In cerca di soluzioni

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La notizia che Dario volesse lasciare gli Space Valley arrivò alle orecchie di Nicolas e Cesare come un fulmine a ciel sereno. Infatti, dopo che Tonno e Frank se ne erano andati da casa del ragazzo non avevano perso tempo a contattare immediatamente gli altri per avvisarli di quanto Dario li aveva detto.

"E ora cosa cavolo facciamo?" chiese tristemente Nicolas a Cesare che al momento si trovavano insieme a casa di quest ultimo.

"Non lo so. Oltre che parlargli non mi viene altro in mente" gli rispose essendo consapevole che, però, sicuramente Dario non aveva voglia di parlare con loro, in particolare con lui che gli aveva "rubato" Nicolas.

"Che situazione di merda. E la colpa è solo nostra" sembrava piagnucolare Nicolas sentendosi assai in colpa per quanto stava succedendo. Vedendolo sul procinto di piangere, Cesare gli si avvicinò accarezzandogli le guance e lo baciò teneramente sulle labbra: "Non dire così. Perché ci dobbiamo addossare la colpa come se avessimo fatto qualcosa di male? È così sbagliato amarci?"

Nicolas si gettò tra le sue braccia cercando disperatamente conforto che gli venne dato ben volentieri. Con voce tremante cercò di dire qualcosa, anche se era difficile riuscire a capirlo in quello stato: "No... non c'è nulla di male. Ma io... io... io non voglio che il gruppo si sfaldi! Amo questo progetto, ormai è parte integrante della mia vita".

"Anche per me è importante. Parliamone con gli altri e cerchiamo tutti insieme una soluzione" cercò di rincuorare il più piccolo stretto sempre di più tra le sue braccia che gli davano il calore necessario per riuscire a calmarsi. Chiusi in un abbraccio, i due ragazzi si lasciarono trasportare dal profumo inebriante della loro pelle che li portò a perdersi in quelle labbra bagnate di lacrime che chiedevano un disperato bisogno di essere consolate. La voglia di parlare era stata sostituita dal desiderio di aversi tanto da lasciarsi andare alla tranquillità che i loro corpi nudi riuscivano a suscitare in loro. Non c'era niente di più bello del piacere che si trasmettevano a vicenda, riuscendo a distogliersi per un po' dal pensiero costante di quel problema che li stava tormentando ormai da giorni.

...

Il martedì mattina seguente i ragazzi si trovarono tutti in studio per parlare bene di quanto stava accadendo sperando di trovare una soluzione perché nessuno di loro si sentiva di abbandonare il progetto, ne tantomeno volevano sostituire Dario che era parte integrante degli Space Valley. I primi ad arrivare in studio furono Cesare e Nicolas che la notte precedente avevano dormito insieme. Era l'unico modo in cui Nicolas riuscisse ad arrivare in orario perché, di solito, quando era solo faceva sempre talmente tanto ritardo che spesso iniziavano a prepararsi per le puntate senza di lui. Notando lo studio ancora vuoto decisero di aspettare gli altri d'avanti alla tv per guardare un qualunque programma che stessero trasmettendo in quel momento. Dopo circa un quarto d'ora arrivò Nelson seguito da Tonno e per ultimo Frank che, una volta entrato, si trovò d'avanti una scena abbastanza comica con i quattro ragazzi che ballavano in modo abbastanza scoordinato a "Just Dance".

"Che diavolo state facendo?" chiese perplesso non sapendo ben cosa dire. Solo quando parlò si resero conto che fosse arrivato. Lo salutarono invitandolo ad unirsi, ma, come prevedibile, rifiutò e si andò a sedere nella sua solita postazione guardandoli finché il brano non cessò per poi dire di staccare perché dovevano discutere della questione di Dario.

"Scusa Frank, ci stavamo un attimo rilassando prima di affrontare un argomento così delicato" si giustificò Nelson col fiatone perché non era abituato a muovere neanche un muscolo. Era così pigro che trovava tutte le scuse possibili ed immaginabili per non andare in palestra quando Cesare lo invitava ad andare con lui.

Dopo aver bevuto un goccio d'acqua i cinque ragazzi si riunirono nel loro angolo relax per iniziare il discorso.

"Allora ragazzi... la questione è molto seria. Dobbiamo capire come procedere" iniziò a dire Frank coinvolgendo tuttii.

"Io non voglio che il progetto sfumi. Forse potremmo dire ai nostri fan che stiamo sistemando delle cose qui in studio in modo da prendere tempo per far ragionare Dario" disse Tonno sperando che anche gli altri non volessero abbandonare tutto.

"Si, ci può stare. In questo modo guadagniamo un po' di tempo. Però dovremmo capire cosa dire per convincere Dario a tornare" cercò di ragionare Nelson mandando in fumo il cervello per quanto si stava sforzando nel trovare una soluzione. Ma non era l'unico che si stava arroventando per sistemare le cose. Tutti in quello studio stavano pensando a come fare, tanto che era sceso un silenzio particolare dove si sentivano solo vari mugolii provenire da ciascun ragazzo che ragionavano dentro di sé in cerca di soluzioni. Fu Nicolas a interrompere quell'atmosfera surreale, che intervenne chiedendo scusa a tutti.

"Perché ti stai scusando?" chiese Tonno perplesso.

"Perché Dario non vuole tornare a causa mia dato che ora sto con Cesare".

"Ancora con questa storia Nic? Non ne avevamo già parlato?" disse un po' irritato Cesare facendo riferimento alla giornata precedente.

"Si Cesare. Ma mi sento lo stesso in colpa".

"Scusa se mi intrometto Nic, ma di che cavolo ti senti in colpa? Che ora hai trovato qualcuno che ti rende felice e che ti ama?" esclamò Tonno ancora più confuso non capendo il problema che si poneva il ragazzo.

"Ecco io—" provò a dire qualcosa ma venne bruscamente interrotto da Cesare che sempre più incazzato disse: "Si sente in colpa dato che pensa di star calpestando i sentimenti di Dario. Ma io dico... ti ha trattato una merda ed è stato lui a lasciarti. Quindi perché ti stai facendo tutti sti problemi? Giuro, mi fai incazzare quando fai così".

"Nic, su questo devo dare ragione a Cesare, anche se mi pare strano dire così. Non sono abituato..." scherzò Frank con un leggero ghigno per poi continuare "io lo avevo avvisato che si sarebbe potuto pentire. È stata una sua scelta, non la tua! E se adesso hai trovato qualcuno che ti fa stare bene e che anche tu ami, non devi scusarti di nulla. Stiamo tutti qui per cercare una soluzione insieme e non mi sembra che qualcuno di noi abbia dato la colpa a te o a Cesare".

A quelle parole delle lacrime scesero dagli occhi del più piccolo che, finalmente, sorrise commosso dall'affetto che gli dimostravano i suoi amici. Ultimamente piangeva spesso, ma era più forte di lui. D'altronde stava passando un periodo abbastanza difficile. Preso dal momento, si avvicinò a Cesare e, baciandolo sulla guancia, lo ringraziò per la pazienza che aveva nei suoi confronti.

"Solo perché sei tu" gli rispose facendogli l'occhiolino. Sorrise. Era veramente contento di essere il suo "piccolo" ragazzo.

"Ehi! Anche io voglio un po' di affetto" affermò Tonno leggermente offeso perché si sentiva escluso. I due ragazzi risero di gusto a quell'affermazione e si fiondarono su di lui stritolandolo in un abbraccio che non gli permetteva quasi di respirare. Anche Nelson si unì a loro, provocando una maggiore pressione sul povero Tonno che provò in tutti i modi a liberarsi, senza riuscirci.

"Non volevi affetto? Ora goditelo" rise di gusto Frank assistendo alla scena e spronando gli altri a stringerlo ancora di più. Una volta liberato tirò un sospiro di sollievo e tutto finì in una grossa risata. Alla fine, comunque, i ragazzi decisero di fare delle storie sul loro profilo Instagram dove, rimanendo un po' vaghi, chiedevano ai loro fan di avere la pazienza di aspettare un po' per nuovi video dato che dovevano sistemare delle cose nello studio. In questo modo avevano tempo per parlare con Dario e farlo ragionare. Ma in che modo potevano fare? Purtroppo era una domanda a cui era veramente difficile rispondere.

ANGOLO AUTRICE:

Eccomi con un nuovo capitolo 😊 ok, fa letteralmente schifo... ultimamente non mi stanno piacendo come vengono fuori... eppure li rileggo centinaia di volte. Bho... sarò io che mi faccio complessi hahahah va be, al prossimo capitolo ^^ arriverenze!

La via del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora