Capitolo 1

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Durante la Guerra Fredda c'era una teoria: l'uomo giusto, nel posto giusto al momento giusto, con le giuste abilità poteva essere più determinante di un intero esercito.

- James "Bucky" Barnes[1]



5 maggio 2018, Resistenza sicura Barnes-Romanoff, Montmartre, Parigi

Il lettore CD cambia traccia e le note di In the mood riempiono il salotto, mentre James posa il calice di vino e si alza da tavola, allungando una mano in direzione di Natasha facendo un mezzo inchino in attesa di risposta.

La donna sorride maliziosa afferrando la sua mano lasciandosi trascinare in piedi, afferrandola alla base della schiena stringendosela contro compiendo il primo passo indietro, venendo immediatamente seguito nel movimento con tempismo perfetto.

Un passo, due passi, incrocio, calcio e indietro, in una combinazione di movimenti perfettamente a tempo, mentre la sua mano sinistra sale agguantando la destra della donna, dandole una leggera spinta costringendola a girare su se stessa, facendo scontrare la schiena di Natasha contro il suo petto, depositandole un leggero bacio sulla carotide percependo un fremito e il suo battito cardiaco che accelera leggermente.

James continua a condurre il ballo, in quella coreografia carica di tensione cadenzata da passi e prese, mentre Natasha si piega lentamente al suo volere assecondando i suoi movimenti con sincronismo perfetto.

La danza è semplicemente una conversazione muta tra due persone, l'ennesima situazione in cui li vede entrambi a corto di parole, ma con un'intesa tale da rendere superfluo l'uso delle stesse... e James percepisce chiaramente il cambio di rotta quando Natasha sposta la mano dalla sua spalla alla sua nuca pretendendo il controllo, vantaggio che lui non vuole cederle al pari di un affronto sul campo di battaglia, dando inizio ad una lotta fatta di baci e tocchi sui punti sensibili che tradiscono velocemente la presa di posizione di entrambi.

James perde l'equilibrio quando Natasha porta il collo del piede sul retro del suo ginocchio spingendolo a piegarsi, rovinando entrambi contro il divano e salendo a cavalcioni sulle sue gambe, ostentando supremazia affondando un morso leggero sotto la sua mandibola facendogli tremare la spina dorsale. Nel compiere il movimento la donna sfiora il dispositivo impiantato sulla sua scapola, raffreddando immediatamente la protesi mentre il luccichio del metallo sostituisce l'illusione della pelle sintetica, ma il cambiamento passa velocemente in secondo piano suscitando in James il sospetto che quella sia una mossa voluta, testando la teoria vendicandosi spostando la mano di metallo sotto la maglietta della donna, percorrendo con le dita ormai congelate la fila di vertebre dalla cervicale alla lombare oltrepassando il bordo dei jeans strappandole un gemito, facendole inclinare la testa all'indietro fornendogli un pretesto per riprendere il controllo della situazione sfilandole la maglietta ed avventandosi sul suo collo per poi scendere tra l'incavo dei seni.

-Ah-a. -Natasha contraddice il suoi intenti afferrandolo per la nuca tirandogli leggermente i capelli, costringendolo a levare lo sguardo su di lei mentre la scia di macchioline rosse inizia a comparire sulla sua pelle candida. -Mio il compleanno, mie le regole.

James in tutta risposta si alza dal divano sollevandola da terra e trasportandola di peso fino alla loro camera da letto, perdendo anche la sua di maglietta per strada e tentando di far aderire la schiena della donna al materasso... ma come era prevedibile, le posizioni si ribaltano velocemente e Natasha risale di nuovo a cavalcioni su lui, tenendolo a distanza con una mano premuta a forza sulla sua spalla destra, costringendolo a posare la schiena contro la testiera del letto.

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