<< Giorgia, svegliati. >> la sua voce dolce come ogni mattino mi chiama.
Apro gli occhi, i suoi sono incollati sul mio volto. Appena sveglia con la solita bavetta alla bocca. Mi vergogno, ma so chi è.
<< Buongiorno Amelia >> rispondo con una voce alquanto rauca.
<< Meno male sei sveglia, pensavo non ti saresti svegliata più... >> mi dice e abbassa lo sguardo.
Solita storia, ogni tanto Amelia fa così.
Da quando la nonna non c'è più, lei ogni mattina viene a svegliarmi. Vuole essere certa che non l'abbandoni.
<< Dai su, scendiamo a fare colazione ci aspetta un lungo viaggio. >> cambio discorso, non voglio ricordarle momenti spiacevoli.
<< Non serve che tu me lo dica. Ero venuta io a chiamarti per venire giù >>esclama Amelia con un po' di malincuore.
Scende di corsa ed inizia a strillare come una matta a nostra madre.
Siamo sorelle. A dirla tutta sorellastre.
Mia madre si è risposta dieci anni fa, col suo nuovo compagno hanno avuto Amelia.
Mi presento, mi chiamo Giorgia. Ho 17 anni, la mia vita è molto, anche troppo noiosa, o almeno lo era.