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-Dimmi che cazzo ci facevi con Jacob in bagno!-. Eravamo appena usciti e stavamo aspettando Iris, Finn mi aveva preso in disparte.
-Ti ha fatto qualcosa? Perché vado dentro e lo ammazzo-.
Era fuori di sé, gli misi le mani sulle guance e lo guardai dritto negli occhi.
-Non è successo niente, ha solo cercato di far passare te dalla parte del torto, nulla che non mi sarei aspettata-.
-E tu lo hai mandato via subito vero?-.
-Non proprio subito...-.
-Cosa?-.
-Non ce l'ho fatta...-.
-Soph che cazzo, lui non merita il tuo rispetto! La prossima volta o lo mandi via tu o intervengo io-.
-No no, lo allontano promesso-. Non volevo che lui si mettesse nei guai ancor di più di quanto già non fosse.
-Ok...-.
-Devi fidarti di me-.
Di te mi fido, è di lui che non posso farlo-.
-Ehi...- gli accarezzai leggermente il viso e gli sorrisi. Lui sembrò calmarsi un po' e mi portò vicina a sé.
-Scusami-.
-Sh- gli tappai la bocca con un dito -Non devi chiedermi scusa-.
Finn mi diede un piccolo bacio sul polpastrello e mi spostò la mano, così da potermi baciare sulle labbra.
Non durò molto perché Caleb chiamò Finn per dirgli che aveva visto Iris arrivare. Andai prima io e dopo qualche minuto lui ci raggiunse e si avvicinò alla ragazza.
-Vi siete divertiti?- ci chiese.
-Moltissimo, grazie- rispose Jack che é sempre troppo gentile.
-Benissimo, ci vediamo lunedì a scuola! Andiamo Finn!- lo prese per un braccio e lo trascinò via.
-Avrà pure sbagliato, ma a quel ragazzo devono fare una statua per la pazienza-.
Li stavamo ancora guardando tutti mentre salivano in macchina e partivano.
-Gaten, hai pienamente ragione- concordò Wyatt.

Io, Millie e Sadie entrammo in casa e ci buttammo immediatamente sul divano stremate. La prima cosa che feci fu togliermi i tacchi e massaggiarmi i piedi distrutti. Penso che negli ultimi mesi siano state più le volte in cui ho dormito a casa d'altri invece che nella mia.
-Brava Soph, non sembrava che fosse la tua prima volta sui tacchi-.
-Detto da te è un onore- e Millie rise.
-Sono distrutta- borbottò invece Sadie.
-A chi lo dici- dissi stropicciandomi gli occhi.

Ci struccammo il più velocemente possibile e ci mettemmo subito il pigiama. Il tempo di sistemare i letti e crollammo subito in un sonno profondo.

Come da routine la prima a svegliarsi fui io. Mi rigirai un po' nel materasso, cercando di riaddormentarmi, sforzo completamente inutile. Appurato che il sonno era scomparso mi alzai piano e andai a recuperare il telefono che avevo messo in carica la sera prima. Vidi un sacco di messaggi da Jess e Mel, alcuni dei quali erano di stamattina, così decisi di chiamarle.
-Da quando chiami tu?- mi chiese Jess con la voce ancora impastata dal sonno.
-Non avevo voglia di leggere cosa mi avevate scritto-
-Non era nulla di importante...-. Una voce fuori campo che attribuii a Mel invece urlò:- Cazzo dici era importantissimo!-.
-Mel voleva sapere com'è andata ieri sera- riprese allora Jess.
-Iris è caduta nel bel mezzo della passerella e ho bevuto un drink...a parte questo nulla di eclatante-.
Evidentemente Jess aveva attivato il viva voce perché entrambe chiesero all'unisono:
-Iris è la zoccola?- e -Hai bevuto un drink?!-.
-Sì Iris è la zoccola e Mel sì, ho bevuto un drink- risposi a entrambe.
-Bevi senza di me? Ingrata- continuò Mel indignata.
-Wyatt ha anche fatto ridere tutti quando è caduta...-.
-Lui è divertente- disse Jess sottolineando il verbo.
-Jessica ti prego togliti quel sorriso da ebete dalla faccia- la implorò Mel.
-Che palle che fai-.
Io risi mentre loro due continuavano a bisticciare poi le interruppi:- Vi lascio finire di discutere io vado a sistemare le mie cose-.
-Ci sentiamo stasera-.
-Ovvio-. Ci salutammo e chiusi la chiamata.

Presi dal beauty-case lo spazzolino e mi lavai i denti. Come al solito tutta la voglia di dormire ricomparì magicamente e per non crollare dal sonno mi appoggiai al lavandino. Dalla borsa che avevo portato tirai fuori il cambio, misi via il pigiama e mi spazzolai i capelli. Decisi anche di fare un favore a chi mi avrebbe visto e mi diedi una truccata, giusto correttore e mascara, così almeno non sarei sembrata uno zombie. Quando rientrai in camera di Millie le vidi entrambe sveglie.
-Mattiniera Soph- disse Sadie mettendosi a sedere sul materasso accanto al mio.
-Buongiorno anche a te- e mi sedetti anch'io.
-Ragazze, Finn ci ha invitate casa sua per studiare oggi pomeriggio, ci saranno anche tutti gli altri. Vi va?-.
-Si sarà già stufato di stare con Iris-.
-Molto probabilmente- continuai io.
-Comunque a me va bene, a Soph immagino di sì quindi a posto-.
-Perfetto, gli ho scritto che saremo lì alle 15:00. Adesso vado a fare qualcosa per questa faccia perché è terribile- concluse indicandosi e andando in bagno.
Sadie scosse il capo sorridendo e mi guardò.
-Senti, so cosa è successo ieri in bagno, e ti devo chiedere un favore, non mettere Finn ulteriormente nei guai, quando c'è Jacob mandalo via-.
-Sadie ti giuro che è l'ultima cosa che vorrei, io lo voglio aiutare-.
-Ehi tranquilla- disse mettendomi una mano sulla spalla -Lo so, è solo che essendo un mio amico, così come te, l'istinto è quello di proteggervi- e mi rivolse un sorriso rassicurante.
-Sì lo capisco. Ho sbagliato a continuare a parlargli-.
-Sbagliare è umano, però adesso cerca di fare attenzione-.
-Promesso-.
Sadie mi abbracciò e in quel momento Millie rientrò in stanza.
-Ma come siete carine!- esclamò buttandosi in mezzo a noi. Scoppiammo tutte e tre a ridere e rimanemmo in quella posizione a chiacchierare fino a che non scendemmo di sotto a far colazione, perché i nostri stomaci avevano iniziato a brontolare.
In cucina c'erano anche i genitori di Millie.
-Buongiorno ragazze, come avete dormito?- ci chiese il padre mentre la madre dava un bacio sulla fronte alla figlia.
-Molto bene grazie- risposi.
-Oh tu devi essere Sophie, Millie ci parla sempre di te è un piacere conoscerti- continuò stringendomi la mano.
-Anche per me-. Era la prima volta che li vedevo e mi sembravano molto tranquilli, Millie non ne parlava mai e non so perché, in realtà quasi nessuno nel nostro gruppo di amici parlava mai della sua famiglia.
-Se avete fame ho tenuto da parte qualche pancake-.
-Mamma ti adoro-.
La ragazza si diresse subito verso il vassoio e prese un barattolo di nutella.
-Volete?- ci chiese.
Io e Sadie annuimmo con l'acquolina alla bocca e ci sedemmo a mangiare, la mamma di Millie era una cuoca eccellente.
-Io e tuo padre partiremo per un viaggio di lavoro questa settimana-. Un'ombra attraversò gli occhi di Millie ma poi rispose col suo solito tono allegro:- Non vi preoccupate, tanto iniziano gli esami e studierò soltanto-.
La madre le sorrise e uscì dalla cucina.
-Vi lascio sole- e se ne andò anche il padre.
Rimanemmo in silenzio mentre finivamo i pancake e poi ritornammo di nuovo in camera.

Unexpected lover || Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora