Sempre più delusioni

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POV CESARE

È passato un mese da quando ho iniziato a frequentare Nelson. Pensavo che sarebbe stato fantastico ed invece non sono così entusiasta come immaginavo. L'appuntamento che dovevamo fare non è andato molto bene, è come se fosse mancato qualcosa. Speravo in un bacio, o anche una semplice passeggiata mano nella mano, ma niente di questo è avvenuto. Per tutto il giorno Nelson non ha fatto altro che stare con il cellulare in mano a ridere per messaggi inviati a non so chi. Mi fa una rabbia questa cosa! Cavolo! Se stai uscendo con me perché devi pensare a qualcun altro? Come se non bastasse abbiamo incontrato anche Nicolas e Dario che erano usciti per prendersi un gelato, ma devo ammettere che Nicolas non mi sembrava così felice, anche se, quando gli ho chiesto cosa non andasse, mi ha risposto che era tutto ok. Forse è stata solo una mia impressione dato che stavo già nervoso di mio per il pessimo appuntamento. In fin dei conti Nicolas è un ragazzo fantastico, sempre allegro e positivo. Quindi mi sarò sicuramente sbagliato. Chissà come sarebbe uscire con lui per un appuntamento. Sicuramente mi farei due risate e passerei una giornata molto più allegra di quella che ho passato con Nelson. Ma, comunque, è solo il mio pensiero.

...

Stavo giocando alla playstation quando il mio cellulare ha vibrato. Leggermente nervoso per aver perso la partita prendo in mano il cellulare notando che è Nicolas che mi ha invitato un messaggio.

"Ehilà Cesi! Ti va un caffè questo pomeriggio?" mi scrive aspettando una mia risposta che non si fa attendere. Avevo proprio voglia di distrarmi un po' e Nelson ultimamente non è mai disponibile... chissà che sta combinando da non potermi neanche mandare un messaggio. Cerco di scacciare i miei pensieri e mi accordo con Nicolas per l'orario e il luogo e inizio a prepararmi dato che l'appuntamento sarebbe stato tra un'oretta.

Arrivato a destinazione vedo subito Nicolas che mi saluta sventolando la mano ed avvicinandosi a me. Anche se è basso si nota a causa della sua folta capigliatura che lo distingue da qualsiasi ragazzo che conosco. Diciamo che è unico nel suo genere e lo adoro proprio per questo.

"Ciao Nic! Ho proprio voglia di un ottimo caffè" gli dico avviandomi accanto a lui nel bar che avevo deciso.

"Anche io! Non ce la facevo più a stare a casa. Avevo proprio voglia di prendere una boccata d'aria con un amico" afferma sorridendomi. Eppure quel suo sorriso è diverso dal solito. Lo conosco da anni per accorgermi che non è il vero Nicolas. C'è qualcosa che lo turba, ma non penso che sia il momento adatto per chiederglielo, aspetterò una volta al bar in quanto staremo entrambi più rilassati.

Finalmente abbiamo ordinato il nostro adorato caffè e, nel frattempo, Nic non fa che parlare di lui e Dario, di quanto ne sia innamorato e di quanto sia felice con lui. Ma allora perché ha gli occhi gonfi di chi piange di nascosto e le labbra stanche di chi sorride per finta? È come se stesse mentendo a sé stesso per rimanere contento. E, anche se ho provato più volte ad entrare nel dettaglio domandandogli più volte se fosse tutto apposto, lui è sempre riuscito a schivare la domanda facendomi rimanere con il dubbio. Comunque, dopo aver trascorso un piacevole pomeriggio in sua compagnia, sono tornato a casa. Ed ecco che tutte le mie ansie, le mie insicurezze si ripresentano martellandomi in testa incessantemente. "Chissà cosa sta facendo Nelson" penso sempre e, anche se provo a mandargli dei messaggi, tutto quello che ricevo sono delle risposte secche tipo "si", "no" o "non lo so". Continuo a domandarmi se è stata la scelta giusta quella di chiedergli di frequentarci, anche perché non gli ho mai detto esplicitamente di amarlo e, quindi, può essere che lui pensi che io stia giocando. Vorrei delle risposte, e soprattutto vorrei sapere se è giusto continuare così. Sono stanco... non ce la faccio più.

...

Il giorno dopo mi faccio forza e, leggendo e rileggendo e cambiandolo spesso, mando un messaggio a Nelson: "Nelson, dimmi la verità... non ti piace proprio l'idea di frequentarmi, vero?" e attendo con ansia la sua risposta che non tarda ad arrivare.

"Cesare, non è questo, ma...", il suo "ma" finale mi fa intuire quello che avevo pensato. Con il cuore in gola gliene mando un altro con scritto semplicemente "ma cosa?" e, anche in questo caso, la risposta arriva subito.

"Vieni da me e parliamo" mi scrive facendomi andare completamente in paranoia. Parliamo... di cosa dobbiamo parlare? Del fatto che per tutto il tempo in cui ci siamo "frequentati", se così si può dire, non ha fatto altro che rimanere freddo nei miei confronti? Solo ogni tanto mi diceva qualche parola bella che mi faceva letteralmente impazzire e sperare in un miglioramento tra noi, ma erano così rare che a questo punto preferisco davvero chiuderla qui e tornare a come eravamo prima. Perché almeno prima, quando eravamo semplici amici, era più espansivo di com'è ora che ci stiamo frequentando. Preso dalla disperazione mi viene in mente Nicolas che riesce sempre a farmi tornare il buon umore. Così lo chiamo, ma, dopo vari squilli, decido di mettere giù perché non ho ricevuto nessuna risposta. Strano... di solito è sempre disponibile. Forse starà con Dario, penso. E, quindi, decido di non disturbarlo ulteriormente, ma ne approfitto per farmi una doccia veloce per poi andare, a malincuore, a casa di Nelson. Onestamente non ci voglio andare, ma non ho altra scelta. Devo affrontare questa mia paura e basta. Arrivato da lui busso alla sua porta e con mia grande sorpresa non è lui ad aprirla, no... è Beatrice.

ANGOLO AUTRICE:

Mi scuso per il pessimo capitolo, ma sinceramente l'ho riscritto cinque volte perché ho avuto una difficoltà assurda ad unire questa parte con quella che sto preparando. Spero che, comunque, lo apprezziate e, niente...😊 ci vediamo con il prossimo capitolo che sarà mooooolto importante per la storia 😊

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