Capitolo 13

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<Allora ragazzi, adesso vi suddividerò in coppie e vi assegnerò una mappa e una bussola.
Dovrete cercare i punti contrassegnati sulla mappa e usare la pinzatrice che troverete in quei luoghi per dare la prova di esserci passati>
Guardò la nostra classe, <Tutto chiaro?>
Un mormorio di assenso rispose alla professoressa
<Bene! Vado ad elencarvi le coppie>

Iniziò a sciorinare nomi, tesi le orecchie quando pronunciò il mio.
<Ariel Collins con Nicolas Powell>

Come?

<Come?> esclamò Nicolas
<Powell sei per caso duro d'orecchi? Ho detto che sei in coppia con la signorina Collins>
Ammutolì, i suoi occhi scattarono ai miei, lo sguardo impassibile.

~*~

Non era possibile...
Mi avvicinai a prendere la mappa che ci veniva distribuita dalla professoressa, con la coda dell'occhio notai Ariel prendere la bussola.
Avrei passato altro tempo da solo con lei.

<Io sono pronta> borbottò Ariel senza guardarmi in faccia, indossava una canotta verde e dei pantaloncini corti beige...anche oggi era bellissima.
<Okay, andiamo>
Iniziai a camminare, mi si affiancò poco dopo.
Era strano stare fianco a fianco con lei, la osservai di sottecchi, trasalii quando vidi che anche lei mi stava osservando.
<Che c'è?> borbottai
<Niente!> esclamò sorpresa

Osservai la mappa, il primo punto era semplice, bastava proseguire dritto e girare a destra alla fine della strada.
Gli unici rumori che si sentivano erano quelli della natura e le suole delle nostre scarpe sul sentiero.
Arrivammo nel luogo esatto poco dopo, Ariel prese la pinzatrice attaccata ad un albero.
Gli porsi la mappa, le nostre dita si sfiorarono e io d'istinto mi ritrassi d'istinto.

<Non mordo sai?>
<Come?> chiesi dubbioso
<Ho detto che non mordo, tutte le volte che mi avvicino ti allontani>
<Non so di cosa tu stia parlando>

Proseguimmo il percorso, <Cosa segna la bussola?>
<Stiamo andando verso Ovest>
<Perfetto>
Ariel stava ancora guardando la bussola quando inciampò, non riuscii a prenderla in tempo.
<Possibile che io ti debba sempre soccorrere?>
<Non crederti, non fa piacere nemmeno a me>
<Ah si? Bene, allora puoi proseguire da sola>
<Con piacere>

Feci per allontanarmi ma la sua voce mi richiamò, <Nicolas?>
Mi voltai
<Non riesco ad appoggiare la caviglia, deve essersi slogata, aiutami ti prego>
Sospirai e la afferrai, il suo profumo mi invase di nuovo le narici, la strinsi a me facendole scorrere un braccio dietro al mio collo
<Appoggiati a me>
<Grazie> sussurrò
Sorrisi mio malgrado

<Ti preferisco così...>
<Cosa intendi?> le tirai un'occhiata interrogativa
<Quando sei...amichevole>
Sorrisi ironico, <Non potrò mai essere tuo amico>

~*~

Non potrò mai essere tuo amico

Quella frase mi colpì come uno schiaffo, <Perchè?>
<Non...chiedermelo> contrasse la mascella
<Tu mi odi...ma non preoccuparti, sono abituata ad essere invisibile>
<Non...capisci> un sibilo tra i denti
<Spiegamelo allora!> esclamai contrariata
<Al diavolo> sussurrò

La sua bocca coprì la mia, sgranai gli occhi dalla sorpresa.
Le mie gambe cedettero, poco a poco ci ritrovammo seduti sull'erba, la bocca di Maicol continuava a cercare la mia, la lingua spinse per entrare e io lo lasciai fare.
Era quello che volevo, avevo cercato di nasconderlo anche a me stessa ma la verità tornava sempre a galla.
Il bacio si intensificò, appoggiai le mani sul suo petto, in risposta ricevetti un ansito.
Le nostre lingue si cercavano frenetiche, ansimai sulle sue labbra.

Controvoglia Nicolas si staccò lentamente da me, regolarizzò il respiro prima di parlare.
<Adesso capisci?>

Di rose e di spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora