New Losses

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Una lacrima, una seconda.
È successo 3 giorni fa, ma mi sembra di sentirlo ancora adesso.
Perché te ne sei andata da qui nonna?
Perché mi hai abbandonata lasciandomi sola senza niente?
Eri tu la mia salvezza, eri tu che mi dicevi: "Prega che dio ti ascolta", bhe non mi ascolta più.

Era il tuo dono farmi sorridere sempre, ma forse era proprio il tuo compito.

Mi sembra ancora di sentire le sue scarpe salire rumorosamente le scale.
Mi sembra ancora di sentire la sua puzza di alcol mischiato al fumo su di me.
Il giorno più brutto della mia vita.
Mi ha costretta a rimanere in silenzio, di parlare soltanto quando mi si diceva di farlo.
L'ansia aumentava mentre si avvicinava a me con uno sguardo malizioso, con uno sguardo che mi fece rimanere paralizzata sul posto, nonostante volessi scappare.

E io pregavo e pregavo sperando, che le tue amate parole nonna fossero vere.

Mi prese i capelli e iniziò a baciarmi spostando poi le mani dai capelli ai fianchi.
Mi strinse la vita sussurrandomi sulle labbra di ricambiare il bacio, se no avrei provato il più atroce dolore della mia vita.
Mi sentii costretta a farlo, mi sentivo usata come uno straccio, trattata come un giocattolo vecchio, uno scarto.
Scese dai miai fianchi e iniziò a carezzarmi le cosce, per poi andare a stringere,con le sue luride mani, il mio sedere.

Andò dalle labbra alla clavicola, poi al collo e le sue mani iniziarono a vagare per tutto il mio corpo.

L'unica cosa che volevo in quel momento, piuttosto che avere questa schifosa vita, era muorire, sprofondare nel terreno.
Cosa mai ho fatto per meritarmi questo?
Cosa ho fatto per avere questa vita disastrosa?

Ci sono una miriade di ragazze ma qualcuno ha selto me, Dio ha selto me.
Non bastava avere una famiglia che mi sfruttasse al massimo.
Non bastava essere stata abbandonata e poi portata in un orfanotrofio.
Ma sopratutto non bastava che solo all'età di 8 anni, prima di essere portata in quello schifoso orfanotrofio, abbia perso il mio esempio, l'unica persona che mi abbia amata, non bastava avermi tolto la persona che mi raccontava, ogni sera, la stessa favola per dimostrarmi che non era colpa mia se avevo una vita così.

Inizio Flashback

<Auriga sei pronta?> Mi chiamò nonna e io la raggiunsi correndo con indosso il mio vestitino.
<Ti piace nonnina?> Lei fece un sorriso enorme.
<Si a nonnina piace tantissimo.>
Oggi come ogni domenica andiamo in chiesa, solo che oggi ho un nuovo vestitino solo per me.
Mamma e papà non vengono mai, andiamo solo io e nonnina ma va bene così, nonna mi fa stare meglio.
Prima andavamo anche con nonno ma ormai... nonno ha raggiunto Dio come dice sempre nonnina e questa è una cosa bella, ma mi manca così tanto.
Mano nella mano, io e nonna entriamo nella chiesa sedendoci nei banconi con davanti la bibbia.
<Auriga sei pronta a cantare?>
<Si nonnina, ma non so se sarò brava come te.>
<Non importa amore mio a Dio non importa che tu faccia bene, a lui importa che tu ci creda. Come dice sempre la nonna->
<Prega e Dio ti ascolta.> Finisco io la frase per lei.

Fine Flashback

Dio mi hai tolto tutto, mi hai tolto quel briciolo di anima che avevo e ora mi togli anche questo?

Lui continuava a vagare con le mani, fino a quando mi spinse sul letto aprendomi le gambe e posizionandosi sopra di me. Mi teneva le gambe con una forza brutale, disumana.

Dio liberami tu, ti prego. Fa che creda di nuovo in te proprio come nonna.

Ho cercato di oppormi, ma niente.
Ho cercato di chiedere aiuto, ma non ha funzionato, mi sono solo beccata due schiaffi, schiaffi che nonostante il dolore passasse erano il ricordo delle sue schifose mani sul mio corpo.

La donatrice di AnimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora