Non può esistere il concetto di pace senza quello di guerra, è risaputo. Come non vi può essere il la luce senza il buio. Per più di trent'anni i noltuldri avevano vissuto sotto una cupola di nebbia che aveva privato loro di rivedere il cielo, anzi, alcuni erano proprio nati senza aver mai visto il sole. Grazie ad Anna ed Elsa, però, il Popolo del Sole venne liberato dalla nebbia e, da quel giorno, vissero in armonia. Passò qualche giorno da quando Elsa e Maya, e l'armonia dei noltuldri fu rotta da un attacco improvviso. Tra villaggi era quasi normale attaccarsi a vicenda per ottenere risorse, ma a quanto pare quel giorno fu un'incomprensione, cosa che nessuno dei popoli sapeva. Ad ogni attacco c'è una difesa, e il Popolo del Sole aveva la fortuna di avere i cinque spiriti dalla loro parte, e ovviamente anche Maya. Nessuno dei quattro spiriti si fece avanti, solo Elsa. Ma questo pareva bastare per placare l'ira dei nemici. "Maya, mi raccomando, non uccidere nessuno." le intimò Yelena, pattandole la schiena e incitandola ad andare a combattere. Maya annuì, concentrandosi sui nemici dinanzi a lei, mentre Elsa li intratteneva dall'altra parte con l'aiuto di alcuni giovani noltuldri. Fece risvegliare le scintille nelle sue mani, che nell'ultimo periodo erano state intrappolate dentro di lei. Era da un po' che non utilizzava i suoi poteri per combattere e, finalmente, le s'era posta davanti l'occasione giusta per farlo. Corse verso un uomo imponente, che si scansò velocemente dalla sua traiettoria con un'espressione impaurita. Maya ghignò all'azione di quello che sembrava un muro con le gambe, così spaventato dai suoi poteri che sembrava un piccolo cucciolo senza dimora. Temendo di ricevere un colpo a sorpresa, la corvina fece cessare il fuoco nella mano destra e prese per il collo il grosso uomo, sbattendolo violentemente a terra e godendosi l'urlo di dolore. Avvertendo la presenza di qualcuno dietro di lei, si girò velocemente e vide una donna puntarle un coltello alla gola. La corvina sorrise, portando la mano sinistra, quella ancora ricca di fiamme, sul manico dell'arma, bruciandolo e spaventando la nemica, che rinunciò ad attaccarla nuovamente e che proprio per questo motivo ricevette un pugno nello stomaco. Dall'altro lato Elsa aveva ghiacciato il terreno, facendo scivolare a terra il villaggio nemico e impedendo loro di correre verso i noltuldri e attaccarli. A differenza dell'amica, il Quinto Spirito si concentrava molto di più sulla difesa. Non perché non sapesse attaccare, ma perché l'idea di far male a qualcuno, com'era successo con sua sorella accidentalmente, la spaventava. Mentre lei si occupava di proteggere i noltuldri, che avevano appena ottenuto l'opportunità di contrattaccare, non si accorse che due uomini erano proprio dietro di lei pronti ad attaccarla. A differenza della corvina, che notò quasi immediatamente la situazione. "Elsa, attenta!" gridò dirigendosi verso i due nemici con fuoco rosso e viola nelle sue mani. Sorprendentemente i due non si tirarono indietro e rimasero pronti ad attaccare o a difendersi, non era ben chiaro. Elsa si voltò a guardare la scena, pronta a utilizzare i suoi poteri se necessario. La corvina rivolse i palmi verso terra, scatenando due scariche di fuoco che la fecero elevare da terra, un sorriso maligno sempre presente sul suo viso. I due arretrarono spaventati, guardando la ragazza passare da sopra le