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-Sappi che quello che ti sto per dire sicuramente ti farà cambiare idea su molte persone, me compreso, e probabilmente non ti piacerà- disse questo praticamente sussurrando, anche se in casa c'eravamo solo io e lui.
-Ok-.
-Prima di iniziare, se dopo quello che ti racconterò vuoi che io sparisca, ti prometto che non mi vedrai più e che ti lascerò in pace, ma se questa è l'unica possibilità per riavvicinarti a me ci devo provare...- la sua voce si spezzò e una lacrima, che asciugai subito, mi rigò la guancia. Non dissi nulla così lui incominciò.
-L'anno scorso la mia vita andava molto meglio di adesso. Tutte le ragazze mi venivano dietro ed ero pieno di amici, ma come ogni classico stronzo me ne fregavo e trattavo tutti come se fossero inferiori a me. Gli unici due di cui mi importava davvero erano Caleb e Jacob-. Spalancai gli occhi, lui non alzò nemmeno lo sguardo, continuava a fissare il vuoto.
-Una sera eravamo noi tre a casa mia e decidemmo di fare una cosa...una cosa che mi ha portato in un baratro. Parlavamo di ragazze e come tutti i ragazzi fanno, facemmo una lista delle più fighe della scuola. A quel punto Jacob propose una sfida, dovevamo farcele una ad una partendo dall'ultima fino alla prima. Non era difficile dato che tutte loro volevano fare la stessa identica cosa con noi; il punto sta che per provare agli altri due che ci eravamo riusciti...avremmo dovuto fare un video-. Mi si fermò il respiro, deglutii cercando di cacciare i brutti pensieri e lo lasciai continuare.
-Iniziammo piano, soltanto baci, così avevamo deciso. I video erano tutti conservati in un cellulare che Jacob teneva nascosto a casa sua. Però poi la cosa degenerò e si fece più competitiva, per questo motivo Caleb decise di mollare tutto e si allontanò da noi. Io e Jacob continuammo, la nostra amicizia cresceva di giorno in giorno, perché non eravamo più solo legati da quella, ma anche da un segreto che condividevamo e che nessuno, assolutamente nessuno, avrebbe mai dovuto sapere. Andammo sempre più a fondo, acciecati dall'idea della competizione e probabilmente del fare la cosa sbagliata, così arrivammo fino all'ultimo step. Le ragazze che ci portavamo a letto erano ignare di tutto ciò, e dopo pochissimo le lasciavamo per passare a quella dopo sulla lista. Proseguimmo per mesi fino ad arrivare alla prima, Iris-. Strinse i pugni, sospirò e continuò.
-Lei era l'ultimo obiettivo, chi dei due fosse riuscito a farsela per primo avrebbe vinto. Da qui l'amicizia si tramutò in rivalità. Entrambi cercavamo in ogni modo di conquistarla ma lei era particolarmente difficile...uno di noi però ci riuscì, e quello fui io. Me la portai a letto e feci il video, seguendo le regole della sfida. Tuttavia accadde una cosa che non avevo messo in conto, Iris iniziava a piacermi veramente. Questo mi fece stare ancora peggio perché non solo avevo filmato una ragazza inconsapevole, ma quella ragazza che mi ero fatto e per cui provavo anche qualcosa di più era la stessa che piaceva al mio migliore amico...a Jacob...dall'asilo-. Non riuscivo a dire niente, non sapevo cosa pensare.
-In quel momento però, felice del mio successo feci vedere il video a Jacob. Lui si incazzò, disse che me l'avrebbe fatta pagare e mi lasciò solo. Ora lo ero veramente, avevo allontanato Caleb, poi Jacob e mi ero anche creato la fama di puttaniere, per cui ogni altro ragazzo della scuola mi odiava. Subentrò la rabbia, avrei dimostrato a Jacob che non poteva vedersela con me, decisi perciò di fidanzarmi con Iris. Lei accettò, una parte di me cercava di dirmi che lo aveva fatto solo perché ero il ragazzo più ambito della scuola, e questo avrebbe portato molta invidia nei suoi confronti, lei si nutriva solo di quella...ma non diedi ascolto a questa percezione. Mi auto convinsi che stesse con me perché le piacevo così come piaceva a me. Poi successe una cosa che non mi sarei mai aspettato...una sera, ad una festa, Caleb mi disse che aveva visto Iris e Jacob scopare nella stanza di sopra. Mi crollò il mondo addosso, capii che non ero fatto per amare, che l'amore e l'amicizia erano una grande delusione. Caleb cercava di calmarmi e di farmi ragionare, ma io avevo già deciso cosa fare. Qualche giorno dopo si sarebbe tenuta la festa di fine anno a casa di Jacob, la più grande dell'anno. Lì misi in atto ciò che avevo pianificato, volevo dimostrare a quello stronzo che il coniglio torna sempre alla tana. Allora mi scopai Iris, per quella che credevo sarebbe stata l'ultima volta perché poi l'avrei lasciata, filmai e mostrai il video a Jacob. Mi tirò un pugno, dritto in faccia, risposi. L' unica cosa che riuscivo a pensare in quel momento era che lui mi aveva rubato la ragazza che avevo amato e non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello che nel torto ci fossi io. Il rapporto con Jacob era definitivamente rovinato e l'amore per Iris finito improvvisamente, così come era iniziato. Però poi accadde l'impensabile. Iris trascinò me, Caleb e Jacob in una stanza al piano di sopra, chiuse la porta a chiave e senza dire una parola tirò fuori dalla borsa il cellulare...quel cellulare...cercammo di chiederle come aveva fatto a trovarlo e provammo a spiegarle le cose, ma invece della rabbia, sul suo viso comparve un sorriso malizioso. Cominciò dicendo che quello che avevamo fatto era molto, molto grave, e per questo molto interessante. Confermò il mio sospetto iniziale, ossia che si fosse messa insieme a me solo per "notorietà", e che questa cosa non sarebbe finita qui; mi impedì di lasciarla o altrimenti i video sarebbero magicamente saltati fuori, e siccome nel cellulare non c'erano solo i miei ma anche quelli degli altri due, si assicurò il loro silenzio. Non mi lasciò perché quella situazione le faceva comodo, mi aveva completamente in pugno e poteva ottenere quello che voleva. Le cose stanno così da quel giorno. La tradii, più volte, perché nel mentre mi dimenticavo di essere fottuto. Il rapporto tra me e Jacob non si è più ristabilito anzi, il contrario, invece con Caleb le cose andarono meglio. Dissi a tutti gli altri quello che era successo e almeno loro mi rimasero vicini, anche perché raccontandoglielo li avevo portati tutti in quel casino che era diventata la mia vita. Era da mesi che ero perso in un buco nero...poi incontrai un raggio di sole, una persona che mi fece sperare che per me ci potesse essere ancora qualcosa di bello. Non posso assolutamente perderla perché è l'unica in grado di farmi amare me stesso, come se uno come me potesse essere amato...lei è la ragione per cui sono tornato a sorridere e a credere nell'amore-.
Non sapevo cosa dire. Quello che aveva fatto mi faceva venire la nausea, mi girava la testa e avevo gli occhi lucidi. Non riuscii più a trattenere le lacrime.
-Come faccio a sapere che stai dicendo la verità?- dissi tra i singhiozzi - Sei bravo a mentire a quanto pare-.
-Non posso chiederti di credermi, posso solo dirti che è tutto vero. Men che meno pretendo che tu ti fidi di me dopo quello che ti ho raccontato...però era la mia ultima chance-.
Lo guardai, una lacrima gli scese sul viso, per non farsi vedere si girò dall'altra parte.
Ero combattuta, da un lato l'avrei sbattuto fuori da casa mia e dalla mia vita, dall'altro se quello che aveva detto era vero, ero l'unica che avrebbe potuto aiutarlo.
-Finn io...- mi guardò negli occhi. Stava piangendo, un pezzetto del mio cuore si
ruppe - Io non so cosa dovrei fare...-.
-Cosa dovresti fare, mandarmi a fanculo e buttarmi fuori da qui. Cosa vorrei che tu facessi, non abbandonarmi... perché io...sono innamorato di te-. Sospirai e feci la scelta, probabilmente peggiore, ma in quel momento decisi di ascoltare il cuore.
-Finn...- appena si girò verso di me lo baciai. Sentivo le sue lacrime scendere sul suo viso, gli misi le mani tra i capelli e lui mi prese per la vita portandomi sulle sue gambe.
-Mi sei mancata cazzo. Più di qualsiasi altra cosa- disse ritornando subito sulle mie labbra. Mi strinse ancora più forte a sé, fino a che le uniche cose che potevo sentire erano il suo battito e il suo respiro.

Unexpected lover || Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora