Capitolo 4

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Aprii gli occhi mettendo a fuoco poco a poco ciò che mi circondava.
I contorni dell'armadio di camera mia divennero definiti, sbadigliai e scesi dal letto.
Andai in bagno, lavai i denti e pettinai i capelli, i lunghi boccoli mi ricaddero morbidi sulle spalle.
Tornai in camera e misi un paio di jeans e una camicetta, dopodichè preparai colazione a mia sorella.
<Buongiorno dormigliona!> esclamai notando con la coda dell'occhio mia sorella sulla soglia della cucina
<Buongiorno> mormorò assonnata
<Hai fame?>
<Oh si!> esclamò con occhi vivaci
Sorrisi passandole il piatto, <tieni, torno subito>

Presi la borsetta e proprio in quel momento squillò il telefono
<Pronto?>
<Signorina Price?> una voce tagliente mi arrivò all'orecchio
<Si...sono io>
<Buongiorno, la chiamo per parlarle della biblioteca, è a conoscenza che la proprietaria l'ha venduta...giusto?>
<S-si...ne sono a conoscenza>
<Bene, oggi è disponibile per un incontro? Dovremmo parlare di alcune cose. Non si preoccupi, semplice burocrazia>
<Mi scusi...lei è il nuovo proprietario?>
<Oh! Scusi non mi sono presentato, si, sono il nuovo acquirente, la aspetto oggi pomeriggio alle quattro, una macchina verrà a prenderla davanti alla biblioteca>
<Va bene...a dopo. Arrivederci>

L'uomo riattacco e io mi recai pensierosa in cucina dove Emily mi aspettava.
<Sei pronta?> le chiesi
<Si...chi era al telefono?>
<Oh nulla di importante, devo vedere i nuovi proprietari della biblioteca>
Arruffai i capelli di mia sorella e aprii la porta di casa.
Accompagnai Emily a scuola, aspettai che entrasse e poi mi avviai in Università.

Il frastuono degli studenti mi esplose in testa, arrancai nel fiume di gente fino ad arrivare all'aula.
Lasciai scorrere gli occhi sugli studenti fino a quando non intercettai un conosciuto caschetto nero.
<Isla!> mi sbracciai per farmi vedere
La mia amica mi salutò <vieni, ti ho tenuto il posto> la raggiunsi e mi sedetti accanto a lei
<Come stai?>
<Bene! Sono un po' preoccupata...oggi devo incontrare il nuovo proprietario della biblioteca...ah! Isla ieri è venuto un ragazzo stranissimo, arrogante e...beh bello>
<Interessante!> esclamò la mia amica
<Ma figurati! Spero di non incontrarlo più, dovevi vederlo! Continuavo a comportarmi gentilmente e lui imperterrito mi trattava malissimo...stupido> borbottai

Le ore corsero una dopo l'altra fino ad arrivare alla conclusione delle lezioni quotidiane.
Salutai Isla e corsi fuori, aveva iniziato a piovere.
Aprii l'ombrello e allungai il passo, entrai nel solito bar per prendere qualche cosa da mangiare nell'attesa che venissero a prendermi dalla biblioteca.
Ordinai un panino e mi sedetti ad un tavolo libero, occhieggiai la gente che entrava e poco dopo i miei occhi caddero su di una capigliatura bionda.
Quel ragazzo...come si chiamava...Ivan! Era appena entrato nel bar, raggiunse il bancone e ordinò qualcosa.

I suoi occhi azzurro chiaro scrutarono il bar e prima che potessi abbassare i miei mi si impigliarono addosso.
Alzai una mano timida in segno di saluto, mi rivolse un cenno disinteressato con la testa prima di essere richiamato dal barista.
Prese il suo ordine e uscì senza rivolgermi più uno sguardo.

In un battito d'aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora