Capitolo 10

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<Mangiamo insieme?>
<Va bene> mormorai
Isla si girò a guardarmi <Qualcosa non va?>
Sorrisi cercando di non far trasparire niente <No, è tutto apposto>
<Sicura?>
<Si si, andiamo>

Non riuscivo a dimenticare la scena del pomeriggio precedente, le braccia di Ivan che mi tenevano stretta a lui e poi quel brusco distacco.
Non avevo la forza di parlarne con nessuno, nemmeno con la mia migliore amica, non in questo momento.

Raggiungemmo il solito bar, io e Isla ordinammo un panino prima di sederci ad un tavolo libero.
<Cosa farai a Natale? Ormai manca poco!>
<Oh le solite cose...festeggio con Emily a casa, prepareremo qualche dolce...cose così>
<Mh...io andrò con i miei in montagna> biascicò Isla masticando
Guardai la mia amica e sorrisi, aveva una vita felice, ero contenta per lei, se lo meritava.
Nella mia vita, invece, sarebbe mancato un pezzo di puzzle per sempre.

<Grazie a lei! Buona giornata> salutai la donna appena uscita dalla biblioteca, finalmente era riuscita a trovare il libro disperso, mi aveva raccontato che il cane l'aveva nascosto per giocare sotto il cuscino della cuccia.
Stavo ancora sorridendo immaginandomi quella scena buffa quando Ivan entrò.

<Ciao!>
<Ciao...siamo di buon umore oggi> un sorriso impercettibile sul suo volto
<Ho dei clienti strambi>
<Più strambi di me? Impossibile>
Sorrisi alla sua affermazione.

<Ivan!>
Ci girammo tutti e due verso la porta, la vecchietta del parco stava fissando Ivan con insistenza, i suoi occhi scattarono poco dopo ai miei e si illuminarono <Cara! Non ci posso credere!>
Il ragazzo biondo si voltò verso di me scrutandomi <Ma...vi conoscete?>
Guardai Ivan <potrei farti la stessa domanda>
<È mia nonna>
Ammutolii fissando prima lui e poi sua nonna.
Otty si avvicinò euforica <Chantal! Tesoro, pensavo di non incontrarti più, il destino a volte è meraviglioso! Ho visto mio nipote entrare qui e allora l'ho seguito> sorrise <Come stai cara?>
<Bene grazie>

Otty tirò uno scapellotto a Ivan
<Ahia! Nonna ma sei impazzita?>
<E tu? Incontri una incantevole ragazza così e non me lo fai sapere? Sei peggio dei tuoi genitori...quelle serpi>
Abbozzai un sorriso, come faceva quella donna a far parte di quella famiglia?
<Comunque, sono venuta a salvarti per la vigilia di Natale, ho già detto a tuo padre che saresti venuto da me>
<Oh..uhm...va bene> borbottò Ivan
Gli occhi della vecchina si posarono sui miei <cosa fai a Natale cara?>
<N-niente di che, io e mia sorella festeggeremo a casa, una cosa tranquilla>
<E...i tuoi genitori?>
Mi irrigidii sulla sedia, non feci in tempo a rispondere, qualcuno lo fece al posto mio

<Nonna! Non hai niente da fare oggi?>
Otty fissò Ivan allibita <che ti prende?>
<Io...i miei genitori sono morti> sussurrai
<Oh cara mi dispiace> le si spense il sorriso, fu una frazione di secondo prima di esclamare soddisfatta <ma vieni anche tu con noi! Ti ospito a casa mia, anche tua sorella ovviamente!>
Strabuzzai gli occhi <No, grazie ma davvero non occorre>
<Insisto! Verrai con noi, è un ordine>
Mi scappò da ridere <Okay...okay, chiedo a mia sorella se va bene> alzai le mani in segno di resa

Avrei passato Natale con Ivan...buona fortuna a me

In un battito d'aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora