13 agosto 2018, Cimitero Nazionale di Arlington, Washington DC
L'avevano trovata.
Circa quattordici ore prima le guardie del deposito militare in New Jersey avevano inviato alla base la segnalazione di un furto e due omicidi, mobilitando l'intero Complesso quando Maria Hill aveva certificato la presenza di Novokov e Natasha attraverso il circuito esterno delle telecamere di sicurezza che i due avevano avuto la premura di non debilitare, ricevendo le coordinate di tre punti di impatto seminati per tutta Washington DC sul transponder recuperato dal cadavere di Stanovich, che aveva mantenuto il suo status di silenzio radio da quando Natasha era evasa dall'Helicarrier informando Novokov del loro flebile vantaggio, tornando funzionante ed improvvisamente operativo in un chiaro richiamo alla trappola proposta.
C'era stata un'accesa discussione tra tutti i residenti del Complesso alla quale James aveva partecipato più per quieto vivere che altro, desistendo dall'impulso viscerale di lanciarsi all'inseguimento appena erano entrati in possesso delle coordinate della compagna... ma come era prevedibile, il briefing non era servito a fare il punto della situazione stabilendo un piano d'azione, anzi, si era rivelata una futile discussione sul coinvolgerlo o meno nell'operazione, ritrovandosi sorprendentemente a ringhiare contro Maria Hill con Steve e Clint a seguito.
James aveva finto un principio di ribellione quando Maria aveva ceduto affibbiandogli il target con un apparente grado di pericolo minore, spedendolo di corsa su due ruote al Cimitero Nazionale di Arlington, un obbiettivo decisamente meno appariscente rispetto al Triskelion o al Campidoglio. Aveva tenuto per sé la considerazione che, stando alle ricerche e le informazioni raccolte su Novokov negli ultimi giorni, a dispetto da quanto ipotizzato il punto d'impatto più probabile era paradossalmente il Cimitero... era ormai palese che Novokov avesse spostato la faida sul piano personale, discostandosi dal raziocinio imposto da quel Capo non ancora reso noto, ritenendo che dopo aver preso Natasha come trofeo, la stilettata finale volta a stroncarlo si sarebbe inevitabilmente verificata di fronte al memoriale eretto agli Howling Commandos, reputandolo il luogo perfetto per rigirare il coltello nella piaga attaccando il mausoleo che incarnava l'inizio della sua fine.
James guida la motocicletta sotto la pioggia scrosciante che rimbalza gelata contro l'asfalto, aggirando le pozzanghere formatesi lungo la strada, riservandosi un minimo di accortezza aggiuntiva nell'evitare di scivolare sulla carreggiata sdrucciolevole schiantandosi contro il guard rail o un palo della luce proprio ora che si trova ad un passo da Natasha... realizzando con una folgorazione improvvisa di non essersi sentito più bisognoso di così della sua piccola ballerina, temendo un secondo crollo psicotico di fronte al dubbio di essersi sbagliato di nuovo, spaventato dal pensiero ossessivo di ritornare ad essere quel Soldato senza fissa dimora che Natasha aveva salvato dal baratro re-insegnandogli ad identificarsi nel concetto nebuloso di "casa", fornendogli un porto sicuro a cui fare sempre ritorno.
Sterza sollevando un'onda che torna ad infrangersi contro la pozzanghera da cui era emersa, inchiodando davanti ai cancelli d'entrata del Cimitero trovando la guardia notturna tramortita nascosta da un pilastro, chinandosi portando due polpastrelli alla giugulare dell'uomo certificando le sue condizioni vitali, ottenendo al tempo stesso la conferma inequivocabile di trovarsi nel posto giusto.
James reprime l'istinto di gettarsi nella mischia con fare impulsivo, ragionando sul da farsi valutando le opzioni a sua disposizione, concedendosi un paio di respiri profondi per concentrarsi, perché oltre quel cancello c'è Natasha... che lo aspetta per ucciderlo, non di certo per essere salvata.
-Steve. -comunica alla ricetrasmittente, assecondando lo sprazzo di buon senso che lo spinge ad avvisare il fratello. -L'ho trovata, sono al cimitero.
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Indelible Marks
FanficJames vorrebbe solo che Parigi assumesse le sembianze di un punto fermo, un luogo dove gli incubi possono venire dimenticati, lasciando spazio al sole caldo ed ai violini che suonano ad ogni ora del giorno... ma sa che non è possibile, perché i demo...