Bruising on the sink

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POV Auriga

La città scorre sotto ai miei occhi, il terrore aumenta ogni secondo di più.
Sapere che Raiden è qui mi rilassa, ma non riesco a togliermi l'immagine che si è creata nella mia testa di mamma che viene toccata da... Da quello lì.

Sono totalmente in ansia, mentre tengo gli occhi fissi sul finestrino. Ho paura, ho paura che potremmo arrivare troppo tardi, tardi per salvarla da quel mostro, tardi per portarla via.
Sento la mano di Raiden poggiarsi sulla mia coscia, il suo calore mi pervade rilassandomi.
<Stai tranquilla, andrà tutto bene, solo stammi vicina e non lasciare mai la mia mano, a meno che non sia io a dirtelo. Ti prego! Ti conosco e sei esageratamente impulsiva, quindi piccola ti prego stammi vicina.> Gira di poco la testa e lo guardo dritto negl'occhi, è preoccupato, ma anche tranquillo.
Non devo lasciargli la mano, devo solo stare traqnuilla, con lui andrà tutto bene lo so, con lui sarà tutto al sicuro.

Appena siamo davanti alla casa, scendo dalla macchina senza aspettarlo, fanculo i miei principi di stare al sicuro, di stargli vicino per non essere toccata, non riesco, la mia impulsività non me lo permette.
Appena sono davanti alla porta, suono il campanello, e Cristal è davanti a me.
Una lacrime le riga il viso, e di conseguenza anche a me.
La abbraccio stringendola forte, senza lasciarla.

Raiden arriva da dietro alle mie spalle, non lo vedo, ma sento che è felice per me.
Sento il suo sguardo bruciare sul mio corpo, ma allo stesso tempo mi tranquillizza sempre di più, mi rende sempre più felice e più al sicuro, proprio come quando sto tra le sue braccia.
Appena mi stacco da lei, tenendo le mie braccia ancora allacciate intorno alla sua vita, vedo tutti i lividi che ha sul viso. Quel bastardo!
<Stai bene piccola mia?> Mi chiede lei accarezzandomi i capelli, posa la sua mano sulla mia guancia e io vi poggio la testa.
Dovrei essere io a chiederglielo cazzo.
<Bene mamma, e tu?> È palese che non stia bene, ma glielo chiedo comunque.
<Non è un uomo chi picchia la propria moglie! Cazzo non è neanche umano!> Sbotta Raide alle mie spalle.

Improvvisamente sento dei passi provenire dalle scale, passi che mi spaventano, e mi fanno irrigidire in un un'attimo.
Mi stacco dall'abbraccio con Crist e subito Raiden mi prende per il polso portandomi dietro alle sue spalle, ora mi sento più al sicuro.
Sono dietro le sue imponenti spalle e, quando cerco di sporgermi  lui non me lo permette, ma alla fine so che fa bene, non lo voglio veramente guardare.

Mi prende la mano stringendola forte, senza mollarla.
La stringe ancora più forte quando i passi si fermano, e la sua voce, la sua disgustosa voce, mi pervade le orecchie lasciando dietro di se solo una sensazione di schifo, disgusto che non lascia spazio alla rabbia. Provo solo schifo e disgusto.
Non riesco a muovermi sembro quasi congelata.
<Cristal chi è questo qua?> Chiede con il suo solito modo volgare, senza neanche badare a chi ha davanti.

Quando finalmente riesco a sporgermi abbastanza per vederlo, come un falco si accorge della sua preda, Stephen si accorge subito di me.

POV Raiden

Vedo la mia piccola che finalmente abbraccia sua madre, sono felice che possa farlo nuovamente, si vede il loro legame, quanto si amano.
Si appena si staccano noto la reazione di Auriga alla vista di tutti i lividi sul volto si Cristal.
<Come stai piccola mia?> Le chiede Cristal ancora con le lacrime agl'occhi.
<Bene mamma e tu?> Chiede Auriga anche se conosce già la risposta.
<Non è un uomo chi picchia la propria moglie! Cazzo non è neanche umano!> Sbotto non riuscendo più a controllarmi.
Mi fa male vedere dei lividi sul volto di una donna, una donna che neanche conosco cazzo.
Se mi da fastidio vederli su di lei, non immagino cosa accadrebbe se li vedessi sul volto della mia piccola, non riuscirei più a controllarmi, non avrei più il potere delle mie stesse azioni.

La donatrice di AnimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora