Tornai a casa quando i genitori di Fanny arrivarono in Ospedale.
Era pomeriggio tardi, decisi di fare una sosta nel parco del quartiere e prendere un gelato.
Mi sedetti su una panchina e osservai i bambini che scorrazzavano felici rincorrendosi.
Era ormai primavera inoltrata, chiusi gli occhi e mi godetti il sole sulla pelle fino a quando una voce non mi raggiunse.<Ciao...>
Aprii gli occhi e l'immagine di Nicolas mi si impigliò nitida addosso
<Ehi> sussurrai
<Prendi il sole?>
<Già...> non sapevo cosa dirgli
Seguì un attimo di silenzio imbarazzante
<Vuoi...un gelato?>
Lo osservai sconvolta, come mai era così gentile?
<Si...va bene>
<Vado a prenderli, che gusto vuoi?>
<Cocco e cioccolato...grazie>
Sorrise e si allontanò verso il chiosco.~*~
Lorella era entrata in camera in tarda mattinata.
<Posso?>
<Si...>
<Va tutto bene?>
<Certo>
<E allora perchè da quando sei tornato dal campeggio sei così taciturno?>
<Ecco...>
Lorella mi appoggio una mano sulla spalla, <Puoi parlarmi di qualunque cosa>
<Io...penso di essermi innamorato di Ariel>
Le si illuminarono gli occhi, <Ma è una cosa bellissima! Glielo hai detto?>
<Quasi...però io non posso, non posso...>
<Perchè dici questo?>
<Io non ho mai voluto bene a nessuno Lorella, nessuno e...questa cosa è più grande di me>
<Nicolas, ascoltami. L'amore è un'onda che ti travolge, non la puoi gestire e controllare, quando arriva...arriva.
È il sentimento più forte che si possa provare e tutti lo vivono almeno una volta nella vita.
È normale avere paura, ma non devi precluderti tutto quello che potresti vivere con lei. Goditi la vita, te lo meriti.>La abbracciai e mi lasciai andare, forse aveva ragione.
Uscii di casa poco dopo, avevo bisogno di schiarirmi le idee.
Decisi di recarmi nel parco vicino a casa.~*~
<Ecco>
<Grazie!> gli sorrisi grata per quel gesto dolce
Iniziammo a mangiare in silenzio, non volevo rovinare quel momento di pace tra di noi.
Poco dopo un bambino sbandò con la bici e mi finì addosso, il gelato mi finì sulla maglietta.
<Oh no!>
<Scusa> il bimbo mi guardò rammaricato
<Non importa, tranquillo><Vieni, andiamo a casa mia, è dietro l'angolo, ti do una maglietta delle mie>
<Ma no...figurati. Torno a casa, ci metto un attimo>
Mi prese per mano e mi tirò su, mi si strinse lo stomaco
<Veramente non...>
<No! Non accetto scuse, vieni>
Sorrisi e lo seguii.Arrivammo davanti alla porta d'ingresso, Nicolas inserì la chiave nella toppa, entrammo un attimo dopo.
<Permesso...> sussurrai
La casa di Lorella e Ruben era molto bella, l'ingresso si apriva su un soggiorno elegante.
<Vuoi qualcosa da bere?>
<Un bicchiere d'acqua grazie>
Nicolas si diresse in cucina e io lo aspettai, tornò poco dopo con un bicchiere.
<Grazie>
Mi lasciò finire e poi mi invitò al piano di sopra.
<Seguimi, nell'armadio devo avere qualche maglietta che potrebbe andarti bene>La sua camera era piccola ma graziosa, tirò fuori un po' di roba prima di esclamare <Ecco! Questa potrebbe andare!>
Mi diede una maglietta verde menta, sembrava un po' troppo grande ma non aveva importanza, l'importante era cambiarmi.
<Dov'è il bagno?>
<Oh giusto! È la porta qui affianco>
Lo ringraziai ed entrai nel bagno, tolsi la mia maglietta e indossai la sua...avevo addosso la maglietta di NicolasMi andarono a fuoco le guance, aprii il rubinetto e mi rinfrescai il volto.
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Di rose e di spine
ChickLitSTORIA COMPLETATA "Alzai lentamente gli occhi, non la tutrice, non la tutrice... Finii in uno sguardo azzurro come il mio. Puntò le sue pupille nelle mie, Ammutolii, aveva ragione. Annuii piano e mi accorsi di essere ancora attaccata a lui, mi stac...