7 maggio 2018, Fattoria Bonderant, Minnesota
-Sei sicuro che sia il posto giusto?
-Fury dice di sì... è semplice capirlo, se ci riconosce e prova a scappare siamo nel posto giusto. -ribatte James svoltando nel vialetto sterrato mentre il rumore della pioggerella fine rimbalza contro il tettuccio della macchina, accompagnando il strusciare fastidioso dei tergicristalli in funzione.
-E se non scappa? -chiede Natasha dubbiosa, distogliendo l'attenzione dalle gocce che si rincorrono sulla superficie del finestrino, puntando lo sguardo sulla sagoma del caseggiato dalle finestre illuminate.
-Se non scappa vuol dire che Fury ha intercettato la pista sbagliata, ci ha inutilmente fornito questo catorcio di auto per muoverci e noi due fingeremo di esserci persi.
-No, non fingiamo perché ci siamo davvero persi, James. -commenta Natasha celando un mezzo sorriso esasperato in direzione del compagno, mentre Google Maps sottolinea la tragicità della situazione con l'ennesimo "ricalcolo" della serata.
-Siamo nel posto giusto 'Tasha, fidati. -conferma James mentre spegne il motore dell'auto, controllando di avere la pistola nascosta nella tasca interna della giacca prima di aprire la portiera correndo sotto il porticato.
-Se lo dici tu... -commenta Natasha intascando il cellulare, sollevando il cappuccio della giacca a vento per ripararsi i capelli quando lo segue sotto la pioggia fino alla porta d'entrata.
Mickey Bonderant si affaccia alla soglia con spavalda ignoranza, per poi riconoscerli da sotto i cappucci calati a coprire parzialmente il volto, tentando di chiudere loro la porta in faccia il più velocemente possibile una volta realizzata la consapevolezza, impossibilitato nell'intento dal piede di James che si era piazzato tra lo stipite e la porta evitandone la chiusura.
-Che ti dicevo? -rimarca il compagno con tono vagamente saccente mentre lei oltrepassa l'entrata con una spallata, bloccando ed immobilizzando il fuggitivo nel giro di qualche secondo.
-Okay, avevi ragione tu, risparmiati i commenti. -sbuffa Natasha allentando la presa sul collo del loro ostaggio, fronteggiandolo con tono accondiscendente. -Non siamo qui per ucciderti, ma ci servono informazioni.
-Se collabori faremo finta che non si sia mai verificato questo incontro, chiaro? -interviene James avvicinandosi a pistola spianata, entrando nel campo visivo del loro malcapitato.
-Si, мастер.-conferma il presunto Bonderant annuendo energicamente, districandosi dalla sua presa scoccando ad entrambi uno sguardo carico di rispetto quasi reverenziale... Natasha deve ammettere che a volte avere ancora una discreta fama in determinati settori risultava decisamente comodo.
La telefonata che lo SHIELD aveva rintracciato per conto di Fury li aveva portati fino a quella Fattoria dispersa nel bel mezzo del nulla in Minnesota, era intestata a nome di Mickey Bonderant, un uomo che prima della seconda metà degli anni '90 non esisteva da nessuna parte. Dopo una ricerca più approfondita, si era scoperto che il suo vero nome era Mikel Bulgakov e faceva parte del gruppo di mercenari assoldati dal Dipartimento X nel '91, era uno dei pochi Agenti selezionati a cui non era stato somministrato il siero sviluppato da Howard Stark –non era il caso di sterminare l'intero squadrone della morte per colpa di un qualche errore nella nuova formula sperimentale– e in tutti quegli anni aveva avuto il compito di raccogliere e diramare informazioni sottobanco per conto del Leviathan.
Per loro fortuna Bulgakov provava ancora un sano terrore misto a radicato rispetto per il proprio Maestro, consapevole che mettersi contro il Soldato d'Inverno non era poi una così grandiosa idea, tradendo il silenzio imposto da Madre Russia per salvarsi la vita... aveva affermato con tono di voce vagamente colpevole che ignorava chi fosse il compratore ed il perchè cercasse le capsule del Progetto Zephyr, semplicemente era apparsa la richiesta in uno dei vecchi network del mercato nero e lui aveva fornito la posizione del primo punto di estrazione come da accordi, snocciolando in fretta le coordinate degli ultimi due Dormienti restanti scongiurando entrambi di venire risparmiato.
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Indelible Marks
FanfictionJames vorrebbe solo che Parigi assumesse le sembianze di un punto fermo, un luogo dove gli incubi possono venire dimenticati, lasciando spazio al sole caldo ed ai violini che suonano ad ogni ora del giorno... ma sa che non è possibile, perché i demo...