A strange feeling

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Mio Dio...
Ma insomma, sa che sono in stanza e neanche sforzarsi di mettersi una cazzo di maglietta. Però cavolo è sexy e ha otto addominali da urlo.
Mi serve un attimo per riprendermi, poi alzo lo sguardo e trovo io suo colmo di malizia, ma che problemi ha? Prima è freddo poi malizioso, se sarò fortunata, un giorno lo vedrò innamorato. E chi lo capisce questo ragazzo.
Probabilmente non si capisce neanche da solo.
<Lo so che sono spettacolare agli occhi di tutte , ma per favore non sciuparmi che mi serve ancora il mio fascino, al massimo ti concedo una foto e solo una> Specifica il genio.
<Mi scusi mi ha fatta chiamare, e le volevo chiedere di cosa ha bisogno?>
<Ti prego non ho 50 anni come mio padre, chiamami Raiden> Dice tornando freddo e seccato.
<Ok Raide>
<Come scusa?>
<Mi è uscito spontaneo scusi>
<No va bene, vada per Raide>
In questo momento mi tornano in mente le parole di Jacob che mi aveva detto, che Raiden ama essere formale e odia quando la servitù, lo chiama Raiden, quindi lo chiamano signore. Sarà bipolare se no, non me lo spiego.
<Di cosa hai bisogno? Ti devo preparare il bagno?>
<No, prima ho bisogno che tu mi scelga il cambio!> Dice senpre con la solita freddezza. Ma per chi mi ha presa, la sua stilista?
<IO?> Domandai stupefatta. Non pensavo che tra le mie mansioni ci fosse stilista personale a tempo pieno.
<No guarda, mia nonna> Che bipolare del cazzo.

Vado verso il suo armadio e noto subito come i muri siano bianchi, ma in compenso ci sono miriadi di costumi formali neri da lavoro, camicie bianche e appena qualche cravatta.
Poi ci sono delle T-shirt e dei pantaloni da corsa o da sport in generale.
Scarpe miste tra formali e sportive, e poi noto dei vestiti di marca, ma da persona normale e non da pinguino che lavora dalla mattina alla sera.
Decido di prendere una tuta, che suppongo gli stiano benissimo e una maglietta che gli risalta in un modo eccezionale gli occhi. Non mi sono impegnata tanto, anche perché dopo deve dormire. Credo.

<Ecco a te> Lui li prende in mano e li ispeziona attentamente.
<Molto bene ragazzina hai buon gusto>
<Ora posso preparare il bagno?>
<Si vai pure> Dice continuando a guardare i vestiti che ha in mano.
Entro e o mio dio ha un bagno enorme. È il doppio del mio...
Sistemo il bagnoschiuma e lo shampoo vicino alla vasca.
<Vuoi che ti preparo la vasca o ti fai una doccia?> Gli chiedo andando sullo stipite della porta.
<Vasca>
<Perfetto> Preparo la vasca e esco dal bagno.
<È tutto pronto puoi entrare. Buonanotte Raide> Ma non riesco neanche uscire dalla porta che mi chiama di nuovo.
<Aspetta un attimo ragazzina> O ma dai, ma lo fai apposta? Vuoi uccidermi? No perché se vuoi lo faccio io per te!
<Mi dica> Dico cercando di mantenere la clama. Anche se con lui non si può stare calmi, ha una faccia da prendere tutta a schiaffi, altro che baci, e sincerament gliene tirerei uno con molto piacere.
<Ho un leggero mal di spalle quindi...>
<Ok, ho capito> Dissi avvicinandomi a lui. Che rompi coglioni. No aspettate tutti, contatto fisico. Jacob aveva detto che... ODIA il contatto con le altre persone.
Ma dai, ma che ha sto ragazzo che non va?. Come farò io a sopportarlo?
<Aspetto qui> Dissi alla fine facendogli intendere di andarsi a fare il bagno.

Mi vado a sedere sul letto, e ora che ci penso, cosa faccio?
Noto dei libri e decido di andare a vedere quali scelte ha, ma bene abbiamo gli stessi gusti, menomale e anche strano.
Ne prendo uno e inizio, comincio a leggere senza notare il tempo che passa.
Ad un certo punto mi sento osservata e alzo lo sguardo, vedendo che questa volta mi guarda con uno sguardo quasi interessato, non so più che pensare di questo ragazzo, mi farà uscire pazza.
<Scusa mi annoiavo ho visto i libri e mi ha colpita questo in particolare.> Dico poggiando il libro sul tavolo.
Solo ora noto che ha solo un asciugamano in vita, e mio Dio i capelli che gli gocciolano sugli addominali ancora umidi.
Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, ma che mi prende? Sento le guance andarmi a fuoco sempre di più, non so più come fare, mi fa sempre questo effetto. Ma perché? Cioè è uno stronzo.

La donatrice di AnimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora