Adesso capisci?Non avevo ancora risposto, il suo petto premeva su di me, i nostri respiri spezzati.
<Ed è proprio quello che non voglio, io non voglio una relazione, non so cosa tu mi abbia fatto ma non mi farò travolgere definitivamente da questo, io non provo sentimenti per nessuno>Mi si incrinò l'anima alle sue parole, <Nicolas...anche io non ho mai ricevuto affetto e non ho potuto ricambiarlo...però adesso è diverso, sia tu che io abbiamo una vita vera, possiamo rimettere insieme i cocci...noi due>
Si staccò bruscamente da me scuotendo la testa, <No...non posso. Cerchiamo di evitarci d'ora in poi. Andiamo>
I miei occhi si riempirono di lacrime, un attimo prima costruiva qualcosa e un attimo dopo distruggeva tutto.
Nascosi il volto, non volevo che mi vedesse così.
Finimmo il percorso in silenzio e tornammo lentamente indietro, la caviglia faceva molto male...ma non era nulla in confronto al dolore che avevo dentro.<Ariel! Tutto bene?>
Sorrisi spenta a Fanny, <Mi sono solo slogata la caviglia>
La professoressa mi passò il ghiaccio, con il passare delle ore il dolore diminuì.Il giorno dopo passammo la giornata a pescare, non avevo preso niente, anzi mi sembrava proprio un passatempo noioso, per fortuna Fanny aveva cercato di rallegrarmi nell'attesa che qualche pesce abboccasse.
Nicolas dopo il bacio non mi aveva più rivolto la parola, lo avevo cercato con gli occhi numerose volte nell'arco della mattina ma non mi aveva mai rivolto uno sguardo.Arrivò la sera, era ora di ripartire.
Smontammo la tenda con non poche difficoltà, mi ritornò in mente il momento in cui Nicolas ci aveva aiutato.
Salimmo sul pullman e ci sistemammo ai nostri posti, Fanny era giù di morale.
<C'è qualcosa che non va?>
<No...no>
Osservò il telefono pensierosa e rispose ad un messaggio
<Lo sai che se hai bisogno di sfogarti con qualcuno io ci sono vero?>Fanny mi guardò negli occhi, <Io...mi ha mandato un messaggio mia mamma informandomi del fatto che mia nonna deve fare un intervento domani e...sono preoccupata ecco>
La strinsi in un abbraccio, <Mi dispiace>
<Mi ha anche detto che domani all'ora dell'operazione nè lei nè papà possono rimanere in Ospedale, andrò io...>
<Vuoi che ti accompagni?>
<Lo faresti veramente per me?>
<Certo>
<Oh grazie Ariel, sei un tesoro>Cercai per il resto del viaggio di distrarla per quanto fosse possibile, ascoltammo molta musica.
<Eccoci! Scendete con calma e mantenete un ordine nel prendere i bagagli>
Aspettai il mio turno per prendere lo zaino, quando finalmente riuscii a raggiungerlo notai che era incastrato tra altri due.
Cercai di tirarlo fuori invano.
<Aspetta> quella voce
Corsi ai suoi occhi azzurri, un attimo dopo lo zaino era tra le mie mani
<Grazie> sussurrai
<Prego> un sorriso sghembo gli passò sul viso
Dio se era belloSi allontanò e a me mancò l'aria, mi succedeva sempre.
Mi riscossi e raggiunsi la macchina di Jan.
<Ehi!> lo salutai allegra
<Ciao bella! Ti sei divertita?>
<Si molto>
<Sono felice per te, allacciati la cintura, Clea ha preparato una cenda da regina>
Mi fece l'occhiolino e io scoppiai a ridere.
STAI LEGGENDO
Di rose e di spine
ChickLitSTORIA COMPLETATA "Alzai lentamente gli occhi, non la tutrice, non la tutrice... Finii in uno sguardo azzurro come il mio. Puntò le sue pupille nelle mie, Ammutolii, aveva ragione. Annuii piano e mi accorsi di essere ancora attaccata a lui, mi stac...