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Mi giro e vedo una adorabile coppia di anziani che si tengono per mano. Scusate, ma sono così ADORABILI!
Magari potessi trovare anche io un'amore così, che anche quando sarò vecchia gli terrò la mano come una ragazzina, perché è anche questo il bello dell'amore, amarsi fino alla fine e fino all'ultimo respiro.
L'uomo e la donna si avvicinano a noi e abbracciano Chelsea.
<Mamma, papà! Eravamo al centro commerciale. Oh, vi presento Auriga la badante di Raiden>
<Come? Raiden? Quel ragazzo è strano. Ma ora che ti vedo bene ragazza mia, ha ragione a volerti> Dice l'uomo che dovrebbe essere il padre di Chelsea.
<Ehm grazie> Dico imbarazzata.
<Ma insomma Carlos un po' di delicatezza. Ciao Auriga, io sono Mary, nome interessante il tuo, ha un significato?>
<Bhe si, ma non credo che sia molto interessante>
<Lasciamo padre e figlia soli, tu vieni con me e mi racconti il significato di questo splendido nome> Wow.
<Ok> Dico rdacchiando per la sua affermazione.

<Allora dimmi> Dice mentre mi prende a braccetto mentre ci allontaniamo per entrare in casa.
<Bhe io non ho uno dei migliori passati, ma ho sempre avuto una persona, che mi ha sempre amata. Era mia nonna, lei è stata come una madre per me fino agli 8 anni poi è... andata via. Comunque lei voleva sapere il significato non i miei problemi quindi, nonna ha sempre amato l'astronomia e Auriga è una costellazione, mi ha chiamata così perché diceva che ero bella come le stelle. Nonno la pensava come lei e infatti era stato proprio lui a aiutare nonna a cercare un nome per la sottoscritta. Purtroppo nonno è morto prima di nonna, ma con questo nome è come se avessi con me sempre un pezzo di loro.> Sulla faccia di Mary scesero delle lacrime.
<Che bella storia>
<Grazie emh le dispiace se vado un attimo in bagno>
<Certo che no vai pure> inizio a andare con passo normale sulle scale, che portano in camera mia.
Quando nessuno mi può più vedere, corro dentro la mia stanza e inizio a piangere.

Inizio Flashback

<Piccola mia sai perché ti chiami Auriga?>
<No nonnina non lo so, hai detto che quando sarei cresciuta abbastanza per capire me l'avresti detto>
<Ebbene si ora puoi saperlo>
<Siii> Inizio a saltare felice, poi mi vado a sedere sulle gambe di nonnina.
<Allora piccola mia, nonna e nonno poco prima che tu nascessi hanno cercato molto un nome che ti rispecchiasse. Entrambi amavamo le stelle e le costellazioni, quindi abbiamo deciso di chiamarti Auriga. Auriga è una bellissima costellazione formata da tante stelle. Io e nonno abbiamo scelto prioprio una costellazione perché tu non sei solo una stella, ogni tuo sentimento, emozione, è una stella differente. Per noi sei la nostra piccola costellazione, le nostre stelline che brillano solo per noi. Lo sei e lo sarai per sempre. Ti amiamo così come sei amore mio> Appena finisce di parlare nonno mi prende in braccio.
<Brilla un po' per me Auriga> Dice facendomi fare l'aereopralino che amo tanto.
<Non so come si fa nonno!!> Dico io divertita.
<Non devi saperlo fare, solo un tuo sorriso brilla come 10 stelle!>
<Davvero nonno?>
<Si piccola mia> Mi fa fare un ultimo lancio in aria e poi mi prende al volo abbracciandomi. Dopo pochi secondi si unisce anche nonna.
<Non smettere mai di brillare> dice nonna
<Promesso> Dico io.

Fine Flashback

Allora non potevo capire quanto fossero importanti quei momenti, me li dovevo godere a pieno e invece non l'ho fatto, non l'ho fatto cazzo.
"Promesso" continuo a ripetermi questa semplice parola da ormai 5 minuti mentre quel giorno mi continua a venire in mente.
Bussano alla porta e ora come faccio.
Cerco di rendermi presentabile più che posso.
<Avanti> Dico con ancora la vice spezzata.
Entra Jacob.
<Ehi, ma che succede> Dice correndomi subito vicino mettendosi in ginocchio davanti a me, prendendomi le mani.
<Niente tranquillo>
<Non ci crederei neanche se non avessi gli occhi gonfi, arrossati e lucidi. Dai di me ti puoi fidare!>
<È che... da quandi ho 9 anni mi tornano i ricordi nei momenti meno opportuni, e non riesco a resistere, voglio sembrare forte, ma... ma cazzo Jacob non lo sono! Non ce la faccio. Prima stavo parlando alla nonna Mary, perché mi chiamo Auriga e il ricordo di quando i nonni me l'hanno spiegato mi è tornato in mente. Sono dovuta venire in camera per non piangere davanti a lei, davanti ai signori, insomma davanti a tutti> Ha ascoltato attentamente ogni mia singola parola per poi abbracciarmi forte.
<Mi dispiace, io ci sono, quando ti vengono questi ricordi dimmelo e io corro subito da te, non importa cosa stia facendo, io ci sono. D'ora in poi sarai la mia sorellina, e mi prenderò io cura di te.> Inizio di nuovo a piangere.
<Ti voglo bene, non mi conosci, ma sai cosa voglio sentirmi dire, se voglio stare sola o se ho bisogno di compagnia>
<Perché io un pezzo della tua storia la so, e non voglio che ti succeda più nulla>
<Grazie> Affondo la testa nell'incavo del suo collo, mi sento a casa, protetta.

Restiamo così per un po' racconto anche a lui la storia del nome e per poco non piangeva, mi piace che sia sensibile.
<Dai ora andiamo, che devo preparare la tavola per servire il pranzo>
<Ok andiamo>
Mi do un'ultima sciacquata alla faccia e mi trucco leggermente, che non si noti niente e con Jacob vado in cucina.
Preparo con Lory, Liz e il resto dei maggiornomi la tavola.
Appena abbiamo servito i pasti, ci sediamo tutti insieme e prima di mangiare la famiglia decide di fare un brindisi.
<Al nuovo componente di questa famiglia, a Auriga spero che tu ti trovi bene qui con noi> Dice il signor Thomas alzando il bicchiere di vino seguito da tutti che dicono "A Auriga".
Io arrossisco e li ringrazio.
A già dimenticavo e con tutta la fortuna del mondo secondo voi vicino a chi sono?
Se avete risposto Raiden allora sì la riaposta è esatta. Che culo no?
Per tutto il tempo non hanno fatto altro che parlare e parlare, mentre mi sentivo il pesante sguardo di Raiden addosso.
Ma non ha niente di meglio da fare? Ma guarda te sto cretino.

Abbiamo mangiato abbastanza tardi, quindi la cena l'abbiamo saltata, i genitori di Chelsea rimarranno per la notte.
Essendo abbastanza stanca visto che sono ormai le 7 ed è dalle 2 che siamo seduti in tavola a chiaccherare, mi alzo do la buona notte a tutti e mi dirigo in camera.
Però mentre sto per entrare in camera qualcuno mi prende per il polso.

<Senti ero sincero quando ti ho chiesto scusa, ho fatto lo stronzo e mi dispiace> Ha detto tutto lui non datemi colpa di niente.
<Non fa niente, ora devo andare>
<Perché tutta questa fretta?>
<Perché come tu hai attacchi di panico io... bhe io ho una cosa simile>
<Posso aiutarti se vuoi!> Ora fa il gentile?
<Senti non fare il gentile solo perché ti conviene, preferisco che tu sia freddo piuttosto che un falso gentile>
<Non sono falso> Dice quansi offeso. Quasi.
<Se lo dici tu, ma ora devo proprio entare in stanza>
<Ma sei cenerentola che a mezza notte scappa?>
<Ti prego fammi entrare in questa cazzo di stanza> Gli chiedo nuovamente con le lascrime agli occhi.
Un'altro maledetto ricordo.
<No, non in queste condizioni aspettami qui fuori>
Entra esce quasi subito.
<Vieni>
Mi trascina nella sua stanza e chiude la porta.
<Ora mi spieghi con calma>

Inizio Flashback

Sono in questo stupido ospedale che aspetto di incontrare nonnina.
<Ora nonnina può riceverti> Dice la solita infermiera.
<Grazie mille signora infermiera>
<Prego tesoro> Percorro il solito corridoio fino ad arrivare finalmente alla sua stanza.
<Nonninaaa!!> Urlo contenta saltandole addosso.
<Piccola mia, nonnina ha un regalo per te!>
<Veramente e come hai fatto a prenderlo?>
<Un segreto di nonnina> Da un cassetto tira fuori un bellissimo quadernino da appunti nero ad anelli.
<Nonnina ha preso 100 pagine se non sbaglio, ma volendo puoi comprarne altre e cambiarla, qui dentro scriverai i tuoi pensieri, come se le stessi dicendo a nonnina, o a un'amico>
<Grazie nonnina lo terrò per sempre>

Fine Flashback

E così ho fatto, non ho mai cambiato quaderno, ho dolo cambiato le pagine mettendole per bene e messo in una cartelletta quelle vecchie.
<Allora questi ricordi ti vengono spesso?>
<Si> Dissi semplicemente a testa bassa.
<Solo di tua nonna?>
<No, sono sempre di tutti i momenti felici che ho avuti con nonna e Cristal. Sono momenti che non ho saputo vivere a pieno e solo ora che mi ritornano in mente, me ne pento, tornano come lame affilate, che mi fanno star male, per questo sto sola, per non tagliare o ferite anche gli altri. Anche se ci sono 3 ricordi in particolare che a volte tornano ferendomi più di tutti hli altri.> Perché gli sto parlando? Però mi fa stare bene.
<Quali?>
<La morte dei miei nonni,e...>
<Quello che è successo col tuo patrigno> Non dissi nulla annuii solatanto. Certo sono stupita che lo sappia, ma glielo avrà detto Cristal sicuramente per spiegare il perché del fatto che volesse farmi assumere.
<Mi spiace. Oggi dormirai qui voglio compagnia, e anche a te serve un po' di compagnia, si vede> Cosa?!

Che ti sta succedendo Raide? Dov'è il ragazzo dal cuore di ghiaccio? Quel cuore tanto forte perché mi sembra si stia in realtà siogliendo?
Ma per quale motivo?

La donatrice di AnimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora