My winter bear, pt.1

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🍫*Narrato da Franci*🍫


Il caffè non può proprio mancare stamattina, per la solita cantilena "ho bisogno di una botta di energia."

Appena ne percepisco l'aroma deciso, proveniente dalla caffetteria che ho scorto sulla piantina dell'edificio, mi blocco sul posto e comincio ad annusare qua e là come un cagnolino. Jungkook, proprio accanto a me, ripete le stesse azioni, con l'unica differenza che lui già freme tutto all'idea di berne un goccio.

Gli altri si guardano fra loro, per poi ridere. Così percorriamo la rampa di scale per raggiungere il primo piano, ospite appunto di un accogliente bar-caffè poco chiassoso, nonostante l'affluenza, perciò confortevole, anche per quanto riguarda l'atmosfera creata dai colori dell'arredamento e delle pareti: neutri e ben abbinati.

Occupiamo un tavolo da cinque, passando abbastanza inosservati, accanto ad uno dei larghi finestroni e iniziamo subito a dare un occhio a tutte le tipologie di caffè disponibili. Io e Marti ci osserviamo tentennanti, finché lei non solleva la testa dal foglio che stiamo consultando, pieno zeppo di scritte in coreano così piccole da annebbiarmi la vista, se non fosse per le enormi illustrazioni a lato, e si rivolge alla cameriera, con un chiaro -Excuse me, we need some help! -. È questo il primo momento, da quando ci troviamo in Corea, in cui impieghiamo l'inglese, lì per lì senza prenderne coscienza.

Namjoon, seduto di fronte a noi, interviene istintivamente, poiché la ragazza non ci ha sentite.

-What the problem is? Tell me. –

-Oh...anio, anio! (No, no) – si corregge Marti, portandosi la mano sulla bocca e ritornando ad usare il coreano.

-If English relax you, just use it. That goes for you too, Franci. Don't worry, I'll translate! – ci assicura il ragazzo, regalandoci un sorriso e rendendo ben visibili le fossette sulle sue guance.

–If you don't understand something, ask me about it. -, continua.

Martina, con le guance a fuoco, dopo le mille rassicurazioni del ragazzo, si fa spiegare un po' tutto ed io riesco a seguire ed a partecipare senza alcun problema. Jungkook e Taehyung fingono di capire, annuendo ripetutamente, per poi guardarsi fra loro straniti, cosa che mi fa inevitabilmente sorridere. Manca solo Jimin...e allora formerebbero proprio il trio dello smarrimento.

Si fa presto ad ordinare, una volta dissolto ogni dubbio, ed anche a ricevere la colazione.

-How have you learned English? I mean, you are pretty fluent...- ci domanda Namjoon ad un certo punto, con curiosità. Posa persino la sua tazza sul tavolo e si porta una mano a reggersi il viso, così da poter ascoltarci.

-Yeah, I'm so jealous. – interviene finalmente Taehyung, provocandoci un sorriso. Nel frattempo, continua a lasciare dei buffetti sul naso del piccolo Yeontan, seduto sulle sue gambe. 

-Me too! – si accoda il più piccolo, imbronciato, mentre muove in avanti ed indietro il suo bicchiere di Americano già vuoto. A quanto pare, Jungkookie è un caffeinomane.

-They study...it...at school. – prova a chiedere Tae, con incertezza.

-Really? - chiede Nam, -I'm jealous too, now. You're so lucky! –

-Yes, we are...but we also study it by ourselves! – specifico.

-Please, tell us your secret! – ci pregano Tae e Kook, unendo le mani davanti al viso.

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