loro teste come se nulla fosse, notando poi che il pavimento dinanzi a loro era incendiato e che quindi non potevano scappare. Maya atterrò perfettamente in piedi, le scintille che piano piano si spegnevano nelle sue mani indicavano che, di lì a poco, avrebbe attaccato di nuovo gli uomini dietro di lei. Elsa la guardava con profonda ammirazione, non aveva mai visto qualcuno lottare così perfettamente, ideare gli attacchi in un modo talmente originale da renderli imprevedibili. Utilizzava i suoi poteri fantasticamente, si poteva notare quanto, a differenza su, li avesse usati per lottare. La corvina si girò e diede una forte gomitata nella schiena di entrambi, rendendo difficile la loro respirazione per qualche istante. Maya rise davanti ai loro volti sofferenti, indicando ad Elsa di spegnere il fuoco che aveva causato. Immediatamente le mani del Quinto Spirito si colorarono di azzurro e bianco, il terreno si ghiacciò e per un momento il pavimento ghiacciato fece perdere l'equilibrio alla corvina che, prima di cadere, venne presa al volo da una mano che le strinse forte il braccio sinistro e la portò sulla terra. Senza dare a Maya la possibilità di vedere chi era stato ad aiutarla, il suo corpo fu accolto da un caloroso abbraccio. "Fermate la battaglia!" urlò uno dei nemici guardando la scena con un enorme sorriso, mentre i noltuldri sembravano, al contrario, molto scioccati. Anche Maya ed Elsa parevano molto confuse e la bionda trovò la situazione allarmante. Poteva essere un diversivo, un modo per attaccare, per creare confusione. Decise di riferirlo alla corvina ma, prima che le parole potessero uscirle di bocca, la persona si staccò da Maya, rivelando la sua identità. Era bassa, forse anche più di Honeymaren. Aveva capelli lunghi e castani chiari, un misto tra quelli di Ryder e quelli di Mellet, legati in una coda. I suoi occhi erano rarissimi, ne aveva uno verde e l'altro color nocciola. Era certamente una visione incantevole. Il viso della corvina si illuminò una volta analizzata la figura dinanzi a lei, e quando vide i suoi occhi capì.
"Lilith.." Maya sorrise, riportando la ragazza tra le sue braccia e stringendola forte a sé. La piccola figura della castana sparì nell'abbraccio, ma si potevano vedere le sue mani stringere la schiena della corvina. Lilith si staccò ancora una volta con gli occhi lucidi, toccando i capelli della maggiore. "Pian piano il rosso sta sparendo dai tuoi capelli.." ridacchiò, provocando una risata anche da parte di Maya. "Eh già, i capelli mi crescono neri, quindi per avere i capelli corti devo tagliare via la parte rossa" rispose, spostando la frangetta dagli occhi di Lilith. "Peccato, mi piacevano i tuoi capelli metà rossi metà neri". Intanto gli altri guardavano la scena, ancora confusi, mentre i 'nemici' chiarivano loro la situazione, introducendo la castana e facendo un piccolo riassunto sull'importante rapporto che legava le due. Ma certo.. Lilith.. pensò Elsa, guardando le due abbracciarsi davanti ai suoi occhi e ripensando a quello che le aveva raccontato tanto tempo fa Maya. Deve significare davvero tanto per lei. continuò a pensare, convincendosi di essere felice della situazione. La corvina guardò verso Elsa sorridendo, cercando di farle capire che lei era quella di cui le aveva parlato. Il Quinto Spirito le annuì sorridendo e tenendosi il braccio sinistro con la mano destra, dandosi dei piccolissimi pizzicotti.
Improvvisamente, però, quella situazione perse la sua importanza. La bionda notò qualcosa di molto più importante di un abbraccio tra amiche: le dita di Maya erano ghiacciate. "Maya. Le tue mani..". La corvina si staccò definitivamente da Lilith, guardandosi le dita con immensa preoccupazione, per poi voltarsi verso Elsa. Nei suoi occhi vide un terrore che non aveva mai visto prima d'ora, così tentò di scacciare via l'emozione negativa che stava provando scuotendo la testa. Sapeva il perché dell'espressione terrorizzata della bionda, gliene aveva parlato lei stessa del suo trauma, di quando colpì sua sorella quand'erano piccole, oppure di quando le ghiacciò il cuore. Non voleva che lei pensasse di essere nella stessa situazione che le aveva procurato grandi sofferenze in passato, situazione che anche oggi la segnava profondamente. Si avvicinò al Quinto Spirito portando le mani gelate sui suoi polsi e cercando di rassicurarla. "Tranquilla, sto bene. Probabilmente mi si sono ghiacciate mentre cercavo di recuperare l'equilibrio.". Elsa annuì, sembrando tutto tranne tranquilla. Ma Maya sapeva che una volta dimostrato che il ghiaccio sulle sue dita non era nulla di grave. Lasciò i suoi polsi e la guardò, mentre Lilith si avvicinò alle due per avere una visione più chiara della situazione. Occhieggiò la bionda dispiaciuta, non capendo molto bene cosa stesse succedendo, però appoggiando comunque una mano sulla spalla della ragazza, che le fece un cenno per ringraziarla del sostegno. "Adesso sghiaccia il pavimento e le mie dita, come hai sempre fatto." Elsa annuì una seconda volta, le sue mani tremavano leggermente, con la paura di non riuscire a sciogliere il ghiaccio che aveva creato. Si concentrò sul suo obiettivo, chiudendo gli occhi e corrugando la fronte. Dopo pochi secondi, piccoli fiocchi di neve si allontanarono dal ghiaccio, che man mano spariva di fronte agli occhi di tutti. Elsa aprì gli occhi emettendo un sospiro di sollievo e guardando le dita di Maya sorridendo. "Visto? Non è niente di pericoloso." Il Quinto Spirito continuò a sorriderle, venendo poi distratta dall'espressione esterrefatta di Lilith, che la guardava con occhi ammirevoli. "Hai i poteri del ghiaccio.. Io.. Io amo il ghiaccio!" esclamò, tutta quell'adorazione fece arrossire leggermente Elsa, che non si sarebbe mai abituata alla reazione delle persone ai suoi poteri. "Cazzo, ma c'è qualcuno che preferisce il fuoco al ghiaccio qui?" si lamentò Maya, portandosi le mani nelle tasche e corrugando la fronte.
"Quindi.. A quanto pare i poteri del Quinto Spirito sono molto più forti di quelli ottenuti per un maleficio." Yelena interruppe la serena conversazione delle tre giovani, guardando le punta delle dita leggermente rosse - a causa del freddo - di Maya. "Non era ovvio? In fondo Maya è una ragazza comune." disse Honeymaren, raggiungendo la donna, che le scosse la testa in segno di disapprovazione. "In molti casi la magia nera è molto più potente dei cinque spiriti." affermò Yelena, guardando la mulatta dietro di lei e ricevendo l'attenzione di quasi tutti i presenti. "Chiunque abbia scagliato il maleficio su Maya non è molto potente, ma.. Dobbiamo stare attenti. Ora che la foresta è stata liberata, verremo attaccati da molti altri villaggi, alcuni di essi utilizzeranno sicuramente la magia nera. Purtroppo tutti quegli anni di prigionia ci hanno indeboliti, siamo solo dei piccoli pesci circondati da squali. Ma con l'aiuto di Maya e dei cinque spiriti, sono sicura che riusciremo a proteggere il nostro villaggio. E se volete.." la donna si girò verso l'altro popolo, rivolgendosi a loro. "..Potremmo stringere un'alleanza."
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Back Home ┊Frozen.
FanfictionAd Arendelle e nella Foresta Incantata regna la pace per qualche mese grazie alla regina, Anna e il quinto spirito, Elsa. Le avventure sono cessate fino a quando due imprevisti ostacolano separatamente le loro strade. Per la prima volta le due sorel...