𝟭𝟵: 𝗦𝗖𝗔𝗣𝗣𝗔𝗧𝗢.

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NOTA: questo capitolo è davvero molto breve.


Kristoff e Anna passarono una giornata e una nottata bellissime e rilassanti nella Foresta Incantata. Scherzarono animatamente con i noltuldri, sempre disponibili al divertimento e ad accogliere i loro ospiti. Entrambi passarono molto tempo con Elsa, sentendo la sua imminente presenza nel regno, ancora non abituati ad averla lontana, nonostante Anna fosse stata separata da lei per anni. Anche per il Quinto Spirito era lo stesso, e non vedeva l'ora di ricevere e fare visite, passare tempo con la sua famiglia e risentire quel calore che solo le persone che ami di più ti possono donare. Purtroppo, le orribili notizie che attendevano Anna e Kristoff ad Arendelle spezzarono i loro sorrisi, soprattutto quello del biondo: Sven non c'era più. Era sparito nel nulla e non c'era verso di ritrovarlo. Realizzandolo, il cuore di Kristoff si sgretolò come un bicchiere a terra, i suoi occhi vuoti e spenti come il camino senza fiamme che raffreddava la stanza, solitamente accogliente, in cui dormiva la renna insieme a Olaf.

Il saltellante pupazzo di neve, per l'appunto, li raggiunse con il respiro affannato, tirando le vesti di entrambi con forza, per attirare la loro attenzione. "SVEN! SVEN È SCAPPATO DURANTE LA NOTTE!" esclamò, agitando le braccia, o meglio, i rami in aria, mentre la carota sul suo viso cadeva pian piano. Anna guardò Kristoff con le lacrime agli occhi, mentre il petto le bruciava dolorosamente nel vederlo in quelle condizioni. Avrebbe, senza ombra di dubbio, dato la sua vita per la felicità di quell'uomo. Gli sorrise, accarezzandogli il viso e lasciandogli un bacio sulla guancia. "Tesoro, vedi? Non l'hanno rapito, è scappato. Tornerà, ne sono sicura, magari ha bisogno di pensare un po'." Kristoff scosse la testa, facendo un passo per allontanarsi da Anna. "Quando qualcosa non va, Sven si accoccola a me. Vuol dire che è successo qualcosa di grave." La regina sussultò al comportamento freddo del suo futuro marito, guardandolo dispiaciuta più che ferita, mettendo le emozioni attuali del ragazzo sopra le sue. Il biondo guardò immediatamente la ragazza, portandola tra le sue calde braccia e stringendola a sé. "Scusami.. Scusami davvero.. Non volevo trattarti così, è solo che-" Anna lo interruppe, appoggiando la testa al suo petto e ridacchiando dolcemente. "Lo so, lo so." ricambiò la stretta, mentre Olaf li guardava sia confuso che felice.

La giornata passò velocemente per tutti, tranne per Kristoff, che non faceva altro che pensare al migliore amico e divorarsi le pellicine sulle sue dita, cercando di non scoppiare a piangere al pensiero che Sven poteva essere solo, indifeso e triste in quel momento. Arrivata la sera, il ragazzo non riuscì a resistere e scappò a cercare la renna. Prese il minimo indispensabile: un piccone, una corda, la sacca con cibo e tante carote. Uscì dal regno senza dirlo a nessuno, sapeva che se l'avesse detto ad Anna lei sarebbe voluta assolutamente andare con lui. 

Ma la sua assenza venne presto notata dalla Regina, che sapeva benissimo ciò che era successo, cosa l'aveva spinto ad andare via, e il motivo per cui non le aveva detto niente. Guardò malinconica l'altro lato del letto, mentre Olaf la scrutava con dispiacere e si avvicinava a lei. "Caldi abbracci?" sussurrò, aprendo le braccia. Anna sorrise e annuì, tirando su col naso e abbracciando la sua fredda figura. "Caldi abbracci."

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