Sono davanti a lui, cosa voleva che gli rispondessi. Ciò che faccio sono affari miei, visto che non ho mai fatto nulla non mi sembra il caso di dire nulla. Anche se ci penso alla fine è l'ultima persona a cui racconterò ciò che faccio, poi è un maschio.
Aspetta che io dica qualcosa. Non mi interessa se penserà che io abbia già fatto qualcosa, il fatto è che non mi va di parlarne proprio con lui.
<< Andiamo o stiamo qui a fissarci in eterno? >> gli dico arrossendo per via del suo sguardo.
<< Ah... Non mi dispiacerebbe fissarti per tanto tempo hai dei bei occhi. >> mi dice fissandomi ancora.
Mi volto, come fa ad comportarsi così? Poi ci credo che mi palpita il cuore e mi imbarazzo. Lui non mi piace, solo che mi mette in imbarazzo dicendo queste cose. Poi rovina tutto con le altre cavolate che dice.
<< Scherzo, se ti guardassi troppo a lungo rischierei di trasformarmi in pietra >> ride come un matto. Appunto come dicevo prima...
Partiamo e poco dopo arriviamo a casa di Carla. La musica è così alta che la sentivamo "due miglia" prima di arrivare.
Non vado mai alle feste. Non che non mi piacciano ma non sono la tipa.
Axel parcheggia la moto e va avanti senza aspettarmi. C'è così tanta gente anche fuori che lo perdo subito di vista.
La casa di Carla è una villa enorme. Lontana da tutto, quindi anche se fa qualche festa non la sentirebbe nessuno.
È una casa bellissima e si trova proprio difronte al mare. Osservo la gente che balla e che si diverte. Entro in casa e cerco Carla, un ragazzo che sembrerebbe ubriaco mi afferra << Vuoi fare due salti con me? Dai che ci divertiamo. >> mi dice guardandomi quasi sbavando. Che schifo, sono molto imbarazzata. Vedo una mano afferrare la faccia del ragazzo e allontanarlo da me. È Axel.
<< Senti, cerchi rogne? >> gli dice con una faccia furiosa. Mi vorrei sciogliere, mi ha difesa, ma perché?
<< Non sei una tipa da questo genere di cose, si vede. Cerca di non metterti nei guai, non sarò sempre vicino a te a proteggerti. >> mi dice arrabbiato.
<< Grazie. Scusa io... >> sono imbarazzata. Il cuore mi palpita fortissimo.
<< Dai non fare quella faccia... e... >> non finisce di parlare che Carla lo afferra da un braccio e lo bacia appassionatamente.
Cosa sta facendo? È sicuramente ubriaca.
Sento una fitta al cuore. Vorrei staccarla da lui. Rimango malissimo, mi volto e vado altrove. È questo l'effetto dell'alcol?
Sono stanca di fare la santerellina.
Mi dirigo verso le bottiglie che trovo in cucina, facendomi spazio tra gente ubriaca, gente che balla e gente che amoreggia senza ritegno.
Prendo una birra la apro e me la scolo tutta in pochissimo. Che stupida che sono... perché lo sto facendo? Sono per caso gelosa? Perché dovrei, nemmeno lo conosco quello lì. Devo farmene una ragione...
Mi gira la testa, una ragazza mi fissa e mi invita a ballare. Sono euforica e ci vedo doppio, ballo come una matta, poi altri ragazzi si uniscono a noi. Inizio a muovermi sensualmente, quando uno mi afferra.
<< Ei gnocca ti va di andare a farci un giro altrove? >> mi dice alitandomi in faccia.
<< Ma. Ahahahah, io devo stare qui... >> cerco di dirgli, non capisco nulla. Una mano mi afferra. È Carla che mi tira a sé abbracciandomi, il tipo si dilegua.
<< Vieni con me... >> Carla mi porta in camera sua. Cosa vuole da me? Non voglio vederla in questo momento.
<< Sono felicissima, sono riuscita a baciare Axel. Volevo andare affondo ma lui mi ha respinta...>> mi racconta, il mio cuore fa un balzo, sembro compiaciuta.
<< È stato così carino, ha visto che sono ubriaca e ha rifiutato. Lo desidero così tanto, lui però è riuscito a trattenersi. >> mi dice con la sua faccia palesemente ubriaca ancora. Chi sa che faccia che ho io? E ho bevuto solo una birra.
Carla, non me l'aspettavo fosse così. Apre un cassetto in camera sua e tira fuori un alcolico. Io non capisco nulla.
<< Ne vuoi un po'? >> mi chiede.
Accetto, voglio dimenticarmi del suo bacio con Axel. Perché? Perché fa così male?
Ma io non riesco ad avercela con lei.
Ci scoliamo la bottiglia. Poi non ricordo nulla. Mi sveglio e sono nel letto di Carla.
Lei non c'è, la musica è ancora altissima, io sono ancora ubriaca.
Chissà dov'è Axel, sarà sicuramente con qualche ragazza a spassarsela. Forse è con Carla. Ha cambiato idea e vuole accettare la sua proposta.
Mi volto dall'altro lato e vedo Axel.
Mi prende in braccio e mi porte in spiaggia. Che bello stare tra le sue braccia, mi dice qualcosa ma non sento nulla.
Ormai siamo lontani dalla casa di Carla. Vedo il mare e la luna. Gli occhi di Axel splendono e mi fissano.
<< Non devi bere così tanto, non sei abituata e si vede. Adesso aspettiamo che ti passi la sbornia e ti riaccompagno a casa. >> mi dice dolcemente. Mi appoggia sulla sabbia e si siede accanto a me.
Che bello vorrei baciarlo. Anzi no vorrei che fosse lui a farlo. Gli fisso le labbra e mi mordo il labbro.
<< Non farlo mai più. Non saprei trattenermi. >> mi dice con la voce un po' tremante.
Inizio a ridere. << Allora che aspetti... >> gli dico con la voce sensuale.
Cosa? Sono ubriaca cosa sto dicendo. Perché dico quello che vorrei succedesse.
Me lo ritrovo addosso. Mi palpita il cuore velocissimo. Cosa faccio? Cosa vuole fare?
Sento il suo cuore. Appoggio la mia mano sul suo petto e sento il suo cuore palpitare velocemente.
Lui sgrana gli occhi e fa una faccia incredulo. Si allontana immediatamente. Si alza e se ne va.
Ed io? Come torno a casa? Svengo sulla spiaggia. Vengo colpita in piena faccia da acqua gelida, mi riprendo all'istante.
Mi gira la testa. Axel mi guarda arrabbiato.
<< Sei strana da ubriaca. Dovevo fare qualcosa. Prima che... >> mi dice guardandomi scioccato.
Io arrossisco subito. Mi prende per un braccio e mi riaccompagna a casa in moto.
Arriviamo al portone di casa mia e non ci siamo detti nulla. Mi sento una stupida.
Staranno tutti dormendo. Lui mi fa un cenno e torna a casa sua lì affianco.
Io vado ad aprire la porta...
Ma dov'è la mia borsa? Cavolo no. L'ho dimenticata a casa di Carla. Non ho nemmeno il cellulare per avvisare mia madre, ovvio era nella borsa.
E adesso come faccio? Se suono il campanello sveglierò Amelia, e domani dobbiamo andare a scuola.