Capitolo 3

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Dopo quel che era successo Harry non aveva nessuna voglia di andare a lezione; ma non perché aveva paura di farsi vedere turbato dai suoi migliori amici, quanto per il fatto che avrebbe dovuto rivedere Draco -dato che anche lui seguiva le sue stesse lezioni- e meno aveva a che fare con lo Slytherin, meglio stava.

Il giovane mago dai capelli corti e corvini era piuttosto irritato in quel momento: prima Draco lo prendeva in giro, poi derideva Hagrid dicendo che era un poco di buono e subito dopo osava dirgli che voleva essere suo amico e che da adulti avrebbero potuto persino avere un futuro insieme?!

Draco Lucius Malfoy era un vero e proprio bugiardo, pensò il Gryffindor.

All'improvviso Ron ed Hermione entrarono dentro il loro dormitorio e lo videro in mezzo alla stanza immerso fra i suoi pensieri.

"Harry?"

Ron si avvicinò a lui, che fece un piccolo sussulto.

"Ragazzi! Ho preso un colpo. Non mi ero accorto del vostro arrivo."

"Eh, ce ne siamo accorti! Harry ma che succede? Perché non sei venuto a lezione? La McGranit si è arrabbiata moltissimo!"

"Mi dispiace, ma non me la sentivo..."

"Harry che cosa succede?" Domandò Hermione. "Prima mi sembravi sereno..."

"È solo colpa di Malfoy!" Disse serio.

Hermione e Ron alzarono un sopracciglio.

"Che cosa ha combinato questa volta?"

Ron si accigliò ed Hermione cercava di restare calma, ricordando bene le offese di prima su Hagrid.

"Prima mi prende in giro e poi osa dirmi che ora gli piacerebbe essere mio amico. Dannatissimo!"

Confessò senza pensarci due volte, alchè i suoi amici rimasero completamente spiazzati.

"C-cosa?" Ron non riusciva quasi a parlare.

"Che significa Harry?" Domandò Hermione.

Il moro si mise a sedere su una poltrona della loro Sala Comune sospirando.

In un colpo solo raccontò tutta la conversazione avuta con il biondo, osservando poi l'espressione di Ron farsi lilla. Hermione invece spalancò gli occhi, ma subito dopo si riprese dallo shock.

"Lui vuole fare una scommessa con te?!" Chiese Ron alzandosi in piedi infuriato.

"Sì, ma ho già rifiutato! Non potrei mai essere suo amico, men che mai qualcosa di più da grandi!" Disse respirando a fondo per calmarsi. "La sua è solo una trappola!"

Dopo quelle parole, gli amici di Harry, ossia Ron ed Hermione lo tranquillizzarono a lungo e Potter sorrise più felice e rincuorato.

Appena entrati in Sala Grande, Harry però, ebbe l'impressione di essere osservato attentamente: conseguentemente si girò lentamente verso il punto preciso e vide due diamanti argentati, sempre in tempesta che lo stavano letteralmente fissando.

Harry lanciò uno sguardo breve al proprietario e poi si sedette dandogli le spalle.

Passarono tranquillamente la serata a mangiare e scherzare, ma Harry nel profondo sentiva che prima o poi Draco si sarebbe ribellato alla sua "inimicizia" e quel pensiero lo angosciava molto.

Hermione aveva perfettamente ragione quando diceva che doveva chiarire con lui; ma Harry non voleva avere nulla a che fare con Draco!

Appena la cena finì, Harry scappò veloce dalla Sala Comune fiondandosi verso la Torre dei Grifondoro, ma Draco che lo stava aspettando in disparte e bello nascosto, lo trascinò dentro ad un'aula in disuso: buia, sporca e parecchio fatiscente.

"Draco che vuoi?"

"Harry dobbiamo parlare. Non hai fatto altro che evitarmi. Prima non sei venuto a lezione e a cena mi hai dato le spalle. Non puoi farlo!" Disse nervoso.

"Ma che cosa vuoi, si può sapere? Io non voglio affatto essere tuo amico, lo vuoi capire una benedetta volta?!"

Gli occhi grigi del biondo si infuocarono. "Bugiardo!"

"Ti conosco abbastanza da capire che non puoi esserlo. Mi hai sempre insultato, preso in giro, perché adesso dovrebbe essere diverso?"

"La verità è che ti ho sempre mentito Harry. Quando due anni fa rifiutasti la mia amicizia ti ho disprezzato; anche se la colpa all'epoca fu solamente mia, in quanto fui io a sbagliare offendendo Weasley."

A quelle parole, Harry lo guardò restando in silenzio e Draco quindi continuò a parlare.

"Vedi Harry in tutti questi anni mi sono costruito una corazza che mi ha sempre permesso di nascondere i miei sentimenti, tutte le mie emozioni."

Sospirò.

"Mio padre Lucius mi ha sempre insegnato che un vero Malfoy non piange mai, non ama nessuno, solo se stesso... ed io ho rinnegato il mio vero me. Di conseguenza hai conosciuto un ragazzo completamente finto e sbagliato..."

Dopo quelle parole, la corazza di Harry stava letteralmente vacillando. Draco pareva essere molto sincero.

"E quindi tutto questo ti dava il diritto di prendertela con gli altri?" Chiese pensieroso.

"Esatto. In pratica sfogavo la mia rabbia."

All'improvviso il moro si ritrovò a fare una cosa alquanto inaspettata: lo abbracciò.

"Mi dispiace molto Draco."

Il biondo quindi lo strinse ancora di più, commosso da quel bellissimo gesto, mentre Harry sospirò e staccandosi dall'abbraccio, lo guardò attentamente.

"D'accordo Draco. Proverò a conoscerti, magari tutti i miei pregiudizi crolleranno."

"Hai fatto la scelta migliore, Harry! Vedrai che non te ne pentirai!"

"Ma non è detto che diventeremo mai veramente amici."

Draco scoppiò a ridere. "Beh, staremo a vedere Harry. Le mie scuse comunque sono garantite."

Harry sorrise leggermente e Draco ricambiò.

Drarry ~ La scommessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora