Capitolo 15

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Qualche giorno dopo Hermione e Ron -senza che Harry ne fosse informato- attraversarono il corridoio a grandi passi che portava verso il dormitorio Slytherin.

I due giovani infatti, avevano bisogno di parlare con Draco -che nel frattempo si era chiuso in se stesso- il più presto possibile.

Harry soffriva immensamente per la loro amicizia "distrutta" e i due giovani Gryffindor non ce la facevano più a vederlo in quelle condizioni: scosso da continui pianti, sempre triste, con poca voglia di studiare, mangiare e parlare.

Harry appunto stava lentamente entrando in depressione e Ron ed Hermione che lo consideravano come un fratello, non potevano assolutamente permettere che tutto ciò accadesse veramente.

Appena arrivarono davanti alla grande porta che dava l'accesso all'entrata per il dormitorio Slytherin, uscì Blaise Zabini che si stupì molto della loro presenza.

"Che cosa ci fate qui?"

"Dobbiamo parlare con Draco." Rispose Hermione senza nessuna esitazione.

"E che cosa volete da lui? Dovrebbe esserci Harry qui, non voi due!" Disse accigliato.

A quel punto Ron sbottò.

"Invece di fare sentenze della quale tu non c'entri niente, perché non ci chiami Draco?"

A quel punto Blaise rimase molto sorpreso di quell'atteggiamento da parte di Weasley, ma ciò non bastò a fargli abbassare la cresta.

"Mi dispiace, ma Draco non vuole vedere nessuno, tanto meno voi due!" E con uno sguardo alquanto maligno, se ne andò.

Dunque Hermione si voltò verso Ron e lo guardò male: Ron però troncò sul nascere le sue proteste.

"Non dire niente! Che pezzo di merda quello Zabini!" Disse stringendo le nocche.

"Lui è una merda, ma tu non potevi mantenere la calma?! Che senso aveva rispondergli male?!"

"Mantenere la calma?! Ma lo hai sentito come ci ha trattati?!" Chiese con nervosismo.

"L'ho sentito, non sono sorda, miseriaccia! Bisogna cercare di non farci saltare i nervi, anche se quello è un grande maleducato!"

Ron sbuffò. "La prossima volta ci vai tu da sola, io mi sono rotto!" Disse allontanandosi.

"RON!" Gridò la ragazza allibita.

"Che c'è?!"

"Non stiamo facendo tutto questo per niente, ti ricordo che si tratta di Harry: il nostro migliore amico! O per caso te ne sei dimenticato?!" Chiese ringhiando.

Solo in quel momento il rosso si rese conto di ciò che aveva detto e abbassò lo sguardo molto addolorato.

"Scusami Herm! Hai perfettamente ragione, non so che cosa mi sia preso..." Disse abbassando gli occhi. "È tutta colpa di quello stupido Slytherin! Mi ha fatto perdere la pazienza!"

Hermione lo abbracciò forte a sé e gli accarezzò le spalle. "Tranquillo! Ma adesso come facciamo?"

Ron rimase a guardarla senza proferire parola.

Nel frattempo, Harry era sdraiato sul suo comodo letto a baldacchino con le braccia incrociate dietro la testa e pensava alla sua forte amicizia con Draco.

Improvvisamente il moro però, fu distolto dai suoi lunghi pensieri a causa di Edvige il suo gufo bianco che venne a picchiettare alla sua finestra con una lettera per lui.

Svogliatamente Harry andò ad aprire ad Edvige che gli diede un morsetto sul dorso della sua mano in segno di affetto.

<<Scusami tanto, ma ho
un estremo bisogno di chiarire tutta
questa situazione! Vediamoci tra mezz'ora
nella stanza delle Necessità. Ti aspetto!>>

Non c'era nessuna firma e sicuramente si trattava di quella lagna di Cho Chang!

Harry sospirò esausto. Non ne poteva più di quella ragazza. E se non si fosse presentato?

Harry stava pensando di darle buca: si era una buona idea! Ma più ci pensava, più riteneva l'idea sbagliata.

Come minimo la Corvonero gli avrebbe chiesto spiegazioni e lui non ne aveva voglia. 

No, doveva assolutamente parlarle e dirle che non era interessato alle sue idee.

Così il giovane Gryffindor si presentò nel luogo dell'appuntamento, ma con dei minuti di ritardo e dopo essere entrato nella stanza, si guardò intorno.

C'era un buio incredibile e il povero Harry non ci vedeva niente. Dovette infatti cercare di abituarsi alla luce del buio.

"C'è qualcuno?" Domandò poco dopo completamente spaesato. Che si fosse sbagliato?

Che avesse letto male nella lettera?

Improvvisamente la luce si accese e la grande stanza si illuminò del tutto ed Harry ebbe una bellissima sorpresa: Draco avanzava lentamente verso di lui con un sorriso smagliante.

Il cuore di Harry iniziò a battere fortissimo: il biondo era proprio lì davanti a lui.

"Draco, ma cosa?"

Lo Slytherin lo abbracciò forte.

"Draco, io..."

"Scusami, mi perdoni per essermi allontanato? Vorrei riprendere la nostra amicizia da dove si è interrotta."

Harry sorrise annuendo.

Drarry ~ La scommessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora