Drarry ~ La scommessa

Capitolo 13

Qualche ora più tardi Harry era nel proprio dormitorio assieme a Ron ed Hermione, ma grazie al permesso speciale della loro professoressa Minerva McGranit insegnante di Trasfigurazione e vice preside della scuola, anche Draco era lì.

"Ho avuto un'idea per quanto riguarda Sirius e il suo nascondiglio." Disse Harry.

I tre ragazzi si illuminarono ed Harry parlò.

"Potremmo salvare Fierobecco con un trucco e farlo partire con Sirius lontano da qui: anche se non sapremo dove andrà almeno sarà libero! Che cosa ne pensate?"

"Beh, penso che sia un'idea fantastica!" Rispose Draco molto entusiasta.

Harry sorrise e poi si voltò verso i suoi migliori amici ed Hermione prese la parola.

"Penso che sia una bella idea! Ma il trucco di cui parli, quale sarebbe?"

"La tua giratempo, Herm!" Rispose con un sorrisino alquanto furbo.

Hermione divenne tutta rossa per la sorpresa: come aveva fatto a non pensarci lei stessa?!

Dall'inizio di quell'anno Hermione possedeva una Giratempo consegnatagli dalla professoressa McGranit per permetterle di seguire più lezioni possibili nello stesso momento.

All'inizio però Harry e Ron non ne erano a conoscenza di questo fatto e difatti ogni volta che la ragazza spuntava all'improvviso in aula vicino ai suoi migliori amici, loro si chiedevano sempre come facesse e quando fosse arrivata!

"Ma come ho fatto a non pensarci prima?! Ragazzi però come faremo a salvare Fierobecco? Bisogna organizzarci: dobbiamo trovare un modo per liberarlo dalle corde e soprattutto distrarre il Ministro Fudge e il Boia che lo ucciderà'." Disse preoccupata.

"Beh..." Iniziò Ron. "Potremmo tornare indietro con il tempo di qualche ora e nel mentre Fudge e il Boia sono impegnati a parlare con Hagrid, noi lo liberiamo."

Hermione lo guardò con grande orgoglio e gli schioccò un bacio sulla guancia in segno di gratitudine e approvazione.

"Grande Ron! Hai avuto un'idea fantastica anche tu! Allora è deciso, ragazzi?"

"Si." Rispose Harry. "Non resta che parlarne con Sirius! Dite che accetta?"

"Si, ne sono sicuro!" Disse con voce dolce.

Quando i ragazzi ebbero ideato la situazione e messo al corrente anche Sirius di tutto quanto, si salutarono e si separarono.

All'improvviso Harry andò a sbattere contro Cho Chang, che si trova lì per caso.

"Oh, Harry! Che bello vederti!" Disse facendo un sorriso alquanto entusiasmante.

Harry la guardò molto sorpreso.

"Perché? C'è qualcosa di cui devi parlarmi?"

Cho aveva un sorriso furbo; qualcosa che non gli aveva mai notato negli ultimi due anni che frequentava Hogwarts e tutto ciò non gli piaceva affatto.

Ad un certo punto Cho iniziò a sparlare, affermando che Draco lo stava prendendo in giro e che era d'accordo con Lord Voldemort per fargli del male.

Dopo pochi secondi Cho si accorse della presenza dello Slytherin e per questo sorrise compiaciuta.

Draco nel frattempo era immobile come una statua nell'ingresso deserto del castello ed Harry trasalì.

"Draco!"

Lo Slytherin non disse una parola e fuggì via. Conseguentemente Harry guardò Cho.

"Sei una bugiarda!"

E si mise a rincorrere Draco che era ancora visibile, dato che il corridoio era molto lungo.

Harry per fortuna riuscì a raggiungerlo e lo fermò arpionandogli una spalla.

"Draco aspetta!" Disse con il fiatone.

"Che cosa vuoi da me?!" Chiese freddo.

Harry sbatté le palpebre incredulo.

"Draco non avrai veramente pensato che io le abbia creduto?!"

"Non so più che cosa pensare! So solo che ho sentito quello che ti ha detto, che io starei tramando contro di te assieme a Voldemort. Lo sapevo che quella aveva cattive intenzioni!"

Solo in quel momento Harry capì quanto Draco avesse ragione, ma lui stesso inizialmente faticava molto nel credere a quella dannata ipotesi.

Adesso però era tutto vero: Cho aveva cattive intenzioni, ma Harry era certo di una cosa: voleva davvero bene a Draco e non avrebbe mai rinunciato alla sua amicizia per quella cretina!

"Mi dispiace, ma adesso andrà tutto bene, mh?"

Draco si fece abbracciare e pianse sommessamente, mentre Harry lo stringeva a sé cercando di trasmettergli tutto l'affetto che provava per lui.