Perderti per poi riaverti un attimo.

Inquietudine

"Ma ha fatto finta di non vedermi?" Domando a Martina mentre faccio segno a Talisa di tenerci un tavolo.
"E lo chiedi a me? Quello è tutto strano. Stamattina quasi non voleva farmi entrare in camera" sussurra Martina, perplessa.
"Bah..."
"Buongiorno amori.. Che succede?"
"Ohi Tali, buongiorno. Nulla, solito risveglio brusco" le rispondo, alzando il sopracciglio.
"Javier? è vivo?"
"Si si, però oggi deve stare a riposo Marti"
"Eccolo che arriva!" Aggiunge Martina, versandosi dei cereali nel latte. Mi giro e lo vedo. Non guarda nemmeno verso il nostro tavolo, va a sedersi direttamente al tavolo con Giulia e Francesco.
Giulia e Francesco? Ma quando mai si è seduto con loro?
"Questa me la paga comunque" Esordisce Stefano, appena arrivato.
"Sai quanti debiti ha con me? " Dice Martina,facendomi l occhiolino.
Finita la colazione, ci dirigiamo verso gli studi. Cerco Jacopo con lo sguardo, ma non riesco a vederlo.
"Vuoi che vada a parlarci?"
"No Marti, sei impazzita? Semplicemente non è giornata. Noi siamo sempre qui, lui lo sa, se vuole ci raggiunge lui"
Mi meravigliai di tutto l autocontrollo che ci avevo messo per finire la frase. Ero incredula io stessa. In effetti, volevo fortemente recarmi da Jacopo e cantargliene quattro, ma qui sto imparando a contare fino a dieci prima di esprimere un concetto, e forse anche stamattina era il momento giusto.
Martina torno' a darmi un'ultima occhiata prima di entrare nella scuola.
Jacopo entro' negli spogliatoi. Decisi di seguirlo.
"Scusate ragazzi, so bene che non siete me che aspettavate, ma devo parlare con Jacopo". Tutti mi sorridono ed escono dagli spogliatoi senza battere ciglio.
"Ti rinnovo il buongiorno, forse stamattina non mi hai sentita" Gli rinfaccio piccata. Lui ci mette un po' ad alzare lo sguardo.
"Scusami Gaia, si, ti ho sentita.. Solo che.. Scusami se non ti ho risposta. È solo che ho litigato di brutto con Greta ieri sera" Dice, e si siede sulla panchina.
"Come mai?" E mi vado a sedere accanto a lui.
"Storia lunga. Non so nemmeno se stasera ci sentiremo" Aggiunge, triste.
"Ehm..se vuoi parlarne io ci sono" Dico, titubante.
"Grazie. Dai ora forse è meglio andare, ci vediamo a pranzo".
E senza degnarmi di uno sguardo, prende il borsone ed esce dagli spogliatoi.