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JUNGKOOK'S POV

Sono passate due settimane da quando ho fatto le valige e sono partito per il Giappone; due giorni prima di partire sono passato dai miei per salutarli, a loro non ho raccontato il vero motivo, ho solo detto di voler staccare un po' dalla Corea e anche se non erano totalmente d'accordo, mi hanno appoggiato come sempre. Sono anche riuscito a fare coming out e i miei non me l'hanno fatto pesare; bhe, mio padre è rimasto in silenzio per un po' ma poi si è alzato e mi ha sorriso sinceramente. Mi sono tolto un peso, avevo bisogno del loro supporto e sono contento di aver dei genitori che non mi giudicano mai e che sono sempre dalla mia parte. A Lisa invece, ho raccontato tutto: ho raccontato della discussione con Taehyung, della sua dichiarazione e della mia decisione di andarmene. Le ho raccontato anche, che mentre uscivo dalla mia camera la mattina presto, l'ho trovato addormentato fuori dalla mia porta, mi sono avvicinato e mi sono abbassato alla sua altezza e con le mille lacrime che mi offuscavano la vista gli ho accarezzato la testa, le guance ancora bagnate dalle mille lacrime salate e poi inevitabilmente ho passato il mio pollice sulle sue labbra, sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta.

Sono stati giorni pesantissimi, appena arrivato a Tokyo, Jimin mi ha accolto a braccia aperte e mi ha fatto sfogare, mi ha ascoltato, ha cercato di consolarmi e darmi consigli, è semplicemente rimasto accanto a me tutto il tempo anche la notte quando scoppiavo a piangere, lui veniva nella stanza dedicata a me e mi faceva accoccolare al suo petto come una mamma fa con i propri figli. Yoongi, anche se è sempre stato una persona più riservata, ha cercato anche lui in qualche modo di tirarmi su di morale, mi ha portato a visitare la città, quando jimin era al lavoro e abbiamo passato delle belle giornate in tranquillità. Così, dopo due settimane dalla mia partenza, sono riuscito a non piangermi più addosso, sono riuscito a divertirmi con i miei due amici, e anche se a volte la notte ho qualche ricaduta, la mattina mi sveglio sempre continuando a ripetermi che non è la fine del mondo e che da adesso in poi dovrò mettere solo me stesso al primo posto.

Con il lavoro, bhe ho chiamato il mio capo e anche a lui, come ai miei genitori, gli ho spiegato che volevo prendermi un periodo di pausa e quindi per non licenziarmi mi ha messo in aspettativa. Certo, così non prendo lo stipendio ma per fortuna non sono mai stato uno spendaccione e qualche soldo per vivere me lo sono messo da parte comunque. Quindi adesso, sono qui nella bellissima e movimentata Tokyo, a girare per i vari musei mentre Yoongi e jimin sono al lavoro.
I musei mi sono sempre piaciuti, ogni cosa che fa parte dell'arte mi ha sempre affascinato, e quando vengo in questi posti , per passare delle ore di tranquillità, inevitabilmente penso a lui. A Taehyung piace molto esplorare nuovi musei e gallerie d'arte, mi ha passato lui questa passione e su questo non posso che ringraziarlo perché, per quanto io adesso sia deluso e arrabbiato da tutta questa situazione, un occhio di riconoscimento c'è lo avrò sempre per lui che prima di tutto questo, è sempre stato al mio fianco; forse la cosa che mi fa più male, è averlo perso non solo come un possibile fidanzato, ma di averlo perso, come mio amico, come mio fratello.

Dopo essere uscito dal museo, ho deciso di fare una passeggiata tra quei parchi pieni di alberi di ciliegio. Il panorama è bellissimo e l'odore che questi fiori emettono, mi trasmette un senso di pace interiore che proprio mi serviva. Mentre sono seduto su una panchina a rilassarmi, sento una presenza sedersi al mio fianco, mi giro e mi ritrovo un ragazzo con le cuffie all'orecchio; non è giapponese, e tanto meno asiatico. I suoi capelli sono biondo naturale e i suoi occhi sembrano color del mare. In Corea o in Asia in generale, si ci sono stranieri ma è comunque strano per me, vedere la diversità tra le persone di tutto il mondo, e forse è proprio per questo che vorrei viaggiare e conoscere le varie culture e tradizioni diverse dalla mia. Il ragazzo si gira verso di me e io mi accorgo solo ora che l'ho fissato per minuti interi, così arrossisco inevitabilmente e abbasso il capo facendo finta di niente -" ti piace qui?" Sobbalzo sentendo la voce delicata di quel ragazzo che per comunicare mi ha parlato in inglese; per fortuna sono abbastanza bravo in quella lingua e anche se non conosco perfettamente tutte le parole mi sono sempre fatto capire -" si è rilassante" rispondo continuando però a guardare davanti a me -" sei di qui?" scuoto la testa e mi giro verso di lui -" no sono coreano" annuisce e mi porge la mano -" Darren" glie la stringo senza esitazione sorridendogli -"Jungkook" si toglie tutte e due le cuffie e stacca la musica dal suo telefono per poi mettere il tutto nella tasca dei jeans neri. -" cosa ti porta qui Jungkook?" Alzo lo sguardo sul cielo limpido e azzurro senza un filo di nuvole -" in Giappone o in questo parco?" lui si mette nella mia stessa posizione accavallando le gambe -" dimmelo tu" un sorriso amaro spunta dalle mie labbra -" bhe in Giappone per cambiare un po' e qui-" riporto lo sguardo sul suo viso -" qui per non pensare a niente" mi guarda e mi sorride. Sembra una persona veramente per bene e anche gentile -"tu?" Chiedo dopo un paio di minuti di silenzio -" in Giappone per studiare e conoscere la cultura, mi ha sempre affascinato e qui bhe" si alza stiracchiandosi un po' -" qui per non pensare" mi fa l'occhiolino e si allontana un po' -" è stato un piacere Jungkook spero di incontrarti ancora qui così non penseremo insieme" mi saluta con la mano e io ricambio senza però emettere un suono troppo scombussolato da questa sua improvvisa affermazione. Rimango a guardarlo mentre va via e poi ritorno con lo sguardo sul parco di fronte a me. Anche se sto meglio, il pensiero di Taehyung non lascia quasi mai la mia mente, ma almeno adesso, non ne soffro come una settimana fa, riesco a pensare ai nostri momenti senza versare lacrime, perché lui in fin dei conti rimarrà sempre una parte di me e anche se all'inizio volevo odiarlo, dimenticarlo, adesso, adesso la miglior soluzione è solo quella di ricominciare, di cambiare senza però scordare i bei momenti quelli che mi hanno fatto stare bene, senza dimenticare i suoi occhi e il suo sorriso sincero.

Dopo essere rientrato a casa di Jimin e Yoongi ed essermi lavato ho preso il telefono per scorrere sui vari social mentre aspetto il ritorno dei miei amici. È vero, ho bloccato Taehyung perché quel giorno che sono partito ha provato a chiamarmi e io non ero pronto, e forse non lo sarò mai. Penso che non abbiamo più niente da dirci e quindi ho preferito bloccare il suo numero, bloccarlo sui social per non vedere più il suo viso perché, anche se sto bene adesso, so che anche solo rivedere la sua faccia tramite delle foto mi farà effetto e in questi mesi che ho deciso di passare qui, voglio solo liberarmi la mente, voglio vivere come un ragazzo della mia età, voglio fare nuove conoscenze e divertirmi senza farmi inghiottire dalla depressione di un amore ormai perso. Riuscirò a tornare a ridere per ore, riuscirò a dormire senza sognarlo, riuscirò ad innamorarmi di nuovo; devo cambiare, il vecchio Jungkook insicuro e timido lo voglio mettere da parte, voglio iniziare a vivere la vita come viene senza pensare a cosa sia giusto o sbagliato, senza sentirmi fuori posto, e se questo significa mettere da parte anche te, allora riuscirò a non pensarti più.

Capitolo di passaggio! A sabato!
💜

Something has changedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora