Capitolo 29

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Quando i due si staccano non riescono a guardarsi senza togliere il sorriso dal viso.
Specialmente Niccolò, che ci ha messo tanto a capire i suoi sentimenti.
"Forse dovremmo staccarci" Dice Michelle, indicando con la coda dell'occhio il gruppo di amici là dietro.
Niccolò però scuote la testa. Da quando ha litigato con Adriano e gli altri vuole godersi le persone il più possibile, prima che se ne vadano.

"Dobbiamo per forza Nic, domani abbiamo scuola e sicuramente lo sapranno tutti. Non è meglio se lo diciamo io e te?" Spiega la ragazza, dispiaciuta in parte per non poter accontentare il ragazzo.
Capisce il suo bisogno di nascondersi, e non lo biasima nemmeno, ma non ha voglia di giocare dietro una relazione segreta.
Lei sta con lui e devono saperlo tutti.

Niccolò annuisce, anche se controvoglia.
"Scusami per lo schiaffo, non so cosa mi sia preso" Aggiunge poi Michelle, sfiorando il punto rosso.
Niccolò in tutta risposta strizza gli occhi dal dolore, segno che gli ha fatto male davvero.
"Ti ho colpito con l'orologio, credo" Borbotta la ragazza, guardando poi verso il basso.
Si vergogna un po'.

"Sapessi quante ne prendo al giorno..." Scrive Niccolò, un po' come se fosse una battuta, perché anche lui ci ride su.
Però Michelle non riesce a ricambiare.
Guarda suo fratello. Dopotutto è lui che gli rende la vita impossibile.
"Parlerò con Adriano" Promette la ragazza, sicura che a Niccolò possa fare solo piacere.
"Mi ha concesso una giornata di tregua e mi ha dato la sua benedizione per stare con te. Mi ha fatto già due grandissimi regali" Scrive il moro.
"Ma Nic, pensaci. Ti opererai e tornerete amici come prima" Tenta di ribattere Michelle.

Niccolò improvvisamente cambia umore.
Il timido sorriso accompagnato dalle fossette si è spento, lasciando spazio ad uno sguardo triste.
Quasi combattuto e sconfitto.
"Io non mi opero più " Scrive, per poi guardare altrove, per evitare di vedere la reazione di Michelle alla notizia.
"Perché? Qualcosa non va?" Chiede lei.
"Tutto non va. Sono fatto per stare zitto" Spiega Niccolò.
"Ma tu eri felicissimo all'idea di operarti" Ribatte la ragazza, ricordando tutte le punte consumate per parlare di quel giorno.
Niccolò ne era davvero entusiasta.

"Per essere felice davvero mi basti tu"

Michelle non sa cosa rispondere.
"Nicco per piacere operati" Comincia a piangere anche lei.
Quasi come un campanellino d'allarme, nel suo cervello, ha cominciato a sentire la frase "È colpa tua se non si opererà".
Ne è davvero convinta.
Eppure quel ragazzo merita di essere felice più di chiunque altro, e non sarà lei ad impedirglielo.

"Io voglio stare con te. Non importa se non potrò parlare. Mi basti tu" Continua a ripetere Niccolò.
È vero. Con lei al suo fianco tutto sembra andare per il meglio. Senza voce, oppure pieno di lividi in faccia. Con le starebbe bene anche così.
"E il pianoforte?" Chiede Michelle.
"Lo suonerò ancora" Annuisce il ragazzo, sollevandola un minimo.
"Tu volevi davvero tanto cantare, perché devi rinunciare ai tuoi sogni?" Domanda Michelle.

E se la voce non dovesse piacerle?
E se fosse stonato?
Se le cose fossero andate male?
Sa non si fosse mai svegliato?
Tutte queste domande lo hanno portato fino alla risposta che tutti sappiamo.
Anche se la paura più grande resta solo una.

Ha paura che Michelle possa smettere di ricambiade o suoi sentimenti, se dovesse cominciare a parlare.
"Va bene, non vuoi parlarne" Sospira la ragazza al silenzio di Niccolò.
È comunque contenta e se Niccolò potrà raccontarle tutto quando si sentirà sicuro.

I due sono costretti a tornare insieme al gruppo, anche se una serata tra di loro non li avrebbe per niente lasciati deluso.
Alla fine è tornato anche il temporale, che aveva lasciato tregua a Niccolò ancora per un giorno.
I ragazzi sono riusciti a tornare a casa, Niccolò  invece è rimasto immobile alla finestra.
Guarda tutte quelle goccie scende insieme, immaginando quasi quanto possa essere bello scaricare ogni frustrazione come pioggia.

Adriano si è rinchiuso in camera a studiare.
Il bello dell'essere muto è che nessuno ti può interrogare, almeno su questo Niccolo è contento di essere cosi.
Approfitta anche del momento di distrazione di Michelle ed esce fuori.

Il ciuffo di capelli neri si appiattisce quasi subito e anche il resto del corpo non riesce a restare asciutto.
Con il viso verso l'alto e con un sorriso stampato in faccia non riesce a trattenere un sospiro di sollievo .
La castana si è accorta qualche minuto dopo dell'assenza di Niccolò e delle porta praticamente spalancata.

"Nicco! Torna" Grida da dentro casa.
Quest'ultimo però non risponde.
La castana guarda per un momento il quadernino del suo ragazzo, rimasto sul tavolo ancora intatto e asciutto.
Prende il primo ombrello ed esce anche lei.
Alla vista della ragazza al suo fianco, il moro, non riesce a trattenersi.
Sapeva che lo avrebbe seguito.

Le toglie l'ombrello dalle mani, lasciando che la pioggia colpisca anche lei.
Il vento freddo, accompagnato dalla pioggia, causa un lungo brivido alla ragazza.
Si stringe a Niccolò, che anche se fradicio almeno quanto lei, almeno la riscalda.
Sente il fiato caldo del moro sul suo collo, segno che il ragazzo sta continuando a stringerla.

"Perché sei uscito?" Continua a domandare, ancora percossa dai brividi.
Il pigiama in pile non può di certo reggere tutto questo. Niccolò con calma si toglie la felpa,
anche se completamente bagnata, e la poggia sulle spalle della ragazza.
"Fermo, così hai freddo tu" Risponde la ragazza, facendo per restituirla.
Niccolò però la blocca, sistemandola al meglio.

"Nicco, davvero" Insiste la ragazza.
Lui però non sembra cedere.
Ci è abituato a star male, per questo preferisce cedere a lei la sua felpa.
Michelle anche se contraria, non riesce a non sorridere al gesto.
"Sei d'oro" Sospira stringendolo e lasciando che l'ombrello cada sull'asfalto bagnato.

Niccolò, a pochi centimetri dalle labbra della ragazza, l'ha guardata per qualche secondo. Come per avere il permesso di avvicinarsi.
E anche se entrambi con le labbra bagnate, quello è stato davvero il più bello dei baci.
Così hanno continuato a baciarsi, sotto il diluvio universale e il freddo invernale.
Quando però la pioggia sembra aumentare, entrambi sono costretti a rientrare in casa.

"Resta qui stanotte" Lo invita la ragazza, con l'asciugamano in mano.
Il ragazzo accetta volentieri.
"Aspetta, vieni qua" Ridacchia la ragazza, tentando di asciugare i capelli del suo fidanzato.
Lui sta lì, con gli occhi socchiusi a godersi tutte le attenzioni che non ha mai avuto.

"Non smettere" Prova a dire, usando la sua voce.
Ma da lì non esce niente, se non un soffio leggero.

-labimbasperdvta

ti dedico il silenzio | ultimo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora