Una frase di troppo

770 32 2
                                    

"Ehi Cesi a che stai giocando?" domandò Nicolas intromettendosi nel momento di pausa di Cesare, al quale però non sembrò dare fastidio.

"Sto provando ad usare un nuovo personaggio di Call of duty, ma non capisco dove sto sbagliando dato che continuo a morire" gli rispose Cesare indicandogli il suo personaggio sullo schermo del PC.

"Mmm, fammi vedere..." esclamò avvicinandosi a lui per vedere meglio la partita a cui stava giocando non rendendosi conto che, così facendo, i loro volti erano molto più vicini del solito. Potevano sentire i loro respiri per quanto erano prossimi e sarebbe bastato che Cesare si fosse voltato per far sì che le loro labbra si unissero. Accorgendosi di ciò, Nicolas diventò rosso per l'imbarazzo e, per non farlo notare a Cesare, trovò una scusa per allontanarsi da lui. Ancora non aveva messo in chiaro i suoi sentimenti; in fin dei conti si era lasciato da poco con Dario, eppure qualcosa in Cesare lo attraeva e, ultimamente, passava le giornate a domandarsi cosa potesse essere quel suo sentimento nei confronti del ragazzo. Come si allontanò, venne subito intercettato da Dario che, stavolta in modo gentile, gli chiese se potessero parlare un po'. Nicolas acconsentì spostandosi poi in un angolo dello studio con lui per iniziare il discorso. Ma, la voce di Dario non passò inosservata a Cesare che, anche se stava giocando, mise in pausa per osservare meglio la scena tra i due ragazzi. Non sapeva bene perché gli desse così fastidio che Dario continuasse a parlare con Nic per chiarire. La teoria più plausibile che gli era venuta in mente era che fosse a conoscenza di quanto Nic sia stato male per lui e, quindi, voleva solo proteggerlo dal farlo soffrire ulteriormente. Tuttavia, non ne era pienamente convinto. Anche perché si era reso conto che non era la prima volta che avvertiva quella sensazione nei confronti del ragazzo, infatti l'aveva già provata quando Tonno lo aveva abbracciato e dato un bacio sulla guancia e lui, istintivamente, li aveva separati. Per non parlare degli abbracci che si erano scambiati e di quanto gli fossero piaciuti. "Forse, non è semplice fastidio quello che provo" ammise dentro di sé, anche se ancora non sapeva bene cosa fosse. Fatto sta che per tutta la durata della loro conversazione non staccò gli occhi di dosso a Nicolas che, preso dal dialogo, non lo notò. Fortunatamente per lui, Dario e Nicolas vennero interrotti da Nelson che li invitò a prepararsi a continuare a registrare la puntata dato che la pausa si era conclusa. Non aveva mai amato così tanto Nelson come in quel momento e, approfittando della situazione, si avvicinò a Nicolas con la scusa di aiutarlo a sistemare la seconda camera, ma con l'obiettivo di venire a conoscenza di quello che si era appena detto con Dario.

"Mi ha solo detto per la millesima volta di capire che lo ha fatto per noi e che ci tiene tanto a me" affermò Nicolas cercando di evitare il suo sguardo preoccupato. Infatti, a quelle parole, Cesare avvertì una forte fitta al cuore e la sensazione di prima ritornò impadronendosi nuovamente di lui.

"E tu che gli hai detto?" chiese Cesare con il cuore in gola. Nicolas, voltandosi verso di lui, fece spallucce e gli rispose: "Che avrei dovuto dirgli? È stata una sua scelta, io non centro niente. Di certo non era mia intenzione lasciarci".

"Si certo, hai ragione Nic" affermò Cesare facendogli un lieve sorriso forzato per poi andare nella sua postazione dove lo attendeva Nelson per cominciare la puntata. Cercò di far finta di nulla, che in realtà non gli avesse dato fastidio il commento finale di Nicolas, ciò nonostante la frase "non era mia intenzione lasciarci" continuava a tornargli in testa, senza lasciargli spazio per altri pensieri. Adesso la sua mente, infatti, era affollata solo da pensieri su Nicolas, quando, neanche un mese prima, era completamente presa da Nelson. Non ci stava capendo più niente. Aveva bisogno di staccare un attimo da tutto e tutti e rielaborare bene le sue idee.

...

Era tornato da poco a casa sua quando ricevette un messaggio sul gruppo di cazzeggio degli space valley in cui Nelson li aveva invitati per quella sera per una serata nerd con tanto di birra. L'idea di andarci non entusiasmava molto Cesare. Avrebbe preferito di gran lunga restare a casa con il suo Chewbe che adorava coccolare. Poi, il messaggio di Nicolas che diceva che ci sarebbe stato anche lui, gli fece cambiare idea. Ma questo non fece che aumentare ancora di più i suoi dubbi sul ragazzo. La testa gli era diventa così pesante a furia di pensare che decise di stendersi un po' prima di uscire nuovamente di casa. Si addormentò stringendo, come era sua consuetudine fare, il cuscino tra le sue braccia sperando di alleggerire la sua mente dalle continue immagini della conversazione avvenuta qualche ora prima tra Dario e Nicolas e della sua ultima frase. Cosa che, però, gli risultò impossibile dato che, inconsciamente, si immerse in un sogno dominato dal ragazzo. La sua immaginazione lo portò sui colli bolognesi in compagnia di Nicolas intento a fotografare ogni insetto e ogni pianta che gli si poneva d'avanti.

"Cesare! Ehi Cesare! Vieni qui che è così bello" esclamò Nicolas con un enorme sorriso prendendolo per mano per passeggiare in sua compagnia tra quelle colline colorate di splendidi colori autunnali. Ovunque si girassero, vedevano le chiome degli alberi risplendere di un giallo/arancio davvero mozzafiato e il fruscio del vento che gli scompigliava delicatamente i capelli era davvero piacevole. Si sentiva in pace come non lo era stato per tanto tempo e avrebbe voluto che tutto questo continuasse. Ma la suoneria del suo cellulare lo svegliò da quel momento di catalessi, maledicendosi di non aver messo la vibrazione. Era Tonno che gli domandava dove fosse finito dato che l'orario dell'appuntamento era passato già da un pezzo e lui non si era ancora fatto vivo. Solo allora si rese conto di che ore erano e, buttandosi letteralmente giù dal letto, si lavò in fretta e furia per poi indossare la prima cosa capitatagli in mano e si diresse a casa di Nelson il più velocemente possibile. Per tutto il tragitto non fece altro che pensare e ripensare a quel sogno e a quanto, anche senza volerlo cercare, trovava Nicolas ovunque, soprattutto quando chiudeva gli occhi. Non sapeva il perché di tutto ciò, ma una cosa l'aveva capita: aveva sempre voglia di vedere Nicolas!

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti 😊 Sono un po' triste all'idea che presto finiranno i video degli Space Valley dato che non hanno potuto girarne altri per la quarantena. Spero che tutto si sistemi al più presto perché questa situazione è davvero assurda. La mia fortuna è che ho un cane e, quindi, posso uscire a fargli le passeggiate, ma sempre nei pressi di casa mia. Non posso allontanarmi secondo il decreto. So che non vi interessa minimamente, ma sta quarantena mi sta facendo uscire di testa hahaha al prossimo capitolo 😊

La via del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora