Gaia's pov.
Non so per quanti svariati minuti durò il bacio, e tutti i pensieri che sovrappopolavano la mia mente da tutto il giorno, erano come svaniti. Jacopo mi faceva quest'effetto, ed era una cosa assurda che non sapevo spiegare.
"Io.."
"Sssh, non parlare Jacopo. So cosa stai per dire. Comunque andrà, vorrei conservare questi momenti per sempre. Sembro una dodicenne. Sono giorni che lo ripeto a Martina" aggiunsi, coprendomi gli occhi con le mani e scuotendo la testa.
Mi spostò delicatamente le mani dal viso, e con due dita mi alzò il mento.
"Non devi nascondere questi bellissimi occhi. Mi si strazia il cuore quando li vedo piangere, e sapere che la causa sono io. Gaia, io sono un coglione. E ovviamente dirlo rafforza solo il concetto, ma non migliora ciò che sono. Sono un coglione, e non ti merito"
Avevo già capito dove sarebbe voluto andare a parare. Non ero pronta ad un altro suo rifiuto, ma se quella era la sua scelta, dovevo solo cercare di rispettarla. Alla fine, essere incazzata con lui dove mi aveva portata? Da nessuna parte. Eravamo di nuovo insieme, a ore di distanza, a guardarci negli occhi e a parlarci col cuore.
"Non riesci a lasciarla vero?" Sussurrai piano, anche se non volevo sentire la risposta.
"Non posso" Rispose, altrettanto piano.
"Non puoi baciarmi quando ti pare e piace a te Jacopo,non è giusto. E non voglio fare la tua amante, per quanto questo termine mi sia concesso. Sicuramente non siamo nel 1400" Aggiunsi, con voce mogia.
"Non ti chiederei mai di essere la mia amante, ne ora ne mai..Gaia, ascoltami.." e mi prese le mani. "Ho tanta voglia di starti accanto, ma..non mi sono mai trovato in questa situazione, e a 20 anni,per quanto sia un età da adulti, io ho ancora bisogno di maturare. E tu sei troppo per me"
"Ti odio. E odio la classica frase che usate tutti quando ci piantate in asso "Non sei tu, sono io" . Ve ne lavate le mani!" Esclamai, gesticolando nervosamente.
"Mi..davvero mi odi?" Chiese, guardandomi con gli occhi lucidi.
"Odio questa situazione! E odio te..per farmi sentire così! Avevo tutto sotto controllo! Avrei fatto il mio percorso, a prescindere da quanto sarei durata in questa scuola e basta, senza intoppi" Dissi, alzando gli occhi al cielo.
"Io sono un intoppo per te?"
"Lo sono io per te Jacopo! Ami la tua ragazza ma baci me. Mi sembra di essere in una benedetta serie di Netflix, solo che i protagonisti non sono frutto della finzione di un autore, siamo noi. Siamo reali. Le emozioni che stiamo..che sto vivendo sono reali"
"Le sto vivendo anch'io, che tu ci creda o no, non sei la sola che che sta vivendo qualcosa e che si trova in questo uragano chiamato SENTIMENTO" . Specificò ogni lettera.
"Sentimento? Quale sentimento?" Chiesi, interdetta.
"Non lo ripeterò di nuovo, ti prego. Ma hai capito benissimo. Non so cosa cazzo fare, mi sento ancora più coglione adesso" E si prese la testa tra le mani.
"Provi qualcosa per me?" Chiesi timidamente.
Mi guardò disperato. Avevo quasi la sensazione che la sua testa stesse per scoppiare. Ero sicura che stesse combattendo una battaglia dentro di se, anche se lui non voleva ammetterlo.
"Io..Io.. Si, cazzo! Mi sto innamorando di te. E questa cosa mi distrugge perché non si possono amare due persone" Disse, e iniziò a piangere.
Andai a sedermi accanto a lui.
"Vorrei tanto urlare di gioia a questa tua affermazione, ma mi sento così triste che mi fa male il cuore. Jacopo..Anch'io mi sto innamorando di te. E questo mi fa male, tanto"
Iniziai a piangere anch'io. Ero talmente stanca di fargli la guerra e di lottare per qualcuno che non sarà mai mio, che mi stavo arrendendo.
"Ecco, vedi? Non voglio che tu pianga per me..Scusami, scusami tanto"
Lo strinsi forte a me. Avevamo così bisogno l'una dell'altra che non capivamo nemmeno quanto.
"Scusami Gaia, scusami davvero"
"Sssh..E' tutto apposto" E presi ad accarezzargli la testa.
"Non posso chiederti di aspettarmi. Non sarebbe giusto. Ti chiedo solo di non smettere di volermi bene. Non potrei sopportarlo" Disse, staccandosi dall'abbraccio e guardandomi fisso negli occhi.
"Non smetterò di volerti bene" Dissi, abbozzando un sorriso.
"Promesso?"
"Promesso" Gli risposi, timidamente, asciugandomi le lacrime col bordo della manica della felpa.
Quando Jacopo uscì dalla mia camera, avvertii come la sensazione di avere un'enorme peso sul cuore, che man mano aumentava. Era una sensazione strana. Credevo che restargli amica, mi sarebbe andato bene, invece mi sentivo così tremendamente triste.
"Ohi bb, todo bien?" Mi chiese Martina, lanciando il cappotto sul letto. Poi mi guardò e iniziò a spalancare la braccia. "No,ma non è possibile Gaia! Di nuovo? Ma io lo ammazzo Jacopo, lo ammazzo. Alla fine qual'è la sua utilità?" Poi, resasi conto della frase troppo esagerata che aveva appena pronunciato, si portò le mani alla bocca e sbuffò. "No, non volevo dire questo, ma non ci posso credere. Ti fa stare così male?"
"Non..Non puoi immaginare quanto Martina. Non significo nulla per lui, non in quel senso almeno. Ma io non posso odiarlo,non ci riesco" e ricominciai a piangere.
"Oh,bb. Vieni qui. Ma che scuola assurda stiamo facendo? Cioè sembriamo tipo due protagoniste fiche di qualche telenovela"
E scoppiai a ridere.
"Devi cercare di essere forte. E superarla. Ti aiuteremo noi. Hai tanti amichetti belli al tuo fianco, io ovviamente sono la prima eh. E non dimenticare, che la tua famiglia ti sostiene sempre. Ed è la cosa più importante"
E aveva ragione. Eccome se aveva ragione. Poi mi addormentai di testa sulle sue gambe, come d'abitudine, mentre mi accarezzava i capelli.
Jacopo's pov.
Era quella la sensazione che si provava quando lasciavi andare una persona? No,perché non volevo più provarla. Volevo cancellare queste due settimane, o per lo meno solo i momenti brutti.
"Giacopo, allora?"
"E allora Ste.. Io e Gaia ci vogliamo troppo bene per distruggere la nostra amicizia,perciò.. mi ha lasciato libero" Pronunciai piano, quasi sospirando.
"Ah, ok. In che senso?" Chiese, titubante.
"Nel senso che non riparleremo mai più di questa storia. Siamo amici e basta" . Ancora non sapevo come si potesse restare amico di una persona a cui avevi appena ammesso di provare qualcosa per lei, però sono sicuro che lo avrei scoperto col tempo.
"E a te sta bene? Cioè questa situazione?"
"Beh, Gaia non mi odia. Forse sono io che odio me stesso. Ma te lo spiegherò un altro giorno,promesso. Ora voglio solo riposare, ti prego. Domani ci aspetta un'altra giornataccia"
"Bello vederti così rilassato. Strano ma bello. Ah, Jacopo? Se domani Gaia mi dice che non avete ancora risolto, te lo scordi di rivedermi ancora qui in stanza a cazzeggiare con me" Disse serio.
"Va bene, va bene. Domani parlarci e vedrai" e gli feci l'occhiolino.
E poi mi addormentai. Con l'immagine dei suoi bellissimi occhi azzurri impressi nella mia mente.
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Perderti per poi riaverti un attimo.
RomantizmJacopo e Gaia, concorrenti della diciannovesima edizione di Amici. Così lontani all inizio, così vicini alla fine. Riusciranno ad accorciare le distanze che li separano? #Amici19