Scappiamo solo per rincorrerci.

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Da quando avevo confessato a Talisa ciò che mi attanagliava, lei non mi lasciò per un'istante, nonostante avessimo orari  differenti. Con una scusa, veniva a trovarmi durante le lezioni. Erano le mie persone, Marti e lei. 

All'ora di pranzo, eravamo sedute con Stefano e Federico, quando all'improvviso sentì qualcuno sussurrarmi all'orecchio.

"Possiamo parlare?"

"Mi hai stufata. Hai delle spiegazioni veritiere? Perché sennò non mi alzo eh!" Risposi, catturando l'attenzione dei nostri compagni. 

"Ti prego,usciamo un attimo?"

Sentivo gli occhi di Martina e Talisa puntati su di me, e quasi sentivo Talisa gioire, aveva un sorrisone stampato in faccia. Mi alzai senza rispondergli e uscimmo fuori dalla sala relax.

"Quindi?" Gli chiesi, incrociando le braccia.

"Quindi.. Senti, mi dispiace ok? E' normale per me giustificare la mia ragazza, sai?"

"Ma cosa c'entra?! Non si sa per quale motivazione lei ci voglia lontani, non mi pare di aver mai fatto chissà cosa e non permetto ne a te ne a lei di alludere a qualcosa, sia chiaro" Dissi, tutto d'un fiato. Lui rimase in silenzio per un pò.

"Non abbiamo alluso proprio a nulla Gaia..io.."

"E poi mi hai dato dell'immatura, così dal nulla, quando sai benissimo che io non lo sono"

"Anche tu mi hai dato dell'immaturo cara" Disse, con tono sfacciato.

"Ma che cosa pretendi scusami.. mi dici che la tua fidanzata non vuole che io ti stia troppo vicino e io dovrei ignorare la cosa?"

"Non ti ho mica detto di ignorarla. Però, ascolta. Ci ho riflettuto, non è mai successo nulla e non succederà mai nulla. Perciò non ha senso nemmeno riparlarne. Ma lei è la mia ragazza, stiamo insieme da poco e ha fiducia in me"

"Buon per te,questo cosa vorrebbe dire? Dobbiamo..."

"Ma con questo dovresti capirla, sei una ragazza anche tu. Non saresti gelosa di me se stessimo insieme?" Mi interruppe. 

Iniziai ad arrossire. No Gaia, cazzo. Cosa diavolo stai facendo?!

"S-s...Non dovresti farla a me questa domanda. Comunque Jacopo mi hai seccata, in caso ne riparliamo stasera, il pranzo mi aspetta" Dissi, aprendo la porta.

"Mi perdoni?" Chiese, prendendomi per un braccio. 

Aveva i suoi bellissimi occhi verdi fissi suoi miei. Non so come, ma riuscii a staccare lo sguardo, e corsi verso Martina e Talisa.

"Ehilà bb..Che succede?" Chiese Martina. 

Presi la forchetta in fretta e  furia e presi a fissare il piatto per non incrociare il suo sguardo.

"Devo avere più autocontrollo o lui se n'è accorgerà e per me è la fine. Come posso fare?" Esordii, impanicata.

"In che senso?"

"Non è quello che pensi tu Marti. Però mi ha guardata e.."

Talisa trattenne il fiato. 

"Non sono riuscita a reggere il suo sguardo. Non mi era mai capitato prima con lui. Di solito sono sempre stata tranquilla nei suoi confronti" Dissi, mordendomi il labbro.

Martina guardò Talisa, e iniziò a scuotere la testa e a sorridere.

"Che c'è? Sembro ridicola?" Chiesi, preoccupata.

"Ma no, cosa dici amore. E' solo che ti piace un pò tanto" Disse Talisa, poggiando la sua mano sulla mia. Nel mentre, mi girai e vidi Jacopo che si era andato a sedere con Francesco e Giulia. Di nuovo. Aveva un'espressione triste però, poi prese a guardarmi e mi voltai di colpo.

"Figura di merda cavolo. Raga ne riparliamo al residence ok?"

Mi ero appena resa conto di un'altra cosa. Avevamo i microfoni. E ciò significava una sola cosa, registrazione e daytime.  Dovevo assolutamente correre da una della produzione. Anche se non avevo fatto il nome, loro sicuramente ci avevano visto in corridoio, e sicuro sanno a chi mi riferisco. Non potevo rovinarmi e rovinarlo. Non me lo sarei mai perdonata, e poi non mi andava di essere umiliata davanti a milioni di italiani. I miei occhi iniziarono a riempirsi lentamente di lacrime, le asciugai velocemente e corsi fuori. Martina e Talisa si alzarono preoccupate e mi seguirono.

"Che ha Gaia?"

"Jacopo, fatti gli affari tuoi" Rispose Martina.

"Amore, dove corri?" Chiese Talisa,

"Venite con me" Risposi, esasperata.

Fortunatamente c'era una ragazza della produzione ferma vicino la porta d'uscita.  Le spiegai piangendo ciò che era successo.

"Ma sarebbe un favoritismo bello e buono Gaia"

"Ti prego, ci avete sentito solo voi. Non voglio che questa cosa esca fuori. E' un mio diritto giusto?"

La ragazza annuii e mi rispose che lo avrebbe comunicato immediatamente in sala montaggio. Non sapevo più come ringraziarla. Rilassata, tirai un sospiro di sollievo.

"Gaia, tu sei un genio. Io mi ero pure dimenticata. Anche se non abbiamo fatto nomi, perciò pure che lo trasmettevano, fuori potevano pensare a chiunque"

"Ma a me non va Marti che esca niente di niente. Già adesso c'è tensione, figuriamoci se questa cosa esce. 

"Domani controlleremo per sicurezza, mi faccio avvisare da Daniela se succede qualcosa" Disse Marti, facendomi l'occhiolino.

"Stai tranquilla amore. Ti proteggiamo noi" Disse Tali, e mi abbracciò. 

Rientrammo in sala relax e Jacopo era davanti la porta.

"Grazie a Dio. Credevo che ti fossi ritirata dalla scuola!" Esclamò, sospirando.

"E per chi scusa?" Gli risposi, sarcastica.

"Non merito però queste risposte Gaia. Sei antipatica"

"Sforzati meglio la prossima volta!" Esclamai. 

Si voltarono tutti. Jacopo mi guardò sorpreso, ma non disse nulla, ritornò a sedersi, ma era corrucciato in volto. 

Mi sentivo tremendamente in colpa. Non ero abituata a perdere così il controllo. Speriamo che tutti gli altri non ci avevano dato così peso. Ciò che avevo a cuore però, era di aver impedito la mia autodistruzione in pratica. Ero riuscita a salvarmi in calcio d'angolo e avevo salvato anche Jacopo e la sua relazione. 




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