Cosa succederebbe se tre ragazze iniziassero a portare scompiglio nella già caotica vita dei Bangtan?
In una storia, che quasi sembra una gara fra ricordi passati e momenti collezionati nel presente, scheletri nell'armadio e nuove conoscenze, scoper...
Capisci di essere stressata, quando persino un romanzetto rosa, di quelli che porti sotto l'ombrellone perché fin troppo impolverati dall'estate precedente, quelli che praticamente vivono sugli scaffali della tua camera della villetta delle vacanze, non riesce a rilassarti. Cosa mi turba? Tutto. Non c'è nulla che non mi turbi, in questo momento.
Siamo sedute sui comodi divanetti dai cuscini beige della hall, in attesa dell'arrivo del ragazzo al quale i Bangtan hanno affidato l'incarico di accompagnarci presso la nostra nuova casa. Sì, avete capito bene: si cambia alloggio! L'unico punto rassicurante di questa giornata è proprio questo: sapere che per le restanti settimane di luglio ed il mese di agosto avremo un tetto sulla testa. Fino a ieri, non eravamo molto sicure di dove avremmo abitato, effettivamente. Sapevamo che avremmo dovuto lasciare l'hotel domenica mattina, ovvero oggi, avendo prenotato soltanto per quattro giorni. Ma poi Namjoon e gli altri mi hanno telefonata, ieri sera. - Abbiamo un appartamentino che usiamo come appoggio, poco lontano dalla nostra agenzia. Potreste stare lì, che ne dite? -. Mai proposta è stata accettata più velocemente.
Punto preoccupante della giornata e, suppongo, di ogni giorno a venire che trascorrerò a Seoul: essendo la maggiore, d'ora in poi i ragazzi faranno affidamento su di me...o almeno così hanno annunciato al telefono, con fin troppo entusiasmo. Ed io che credevo puntassero tutto su Minnie! Come è potuto anche solo balenarmi nella mente un simile pensiero? Con Minnie c'è bisogno di pazienza, tanta pazienza. È una pasticciona, una disordinata. E non di quelle che simpaticamente rassicurano chi gli sta attorno con la solita sentenza "io, nel mio disordine, vivo benissimo, perché so dove lascio ogni cosa". Lei dimentica facilmente dove conserva i libri, gli abiti, le scarpe e qualsiasi cosa di cui si circondi...lei convive con il caos.
A dispetto di ciò, ha delle capacità manageriali quasi assurde, riesce a gestire più cose contemporaneamente, ha sempre la soluzione migliore da suggerirti, sa come muoversi in ogni situazione (tranne quando c'è di mezzo il suo cuore, con quello non è per niente pratica). Scommetto che una volta messo piede nella nostra nuova casa e sistemato le valigie, trascorrerà il pomeriggio stilando un programma sulle mansioni da svolgere, equamente distribuite fra noi tre; immagino già un bel cartellone pieno di adesivi e post-it colorati campeggiare accanto al frigorifero. Devo ricordarmi di aggiungere sotto alla colonnina del suo nome, che sicuramente corrisponderà al colore rosa, "ogni tanto metti in ordine la tua stanza".
Sollevo la testa dal libro, che ho finto di leggere finora, andando ad incontrare due paia di occhi incuriositi. -Che succede? - domando alle mie amiche, mettendo da parte il romanzetto nello zaino, con la convinzione che non lo riaprirò prima di due ore.
-Hai dei messaggi. - esordisce Franci, osservando il telefono stretto nella sua mano destra. Sbuffo e porto la testa all'indietro, poggiandola sul bordo della poltroncina. "Non di nuovo..." penso all'istante, ormai stufa delle rivoltanti quanto fasulle dichiarazioni d'amore che sono costretta a ricevere. Mi sporgo in avanti, poggio i gomiti sulle ginocchia e mi passo le mani sul viso.
-Non è Jonathan...-. Tre parole. Non avrei mai creduto che una frase tanto breve, un annuncio quasi fulmineo, avrebbe potuto rendermi così gioiosa. Finalmente in grado di riprendere in mano il mio cellulare, mi sporgo verso le ragazze per dare un'occhiata. Sarà mio fratello, o il professor Morelli, i miei genitori, o forse mia cugina. Chiunque sia, non vedo l'ora di rispondergli.
-Cosa?! - urlo, non appena leggo. Le mie amiche mi guardano altrettanto sorprese. Afferro il telefono ancora incredula e lo sblocco all'istante.
📞📲👉Tre messaggi da Namjoon🙈
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