Cambiamenti

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Mentre Nyv e Martina provavano gli accordi, io e Gaia iniziammo a studiare il testo. Canzone particolare, non c'è che dire, pensai tra me e me. Evitavo accuratamente di guardare Gaia, non riuscivo a guardarla per più di due secondi, e questo mi stava quasi innervosendo perché di solito ero molto sicuro di me stesso, e non avevo mai provato questa sensazione di impotenza, quasi.

"Se vuoi posso passare la palla a qualcun'altra" mi sussurrò Gaia, mentre sottolineava la frase " Some things are meant to be" .

"No no, perché dici così?" Chiesi, perplesso.

"E' una canzone con un significato particolare" disse lei, premendo la matita talmente forte sul foglio che si spuntò.

"Ops. Comunque Gaia, è solo una canzone. Intensa si, ma è solo..."

"Una canzone" Disse lei, ed io mi grattai la testa, non guardandola di nuovo.

"Ragazzi, noi siamo pronte. Verrà benissimo" e mi fece l'occhiolino. Ricambiai.

"Voi in che momento entrate?" Chiesi.

"Non ti preoccupare, all'improvviso. Effetto sorpresa" Rispose Nyv, sorridendo.

Lei e Martina sembravano essersi messe daccordo. Ma non mi era dato sapere su cosa. Martina e Nyv iniziarono a suonare.

<<Wise men say only fools rush in

But I can't help falling in love with you

Shall I say Would it be a sin?

If I can't help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea

Darling so it goes

Some things are meant to be

Take my hand, take my whole life too

For I can't help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea

Darling so it goes

Some things are meant to be

Take my hand, take my whole life too

For I can't help falling in love with you"

Durante la canzone ci eravamo avvicinati tantissimo, quasi ci sfioravamo il viso, e ad un certo punto l'avevo anche presa per mano. Infatti non gliela lasciai nemmeno quando la canzone era terminata da un paio di minuti. Cantare con lei era stato magico. Ci eravamo guardati negli occhi per tutta la durata del duetto, e mi ero anche dimenticato di guardare Nyv e Martina per capire quando sarebbe toccato a loro cantare.

"Ragazzi, siete stati magici. Oh mio Dio!" Esclamò Nyv, battendo le mani entusiasta.

"Raga se questa non la registrate e non la inserite nei vostri album, giuro che vi ammazzo" Disse Martina, asciugandosi le lacrime.

"Minchia, non so nemmeno cosa dire. Avrei tanto voluto avervi ripreso"

"Ci ho pensato io regaz" Esordì Stefano, che si era seduto per terra vicino al letto, a gambe incrociate ed aveva il cellulare a portata di mano.

Eravamo talmente concentrati che non l'avevamo sentito entrare..

"Jacopo?"

"Si?"

"Puoi lasciarmi la mano?" Chiese Gaia, e prontamente gliela lasciai.

"Oddio scusami" le risposi, arrossendo.

Di nuovo, non riuscivo a guardarla.

"Ho messo una breve stories del duetto su instagram. Da domani sarà già ovunque in pratica" Disse Stefano, entusiasta.

"Come stories? Io sono anti-social!" Esclamò Gaia, mettendosi le mani sul viso.

"Devi imparare tesoro ad essere più social. E poi non c'è cosa più bella che condividere buona musica" Rispose Marti, riponendo la chitarra nella custodia.

Il cellulare inizio a vibrare. Era Greta. Mi portai una mano sulla fronte.

"Cazzo"

"Cosa c'è?" Chiese Gaia.

"Scusate, devo rispondere" e uscii dalla camera e presi a girovagare in corridoio.

Greta era stra incazzata. Aveva già visto la stories di Stefano, e mi accusò di averle dato buca perché sapevo di dover duettare con Gaia.

<<Non capisco perché metti in mezzo sempre Gaia. Stavamo solo duettando, e poi scusami se te lo dico, ma mi sono proprio dimenticato di avvisarti che non potevo più fare la video. Mi dispiace>>

Scoppiò a piangere e mi chiuse il cellulare in faccia. Non capivo che cosa avessi detto di così grave. Ma senz'altro avevo mancato di sensibilità nei suoi confronti e di questo me ne dispiacevo. Dopo vari tentativi di chiamate, mi rispose.

<<Sono un coglione. Mi dispiace. Non volevo dirti quella cosa. Non l'ho fatto apposta. Ti avrei chiamata immediatamente dopo, te lo assicuro. Mi credi?>>

Lei non riusciva a capire come mai io fossi cambiato. Io, cambiato? Non mi sentivo cambiato.

Poi per un attimo pensai "E se non volessi ammetterlo a me stesso?"

Quando durante la giornata ero con Gaia, mi sentivo diverso. E quando poi la sera parlavo al cellulare con Greta, mi sembrava di essere un'altra persona ancora. Non riuscivo bene a distinguere quale fosse il vero Jacopo. Mi scoppia la testa, ho tanta confusione dentro me. Ho bisogno di non vedere e sentire nessuna delle due, forse questo mi aiuterà a capirci qualcosa.

<<Quella scuola, quelle persone ti stanno cambiando, e nemmeno te ne stai accorgendo>> Mi disse lei tra le lacrime. Il problema più grande era che era vero. 

"Ohi, tutto ok?" Mi chiese Gaia, raggiungendomi in corridoio.

"Ehm..Si,più o meno. Non lo so nemmeno io se è tutto ok" Risposi, mordendomi il labbro.

"Hai litigato di nuovo con Greta? Per colpa mia?" Mi chiese, e gli occhi iniziarono a diventarle lucidi.

"No no, ascolta non è stata colpa tua nemmeno l'altra volta. Sono cazzate. Nulla di irreparabile." Le risposi, e le presi di nuovo la mano.

Non so nemmeno io perché l'avevo fatto. Mi faceva star bene. Poi a me Gaia aveva sempre dato l'impressione di essere una persona da proteggere. 

"Forse ora è meglio che andiamo a dormire. Domattina abbiamo le prove, ricordi?"

"Sì sì, hai ragione. E poi, la puntata" Dissi, sorridendole.

Nel mentre la guardavo dirigersi verso la sua camera, lei, quasi come se avesse captato che la stavo guardando, si voltò, stupita. Era così bella, anche quando era perplessa.

"Buonanotte" Disse, salutandomi con la mano.

"Buonanotte" Le risposi. 

Poi rientrai in camera, appoggia la schiena alla porta.

"Che cazzo di duetto avete fatto prima bro, non riesco a smettere di guardarlo. Sembro un bimbominchia!" Esclamò Stefano, che si era messo a letto.

"Mi piace Gaia" Sussurrai, e Stefano fece volare in telefono per aria, non curandosi di riprenderlo. 

Perderti per poi riaverti un attimo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora