e nuovamente i miei occhi si fanno lucidi -" è Jungkook" il suo viso cambia espressione ma cerca di non farlo vedere sussurrando un "jungkook?" -" si Jennie mi sono innamorato del mio migliore amico, lui un ragazzo speciale, troppo buono per essere vero ma è anche un ragazzo abbastanza deciso " prendo fiato deglutendo un po' di saliva -" lui che con quei suoi grandi occhi luccicanti mi è sempre stato accanto anche quando già provava qualcosa per me e io non sapendolo lo ferivo. Lui che rallegrava le mie giornate, lui che con una dolcezza disarmante si è preso la mia prima volta lui che adesso non c'è più " le mie lacrime continuano a scendere ma non me ne preoccupo lei sa che ho bisogno di sfogarmi -" senti Tae mi dispiace tanto veramente. Si ero arrabbiata quando mi hai lasciato senza motivo ma sai bene che non vorrei mai vederti così " mi asciuga le lacrime con le sue manine per poi sorridermi -" quindi mi hai lasciata per lui" il suo sorriso non sparisce e io riesco solo ad annuire -" mi- mi ha detto che andava da jimin finché non trovavo un'altra casa" le sue mani mi circondano le spalle ma io non riesco a ricambiare -" mi dispiace Tae mi dispiace tanto" mi stacco cercando di ricompormi e cambiando argomento -" quindi come facciamo?" Lei abbassa lo sguardo sulla sua pancia non ancora evidente -" non lo so io non ti obbligo a stare con me ma almeno non lasciarmi sola " le prendo una mano per rassicurarla -" non ti lascio sola lo prometto e grazie per aver capito" .
ALLORA! Jungkook se ne andato in Giappone quindi il prossimo capitolo penso sia sulla sua versione. Cosa succederà adesso? Il destino li porterà ad incontrarsi nuovamente? Vedremo...
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Something has changed
Fanfic*COMPLETA* Taehyung e Jungkook si sono conosciuti all'università, dopo che anche jungkook si è laureato, hanno deciso di prendere un piccolo appartamento insieme per dividere le spese e per non perdersi grazie alla forte amicizia che lì lega. Tutti...