POV Auriga
I miei occhi non smettono di bruciare, le lacrime non smettono di rigarmi il viso.
Ma perché? Doveva proprio urlare? Sembra che lo faccia apposta! Insomma sono qui solo da un giorno e voglio gia andarmene.
Come una deficente vadi a sbattere contro qualcuno. Copa degli occhi appannati. Ma cazzo tutte a me? Ma ce sfiga.
Appena rotorno in equilibro alzo lo sguardo e vedo la signora Blake. Madonna mi sacrisanta ma che palle. Adesso manca solo il Thomas e faccio famiglia al completo.<Mi scusi signora Blake non volevo> Dico con voce spezzata. Quello stronzo adesso mi fa fare la parte della bambina daanti alla Signora. Coglione!
<Tranquilla. Cara che ha la tua voc... Oddio ma stai piangendo che è successo? Ti sei fatta male?> Chiede lei preoccupata. Si alla dignità e al cuore.
<Stia tranquilla Signora sto bene> Continuo sempre con le lacrime agl'occhi.
Faccio per andarmene.
<Buonanotte signora Blake> Ma subito prima di sorpassarla mi afferra saldamente per un polso.
<Vieni con me. Andiamo a bere qualcosa di caldo ti va?> Chiede sorridendo cercando di farmi sentire meglio, anche se io adesso avrei proprio un disperato bisogno di Cristal. Lei sa sempre cosa fare e mi aiuta nei momenti di merda, proprio come questo.Andiamo in cucina e Chelsea inizia a preparare del tè.
Ma come fa a essere così gentile? Come fa a non aver trasmesso un po' di gentilezza anche a Raiden? Come fa a non accorgersi di che madre stupenda ha? Si vede che ci tiene a me anche se sono una semplice ragazza che lavora in casa sua.
Appena finisce di bollire il tè, viene a sedersi vicino a me e mi porge una tazza piena di tè.
È buonissimo, e vorrei dirglielo ma non riesco a parlare. Mi mancano le parole.
Sorseggio lentamente il mio tè cercando di non bruciarmi.Ed è proprio Chelsea a interrompere il silenzio.
<Che è successo? Cosa ha fatto questa volta Raiden? Ti ha detto qualcosa?> Ma come fa a saperlo?
Annuisco lenamente.
<Tosore ascolta me, qualunque cosa ti abbia detto, lui è fatto così, purtroppo non è cresiuto nel migliore dei modi. Ma sappi che la magior parte delle volte parla per legittima difesa, per tenere lontane le persone, per paura che le possano ferire.
Ha sofferto gia abbastanza e non vuole rimanere bruciato un'altra volta dalle persone che amava, e che credeva che lo amassero> Rimango abbastanza stupita da queste parole.
<Se vuoi parlarne io ci sono, se non vuoi o vuoi aspettare perché non te la senti ora io aspetterò e non ne parleremo fino a quando non sarai tu a volerlo>
<Mi ha urlato contro sembrava avesse una attacco di panico o una cosa del genere> Dico tutto d'un fiato.
<Ma cosa stavi facendo te?>
<Gli facevo un massaggio.>
<Ora capisco. Tesoro mio Blake odia il contatto penso te lo abbiano gia detto, nonostante sia lui a chiederti un massaggio o tenda la mano oer prendertela, poi sembra se ne penta. Sentire che qualcuno lo tocca gli fa perdere il controllo, gli sembra di nonnpoter più comandare il suo stesso corpo. Ti chiedo io scusa per lui. Ha un carattere particolare che neanche lui spesso sa controllare> Quelle parole mi fanno capire che probabilmente, era solo per protezione nei suoi confronti.
Mi devo ricordare di questa cosa la prossima volta. Sempre se ci sarà, o se non mi licenzia prima.Iniziamo a parlare di vari argomenti, Chelsea mi spiega bene quali saranno i miei compiti da svolgere in questa casa, visto che nessuno me li aveva spiegati nel dettaglio.
Rimaniamo a parlare per praticamente un ora poi decido di andare a dormire.
<Grazie di tutto Signora Blake, mi ha fatto bene stare con lei>
<Ti prego auriga chiamami per nome ormai siamo buone amiche no?> Dice sorridendo io sorrido di rimando e Annuisco poi esco dalla cucina, seguita da lei che ha voluto accompagnarmi in camera.Prima di entrare la abbraccio e la ringrazio nuovamente, poi le do di nuovo la buonanotte e entro in camera.
È stata buona con me, mi ha fatto sentire bene, mi ha rassenerata, cosa di cui avevo molto bisogno in questo momento.
In un giorno sono successe tante cose.
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La donatrice di Anime
Chick-LitEra nata sola per fare quello che le veniva chiesto, senza opporsi. Era stato sempre ferito da tutti ed era sicuro che il suo cuore non battesse più. Ma il destino ha qualcos'altro in serbo per loro. Hanno bisogno l'uno dell'altra per curare le lor...