La pioggia batteva sul tessuto dell'ombrello, guardai l'orologio, la macchina sarebbe dovuta arrivare a momenti.
Uno stridio di gomme mi portò ad alzare lo sguardo.Era la stessa macchinasu cui era salito Ivan?
La osservai dubbiosa fino a quando il finestrino non si abbassò mostrando un uomo sulla cinquantina.
<Signorina Price?>
<Si, sono io>
<Prego, salga, ho l'ordine di accompagnarla a villa Bordeaux>Salii sull'auto attenta a non combinare guai, quella macchina lussuosa mi intimoriva.
Guardai fuori dal finestrino per tutto il viaggio, la pioggia continuava a scendere imperterrita, dopo circa cinque minuti arrivammo davanti ad un cancello automatico che si aprì mostrando un lungo viale alberato.
Una villa meravigliosa si stagliava alla fine della strada, la ammirai e mi accorsi solo dopo un momento che l'uomo alla guida mi aveva rivolto la parola.<Come scusi?>
<Siamo arrivati, può scendere signorina>
<Certo, arrivederci> gli rivolsi un timido sorriso e scesi dalla macchina.
Corsi fino all'ingresso tentando di bagnarmi il meno possibile per risultare ancora presentabile.
Una donna mi accolse all'ingresso, <Signorina Price, prego, entri pure, mi dia la giacca, i coniugi Hall la attendono>Hall? Dove lo avevo già sentito quel cognome?
Seguii la signora lungo un corridoio, la casa era immensa, mi domandai come facessero a non perdersi al loro interno.
Sorrisi al pensiero del piccolo appartamentino che avevo con mia sorella.
La donna bussò alla porta, la stessa voce tagliente della mattina rispose.
<Si?>
<È arrivata la signorina Price>
<Falla entrare>
Raddrizzai le spalle ed entrai in un ufficio elegante, una quantità spropositata di libri mi si parò davanti.
Posai gli occhi sulla scrivania dove un uomo di mezza età mi scrutava attento.
<S-salve signor Hall>
<Prego, si accomodi>Mi sedetti sulla poltrona aspettando che il signore davanti a me parlasse.
<Allora...lei era stata assunta dalla signora Evans giusto?>
<Si, è esatto>
<Durante le volte in cui ci siamo visti per completare l'acquisto, la signora Evans si è preoccupata per il destino che sarebbe toccato a lei, signorina Evans, e abbiamo deciso, io e mia moglie, di mantenere il suo posto nella gestione della biblioteca, viste anche le ottime referenze lasciate su di lei dalla precedente proprietaria>Sorrisi, la signora Evans era un tesoro, quando mi aveva comunicato che avrebbe ceduto la biblioteca mi era mancata la terra sotto i piedi, ero abituata alla sua presenza gentile, ogni settimana passava a trovarmi e a dare una mano.
Ero persa nei miei pensieri quando la porta dietro di me si spalancò
<Oh...signorina, lei è mia moglie>
Mi voltai e notai una donna, anche lei di mezza età, capelli biondi e occhi azzurri.
<Piacere> scattai in piedi porgendole la mano
<Piacere> rispose con voce piatta, era molto bella notaiIl signor Hall riprese a parlare e io tornai a posare l'attenzione all'uomo, nel frattempo la moglie si affiancò al marito
<Ieri ho mandato mio figlio a fare un sopralluogo, volevamo premurarci che le parole della signora Evans corrispondessero alla realtà>Scandagliai nei miei ricordi tutti coloro che erano passati in biblioteca, chi poteva essere? Conoscevo tutti...
Di colpo un presentimento si fece strada e il puzzle si compose<Come ti chiami?>
<Perchè ti interessa?>
<D-devo segnarlo qui, non sei ancora registrato>
<Ivan Hall>
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In un battito d'ali
ChickLitSTORIA COMPLETATA " molto lentamente si voltò sbottò con sguardo truce I suoi occhi azzurri si incollarono ai miei, rimasi ammutolita per un tempo indefinito fino a quando non si avvicinò. Fece cadere la pila di libri sulla scrivania, sussultai. " ...