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Mi sollevò leggermente la schiena per slacciarmi il reggiseno, lo fece scivolare delicatamente lungo le mie braccia e mi guardò. In un primo momento provai un senso di imbarazzo poi il suo sorriso mi rassicurò. Lui si tolse i pantaloni e fece lo stesso con i miei leggings. Era tutto nuovo per me, con James avevo fatto delle esperienze ma mai di questo tipo, con lui non mi sentivo bene come con Finn, non ero a mio agio.
I nostri corpi si muovevano insieme, in un'armonia perfetta, mentre il bacio diventava più intenso. Potevo sentirlo a contatto con la mia intimità e cominciai a provare un po' di agitazione. Si staccò e mi chiese:- Ce l'hai il preservativo?-. Per fortuna mia mamma me li ha voluti comprare per non si sa quale ragazzo e li aveva messi nel cassetto.
-Nel comodino- gli risposi indicandolo.
Lui si avvicinò e prese una delle bustine argentate.
-Fa male?-. Mi venne spontaneo domandarglielo, subito dopo mi tappai la bocca.
-Cioè...nessuno ti ha mai...nel senso, James non ha...-.
-No mai...-.
-Oh...non ti preoccupare, farò piano-.
Ritornò sulle mie labbra e mi tolse gli slip e così fece anche con i suoi boxer. Il cuore mi batteva forte nel petto, ma bastò il suo sguardo a tranquillizzarmi. Levò il contenuto dalla bustina e si infilò il preservativo.
Una mano la tenne appoggiata al letto e con l'altro pollice mi accarezzò la guancia. I suoi occhi rimasero puntati sui miei mentre entrava per la prima volta dentro di me. Faceva male ma non così tanto.
-Tutto ok?- mi chiese.
Annui con la testa e sospirai. Si avvicinò a me e mi baciò mentre continuava con spinte leggere. Il piacere aumentava e il dolore diminuiva, pian piano aumentò la velocità e non riuscii  trattenere un gemito, che fu interrotto da un altro bacio. Divenne tutto sempre più intenso, inarcai la schiena per poterlo sentire ancora più vicino. Gli infilai una mano nei capelli e li strinsi tra le dita, a quel gesto anche lui gemette. Continuò a entrare e uscire da me, il respiro di Finn aumentò di intensità e lo vidi afferrare il lenzuolo del letto. 

Entrambi raggiungemmo il massimo del piacere, lui rallentò e rimase dentro di me ancora qualche minuto. Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo e io gli accarezzai i capelli. Potevo sentire il suo profumo e il suo battito ritornare normale. I nostri respiri sembravano essersi sincronizzati in quel momento che avrei voluto durasse per sempre. Avevo perso la verginità con Finn e non potevo esserne più felice, era stato speciale, ci eravamo guardati negli occhi, era stato...magico. Quello era stato amore nella sua forma più pura e ciò che avevamo fatto rappresentava quanto ci fossimo fidati l'uno dell'altra.

-Allora? Com'è stato?- mi domandò lui continuando a disegnare dei cerchi con il pollice sulla mia spalla. Sollevai la testa dal suo petto e lo guardai.
-Perfetto-. Mi baciò. Mi sforzai di non pensare a quanto potesse essere sembrato solo come una volta fra le tante per lui. Volevo credere che anche per Finn fosse stato così speciale come per me ma quel pensiero si insinuò comunque nella mia mente -E...per te?- gli chiesi staccandomi dal bacio.
-Non poteva essere migliore di così-. Stavolta fui io a buttarmi sulle sue labbra e a baciarlo di nuovo. Dopo un po' ci rimettemmo i vestiti e lui mi aiutò anche a finire di mettere a posto le valigie.

-Grazie- dissi io guardando finalmente la camera tutta di nuovo in ordine e tirando un sospiro di sollievo.
-Meglio che io vada- continuò lui.
Feci per ridargli la sua felpa ma mi bloccò.
-No tienila, sta molto meglio a te che a me-. Sorrisi e arrossii. Lui mi sollevò leggermente la testa e mi diede un leggero bacio sulla guancia.
Lo accompagnai di sotto e lo guardai uscire, stavolta dalla porta.
-Ci vediamo a scuola...- dissi prima di dargli un ultimo bacio e lasciarlo andare via.

Tornai nella mia stanza, mi appoggiai un secondo alla parete e guardai il letto dive ancora c'era sul lenzuolo la sagoma dei nostri corpi. Raccolsi la felpa che ci avevo buttato sopra e la indossa. Inspirai profondamente per poter sentire il suo profumo e mi sentii incredibilmente felice. Decisi che però era arrivato il momento di ritornare alla realtà. Presi il computer e diedi un'occhiata alle materie che avrei avuto quella settimana, vedere subito segnata per il giorno dopo fisica alla prima ora mi fece rimpiangere le vacanze di Natale.

Mentre stavo guardando Netflix sentii la chiave girare nella porta.
-Tesoro sono a casa!-.
-Arrivo mamma!- le urlai in risposta dal piano di sopra.
-Che cosa hai fatto mentre ero fuori?- chiese iniziando a mettere a posto la spesa.
-Compiti-.
-Brava. Scusa se ci ho messo tanto ma sono dovuta anche passare in ufficio, avevo lasciato dei fascicoli importanti sull'ultimo articolo che sto scrivendo-. Mia mamma lavorava per un giornaletto locale e da poco era stata promossa, ora si occupava di gestire le notizie più importanti.
-Tranquilla-.
La aiutai a cucinare e ci mettemmo a tavola.
-Allora come hai passato il capodanno?-.
-Siamo andati alla festa della scuola, niente di che, non è successo nulla di eclatante- più o meno.
-Però ti sei divertita?-.
-Molto...- dissi infilando una forchettata di spaghetti in bocca per evitare di aggiungere altri dettagli.
-Poi la nonna mi ha detto che sei rimasta a dormire da Jess-.
-Esatto, c'era anche Mel...pigiama party femminile-.
-Mi sembra giusto-. Ci fu un momento di silenzio poi continuò -Ma Melanie e Cameron...-. Mia mamma aveva la capacità di non farsi mai gli affari suoi.
-Sono solo amici, litigano anche piuttosto spesso...- aggiunsi sperando di distoglierla da questa impressione, che devo ammettere avevo avuto anche io.
-Mi sarò sbagliata...-. Purtroppo per me non succedeva quasi mai, di solito aveva ragione per quanto riguarda le sue intuizioni.
Appena finimmo di cenare la aiutai a sparecchiare e sparii nella mia camera. Mi stesi sul letto e cominciai a rigirare uno degli anelli tra le dita, con la testa fra le nuvole.
Dopo quella che mi sembrò mezz'ora, mi alzai, misi a posto il computer e andai a mettermi il pigiama. Mi intrattenni un po' col cellulare fino a che non mi addormentai, stringendo al petto la felpa di Finn.

Unexpected lover || Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora