Capitolo 34

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Michelle lo ha cercato ovunque.
In ogni reparto o sala, anche nei parcheggi.
Ma di Niccolò non c'è traccia.
Lei lo ha solo visto correre verso l'uscita con le lacrime agli occhi ed è riuscita a reggere il passo solo per qualche metro, dopodiché lo ha perso di vista.
Ha lasciato anche Alessio lì da solo, senza spiegazioni sulla reazione così "strana" di Niccolò.
Ma anche lui sembra aver capito, e se n'è andato.

Per adesso il problema principale è trovare Niccolò.
I dottori l'hanno rimprovetata, dicendo che ora come ora potrebbe avere una ricaduta e sarebbe un grande rischio.
Questo non ha fatto altro che alimentare i suoi, già abbbastanza alti, sensi di colpa.

Ma in realtà Niccolò non è molto lontano.
È sul retro dell'ospedale, solo e infreddolito per quel poco che indossa.
Essendo in ospedale ha sempre avuto addosso il pigiama, per questo il freddo dei primi di febbraio lo sta congelando.
Guarda la strada con uno sguardo spento, molto deluso.

Aveva spiegato a sua madre che quell'operazione l'avrebbe sostenuta solo una persona in particolare, ed Anna aveva già fatto un mezzo pensiero su Michelle. Ma ora...

La castana sta ancora girando come una matta per l'ospedale.
"Ferma" Dice Alessio, che stava aspettando già da un quarto d'ora che lo venissero a prendere.
La ragazza lo guarda con aria triste.
Dopotutto aveva sbagliato anche con lui.

"Come sta il tuo ragazzo" Chiede subito dopo.
"Ho paura che gli sia successo qualcosa" Ammette, fermandosi accanto a lui.
"E tu?" Continua a sguardo basso.
"Io ho tradito lui, te...come dovrei stare?" Rigira la frittata Michelle.

"Non penso di essermi mai legata a qualcuno come ho fatto con Niccolò, già nemmeno con te.
Lui è così speciale, è la cosa migliore che mi sia successa, e se adesso non dovesse operarsi per colpa mia...non riuscirei a resistere" Ammette scoppiando poi in un pianto liberatorio.

"Se per te è così importante, se ci tieni così tanto..perché non sei con lui adesso?" Domanda Alessio, indicandogli la vetrata dell'ospedale, dove al di fuori è seduto il moro.
"Ascoltami, io non so cosa gli sia successo e nemmeno m'importa, insomma, per me è irrilevante, ma se lui ti ama almeno un po' sono sicuro che ti vorrebbe lì...e poi non credo che miglioreresti le cose parlando con me" Aggiunge.

Il suo tono di voce, calmo e tranquillo, sembra davvero sincero.
Ha capito che il cuore di Michelle appartiene a Niccolò e non vuole rovinare una coppia già abbastanza pericolante.
"Questo significa che non devo più parlarti?" Chiede la ragazza, con voce tremante.
Alessio è un'ottimo amico, non le va di non parlargli più.
"No principessa" Sorride "Vai da lui, sbrigati"

La ragazza gli diede l'ultimo abbraccio, per poi correre al di fuori dell'ospedale. Da Niccolò.
Il moro si è accorto della sua presenza, ma non la guarda nemmeno in faccia.
"Nic, io..." Comincia la ragazza, ma il moro comincia a scrivere in fretta sul suo quadernino.
"Torna a baciarti con quello"

Michelle sospira.
"Non abbiamo fatto niente. Mi stava solo abbracciando" Spiega.
"Allora ritorna da lui" Risponde comunque, non guardandola nemmeno negli occhi.
"Puoi chiederlo anche ad Alessio. Non abbiamo fatto niente" Ripete.
"Ti darà ragione, ovvio" Scrive, bagnando poi la pagina con una lacrima.

"Niccolò tu mi piaci. Se non m'importasse di te non sarei qui. Sarei rimasta con Alessio, ma inveve eccomi. Ti prego, ascoltami" Continua lei.
Il ragazzo però non le dà retta.

"Sono stata qui ogni giorno, ti ho aspettato, abbiamo visto tutti i tuoi risultati insieme. A scuola non sai come mi sei mancato tutti i giorni e mi manchi tutt'ora perché, guardaci, stiamo litigando per niente. Io te lo giuro. Tra me e lui non c'è niente, siamo solo buoni amici. Non lasciarmi cosi..." Insiste Michelle.
"Dí qualcosa, ti prego" Sussura poi, quando il moro non sembra volerle rispondere.

Niccolò sospira, aprendo poi le braccia dove nemmeno un secondo dopo si è rifugiata Michelle.
"Grazie Nic, grazie davvero" Sorride lei, coinvolgendo anche il ragazzo.
Lui le asciuga le lacrime con attenzione.
"Entriamo dai" Propone la ragazza, staccandosi dal corpo del moro.
Niccolò annuisce, seguendola.

Alessio,ancora fermo al suo posto, le fa un'occhiolino.
Sapeva che sarebbero tornati insieme, ed è contento di aver potuto dare una mano a Michelle, anche se non più come fidanzato ma da amico.
La castana ricambia, ringraziandolo mentalmente per aver capito la situazione.

"Allora? Tra due settimane ti operi?" Chiede la ragazza.
Niccolò annuisce ripetutamente, sorridendole.
Anche lei non riesce a trattenersi.
"Sono felicissima per te. Finalmente potrai cantare" Ammette.

In quei giorni così monotoni, Niccolò, ha scritto davvero tanto.
Più di una l'ha anche dedicata a Michelle e non vede l'ora di potergliela far ascoltare.
"Ti va se torniamo in camera?" Scrive lui, stanco di restare nel corridoio.
"Come vuoi tu. Oggi festeggiamo" Risponde la ragazza, prendendolo poi per mano.

Le belle notizie non sembrano essere finite, però.
"Domani ti dimettono" Ha detto Anna, con già le dimissioni firmate in mano.
Adesso si che è davvero finita, manca solo l'ultimo passo.
Il decisivo.

"Tra due settimane eh" Borbotta Anna con le lacrime agli occhi.
Anche lei molto contenta per suo figlio, che finalmente si potrà sentire come tutti gli altri.
Niccolò è andato in bagno, per questo si è concessa qualche minuto per liberarsi.
Michelle le posa una mano sulla spalla, potendo solo immaginare la sua gioia.

"Sarà bellissimo per voi" Risponde Michelle.
"Mi dovrò abituare a sentirlo parlare da solo" Ridacchia, asciugandosi con un fazzoletto le lacrime.
"Niccolò sembra davvero felice" Dice poi la castana.
"Da quando era piccolo che mi chiedeva di parlare...adesso sembra così tanto impossibile che nemmeno ci credo" Racconta Anna.

"Due settimane soltanto. Neanche il tempo di farlo uscire da qui" Dice Michelle, un po' triste per questo.
"Non ci metterà mai più piede però" Fa un sospiro di sollievo Anna.

Niccolò entra di nuovo nella stanza e le due donne improvvisamente si zittiscono.
Michelle ritorna con lui, lasciando Anna seduta sulla poltrona da sola.
"È finita" Sospira lei.

-labimbasperdvta
Domani probabilmente non aggiornerò, e nemmeno lunedì.
Come mai? Domani ho un diciottesimo e lunedì un altro compleanno.
Vedrò se riuscirò a trovare un po' di tempo pomeriggio.

ti dedico il silenzio | ultimo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora