Repentance

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POV James

Quello stronzo aveva promesso che non le avrebbe fatto neinte e da coglio ne che sono gli ho pure creduto.
Ma infondo che dovevo aspettarmi da uno come lui?
La sua storia la so e non ha fatto un cazzo per andarne fiero nella su vita! UN CAZZO!

<Porca troia, stronzo bastardo figlio di puttana, avevi promesso maledetto del cazzo!> Urlo nella mia auto fermandomi all'angolo della strada.
Inizio a dare pugni al volante fino a quando non ci poggio definitivament la testa e una specie di pianto strozzato mi assale.

<Sto pure piangendo cazzo!> Dico con voce calma ridendo amaramente.
<Non doveva essere un reato, ma una semplice vendetta, una cazzo di vendetta, niente di più!> Tiro un'altro pugno al volante.
<Fantastico James parli pure da solo> Sussurro sta volta, sto diventando un cazzo di psicopatico.

<E che psicopatico sia, tanto ormai non ho niente da perdere. Se qualcuno mi scopre vado in carcere, a meno che non mi costituisca io stesso.> Non sarebbe una brutta idea visto che peggio di così non potrebbe andare!

Alzo per un attimo il capo dal volante, non so veramente che fare, voglio che l'inferno per Auriga non inizi, quindi devo assolutamente pensare a qualcosa.

Passano diversi minuti e io resto fermo in macchina accostato alla strada con la testa dul volante a pensare a qualcosa.
O cazzo ma chi posso chiamare se non Mila! Lei un piano lo troverà ne sono sicuro.

La chiamo subito prima troviamo un oiano per incastrare quel bastardo e meglio è.
Digito velocemente il suo numero e la chiamo.
Dopo 5 squilli finalmente risponde ma mi sale un impovviso groppo in gola.

<Pronto?> Dice lei dall'altro capo del telefono.
Faccio un respiro profondo e poi finalmente rispondo.
<Mila dobbiamo assolutamente parlare!>
<James? Ce succede?> Domanda lei con voce preoccupata.
<Dimmi solo dove possiamo vederci non ne posso parlare al telefono,ma ti prego Mila fidati di me.> La mia voce va sempre di più verso un sussurro e lei allora decide di non continuare con le domande.

<Va bene vieni a casa mamma e papà non ci sono quindi saremo soli.> Annuisco anche se so che non può vedermi.
<Daccordo arrivo.> Metto giu senza aspettare una risposta e parto sfrecciando per casa sua.

Auriga resisti.
Nel tragitto, per tenere la mente occupata, mi ritorna in mente perché la chiamo Mila, e i ricordi mi assalgono e non posso fare a meno di ricordare.

Inizio Flashback

<James dai Fammi guardare Mila e Shiro ti prego!> La sua bellissima voce mi invade le orecchie le voglio tanto bene anche se non glielo dico.

Come ogni giorno, dopo essere tornati da scuola, siamo qui sul divano  a litigare su quello che guarderemo.
Come sempre lei vuole Mila e Shiro, mentre io voglio Naruto.

<Io vado in quinta mentre tu vai in seconda elementare quindi decido io che sono il più grande.> Le dico con tono autoritario da adulto.
Ma appena giro lo sguardo verso il suo vedo gli occhi da cerbiatto che mi fanno ogni volta sogliere.
<Ti prego gli occhi da cerbiatto no!> Dico io sul punto di cedere.
<Eddai fratellino, infondo mivuoi bene no?!>Chiede con lo stesso sguardo.

<Va bene Mila, ma la prossima volta guardiamo Naruto ok?> Lei mi salta addosso e io non posso fare ameno di ridere, mi lascia un baciosulla guancia e poi torna alla tv dove ho fatto iniziare lasua amata serie tv.

Ti voglio bene Mila non cambiare mai.

Fine Flashback

Dopo 20 minuti solo sotto casa e prendo le chiavi per aprire la porta.
Appena la apro mi ritrovo davanti Mila preoccupata che mi guarda chiedendo spiegazioni.

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