Maledetta gelosia

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Così mi avvio da lui, già vedo le sue abbraccia allungarsi verso di me. Mi afferra e mi abbraccia sussurrandomi in un orecchio.

<< Tu adesso sei mia, sei la mia ragazza. >>

Queste sono le parole che volevo sentirmi dire. Che tanto attendevo, anche se un bacio, magari uno sguardo può dire tanto, è questo quello che volevo sentire.

<< Lo stesso vale per te, ora sei il mio ragazzo! >> gli dico stringendolo a me.

Lui mi scansa per guardarmi stupefatto e per la seconda volta rubarmi un bacio, inaspettato e dolce. Il cuore mi batte veloce e anche se so che ormai stiamo insieme, sono così contenta che penso che il mio cuore esulterà ogni volta come se fosse la prima.

Ci avviamo a scuola e sono agitatissima cosa penseranno gli altri, manco da scuola e mi fidanzo, forse ho affrettato le cose. Ma questa è la mia vita non deve importare agli altri cosa faccio.

Poi appena arrivati ci penso, a lei, che aveva una cotta per Axel, che lo aveva addirittura baciato alla festa, colei che è sua amica. Carla, penso. Non faccio in tempo a voltarmi con Axel che ce la troviamo davanti. Ci scruta, mi scruta per poi salutarci con un "Buongiorno" un po' da vipera. Cosa succede? Ho paura, di aver sbagliato, penso di aver ferito Carla. Ma lei non sa nulla. Quindi...

<< Axel, Giorgia... Da quanto tempo. Che fine avevate fatto? Sempre insieme, sembrate quasi... >> Carla ci dice ma viene interrotta da Axel.

<< Carla siamo scappati. Sai una fuga d'amore, poi i però abbiamo pensato di essere troppo giovani e siamo tornati a scuola. Sai per studiare e magari trovare un lavoro un futuro.>> gli si avvicina per dirgli quelle parole, che mi fanno quasi ridere, ma che sembra quasi  che già pensi al nostro futuro assieme.

<< Ahahaha. Che spiritoso, mi fai sempre così ridere. >> ride per poi lanciarci addosso quelle parole.

<< Ahahaha, io e Giorgia stiamo insieme, abbiamo scoperto di piacerci e penso che facciamo proprio una Bella coppia. >> Axel ribatte.

Carla fa un sorriso forzato, io non dico nulla. La vedo così arrabbiata. Ci saluta e prima di andarsene mi lincia con lo sguardo.

<< Penso si sia arrabbiata... >> gli dico ad Axel.

<< Per cosa? Perché stiamo insieme? Guarda che lo so di quello che prova. Magari ti sembrerò uno stronzo ma lei... Non hai nemmeno idea. >> non dice altro.

<< Dimmi, cosa ti ha fatto? In questo momento mi sento io la stronza, a non aver ammesso che mi piacevi quando me l'ha chiesto! >> abbasso lo sguardo e dico sotto voce.

<< Cosa? Senti tu non sei una stronza. Non starei con te se tu lo fossi. Per il resto ne parliamo stasera! Che poi quand'è che ti ha chiesto se io ti piaccio? >> Mi guarda quasi stordito.

<< Ne parliamo stasera. >> gli sorrido e mi dirigo in classe.

Tutto il giorno mi sento osservata, i suoi occhi addosso, è così pesante, Carla.

Ma non ci sono solo i suoi ma anche quelli di Axel che a differenza non mi dispiacciono affatto. Seguire la lezione mi è così difficile, troppi pensieri nella testa. Questo sarà perché sono innamorata? Non credo, penso sia un po' tutto quanto a distrarmi, tutto quello che è successo.
Non so se sentirmi in colpa o meno, infondo non ho fatto nulla di male... No?

<< Signorina "testa tra le nuvole" verrebbe alla lavagna a fare l'esercizio? Forza si sbrighi! >> mi sento rimproverare dalla professoressa.

<< Quella scema non è nemmeno attenta, è così scema, Proffe cosa le fa credere, che le interessi la sua lezione. >> una voce da serpe velenosa mi colpisce alle spalle.

Mi volto a guardare ed è Carla, mi fissa e sembra quasi che mi stia ringhiando contro. Rimango a bocca aperta e penso Cosa vuole ora quella vipera?


Grazie per aver letto fino a questo capitolo. Mi scuso, per il ritardo col quale pubblico i capitoli e per gli errori/orrori ortografici. Spero che nel complesso vi stia piacendo. Grazie ancora.

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